Oggi pianto.
Voce del verbo piantare, non piangere, anche se è pur vero che il pianto può essere un modo di annaffiare, di restituire idratazione ad un terreno secco.
Seccato da arrabbiature e relazioni sbagliate.
Questo aforisma mi pare contenga troppi sensi ed uno in particolare, che riguarda dove le persone ti portano i fiori.
Diciamo che l'invito è sempre cogliere ora, senza aspettare, non avere rimpianti poi di non essersi sentiti o di non aver fatto quella telefonata quando ne avevamo desiderio.
Già le telefonate non esistono più, ancora di più non stiamo ad attendere roba che non esiste da un pezzo, o forse non è mai esistita, ed in ogni caso investire su di sé, non con una macchina ma in modo gentile, è sempre una scelta che ci darà frutti e fiori per la vita.
Cosa succederebbe se investissi le tue energie, quelle che spendi a pensare al perché degli altri, alle ingiustizie, a quello che non dipende da te e le riportassi dentro di te?
Lavorare su di sé, in modo gentile per far nascere nuovi interessi, boccioli, obiettivi, passioni, a lucidare le foglie e far brillare te, soprattutto quando pensi che siano gli altri a non darti la luce che meriti.
Oggi dedicati un momento gentile per te.
Prendi un pensiero, di quelli con cui ti dai addosso e cambialo, svestilo come una margherita a cui chiedi si o no e cambia la tua risposta.
Sperimenta un nuovo gesto, un nuovo pensiero, un nuovo spazio e nota l'effetto che fa.
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