Dunque in questo tempo sconosciuto, stiamo conoscendo anche noi stessi, stiamo conoscendo persone che credevamo di conoscere.
Ci troviamo davanti all'ambivalenza nostra e di altri.
Come sempre, per me la risposta o il supporto, spesso arriva dal mondo dell'arte.
Pittura, scrittura e, in questo caso, poesia.
Quindi spero che questa che ti lascio possa servire anche a te, a riflettere, o semplicemente a mettere in pausa il tumulto che c'è.
ritirarsi non è arrendersi,
né essere contro è aggredire,
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
Non si scende inciampando,
né desideri il cielo per ben soffrire.
A volte, solo a volte...
Occorre riuscire a lasciarsi andare,
issare le vele, abbandonarsi,
lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
Maria G. Munguia Tiscareño
Questo è il testo originale, se hai un modo migliore di tradurre, sei benvenut* nei commenti.
A veces, sólo a veces...
Retirarse no es rendirse,
ni estar en contra es agredir.
Cambiar no es hipocresía
y derrumbar no es destruir.
Estar a solas no es apartarse,
y el silencio no tener qué decir.
Quedarse quieto no es por pereza,
ni cobardía es sobrevivir.
Sumergirse no es ahogarse,
ni retrocedes para huir.
No se desciende trastabillando,
ni el cielo ganas por bien sufrir.
Y las condenas no son eternas,
ni por perdones vas a morir.
A veces, sólo a veces...
Hace falta lograr soltarse,
izar las velas, abandonarse,
dejar que fluya, que el viento cambie,
cerrar los ojos y enmudecer.
María Guadalupe Munguía Tiscareño, qui
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