Ci sono delle cose che non riusciamo a dire, altre che diciamo nostro malgrado.
Ci sono i silenzi che ci fanno capire, ci sono i silenzi con i quali alcuni ci hanno allontanato dalla loro vita e silenzi con cui noi abbiamo abbandonato relazioni, per pigrizia, per mancanza di tempo, perché feriti.
Ci sono le urla ingoiate, ci sono quelle subite con estrema violenza e senza un perché, per la strada, da un capo, da chi aveva promesso di amarci.
Ci sono parole che scegliamo per ferire, poche che scegliamo per lenire le ferite, anche se le abbiamo provocate noi.
Tra tanti aforismi che impazzano e frasi da cioccolatino, mi piacerebbe leggere meno frasi ed incontrare più coerenza.
Mi piacerebbe che chi fa il mio lavoro lo incarnasse nell'etica personale, mi piacerebbero tante cose che non dipendono da me eppure sento il bisogno di esprimere.
Lasciare tutto lì significa preparare un esplosione silenziosa, come accade quando il nostro corpo si ammala per dire ciò che non sappiamo dire.
Lasciare tutto lì significa dire: non è così importante ciò che provi, non sei così importante tu.
Ma se il mondo esterno, i comportamenti degli altri, i passivi aggressivi non possiamo controllarli (arginarli si, piano piano e costantemente si apprende un piccolo pezzettino in più) abbiamo il dovere di prenderci cura di noi.
Delle nostre parole, come se fossero un giardino da liberare da erbacce che non fanno respirare, e curarle per saper comunicare con noi.
Di essere giardinieri premurosi della nostra anima.
Perciò cerco sempre di scegliere le parole, e se mi sale il pensiero di "settimana infernale" un attimo dopo sorrido e mi dico: perché mai?
E' solo una settimana piena di tante cose diverse, l'ho fatto tante altre volte e ci riuscirò ancora.
Abbi cura di scegliere le tue parole, con te e con chi incontri.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo per me significa fai ad altri ciò che mi piacerebbe mi fosse fatto e non fare ad altri ciò che non vorrei fosse fatto a me.
Poiché l'incontro con il counseling, l'artcounseling e la pittura in particolare hanno cambiato profondamente la mia vita, cerco di condividere con altri la possibilità di accedere alle nostre risorse interiori, al benessere, alla fiducia, alla tranquillità attraverso questi strumenti.
Non sono gli unici strumenti, ma sono quelli che ho trovato illuminanti, immediati, sempre disponibili per essere usati, in nostro possesso.
Possiamo farci accompagnare a scoprire come usarli e poi ci saranno utili per una vita intera per trovare nuove strade, risposte, soluzioni, migliorare noi stessi per vivere meglio innanzitutto noi.
La crescita personale che passa per l'espressione artistica ci insegna a ascoltarci con rispetto, e ascoltare con rispetto, ci insegna ad essere responsabili dei nostri segni e colori, dei cambiamenti che possiamo determinare su un foglio e tutto diventa metafora.
Mettere colore, togliere, permettersi di cambiare, sperimentare il cambiamento, e lasciare i vecchi colori, uscire dal nero aggiungendo del blu.
Segui sempre le tre "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
Quando con le parole non riesco a dire, e col pensiero mi incastro, torno e ritorno come un disco rotto sullo stesso solco, prendo i colori e le mani sanno risolvere il mistero e condurmi avanti, infondermi tranquillità e fiducia.
Trova il modo di esprimere il mondo che hai dentro, usa le tue mani, loro sanno.
Fidati e divertiti nel viaggio, consentiti di sbagliare e aggiungere o togliere colore.
L'espressione artistica con le sue metafore, i gesti, la piacevolezza, le scoperte, l'energia che incontrerai sono un dono che fai alla tua vita.
Ci sono i silenzi che ci fanno capire, ci sono i silenzi con i quali alcuni ci hanno allontanato dalla loro vita e silenzi con cui noi abbiamo abbandonato relazioni, per pigrizia, per mancanza di tempo, perché feriti.
Ci sono le urla ingoiate, ci sono quelle subite con estrema violenza e senza un perché, per la strada, da un capo, da chi aveva promesso di amarci.
Ci sono parole che scegliamo per ferire, poche che scegliamo per lenire le ferite, anche se le abbiamo provocate noi.
Tra tanti aforismi che impazzano e frasi da cioccolatino, mi piacerebbe leggere meno frasi ed incontrare più coerenza.
Mi piacerebbe che chi fa il mio lavoro lo incarnasse nell'etica personale, mi piacerebbero tante cose che non dipendono da me eppure sento il bisogno di esprimere.
Lasciare tutto lì significa preparare un esplosione silenziosa, come accade quando il nostro corpo si ammala per dire ciò che non sappiamo dire.
Lasciare tutto lì significa dire: non è così importante ciò che provi, non sei così importante tu.
Ma se il mondo esterno, i comportamenti degli altri, i passivi aggressivi non possiamo controllarli (arginarli si, piano piano e costantemente si apprende un piccolo pezzettino in più) abbiamo il dovere di prenderci cura di noi.
Delle nostre parole, come se fossero un giardino da liberare da erbacce che non fanno respirare, e curarle per saper comunicare con noi.
Di essere giardinieri premurosi della nostra anima.
Perciò cerco sempre di scegliere le parole, e se mi sale il pensiero di "settimana infernale" un attimo dopo sorrido e mi dico: perché mai?
E' solo una settimana piena di tante cose diverse, l'ho fatto tante altre volte e ci riuscirò ancora.
Abbi cura di scegliere le tue parole, con te e con chi incontri.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo per me significa fai ad altri ciò che mi piacerebbe mi fosse fatto e non fare ad altri ciò che non vorrei fosse fatto a me.
Poiché l'incontro con il counseling, l'artcounseling e la pittura in particolare hanno cambiato profondamente la mia vita, cerco di condividere con altri la possibilità di accedere alle nostre risorse interiori, al benessere, alla fiducia, alla tranquillità attraverso questi strumenti.
Non sono gli unici strumenti, ma sono quelli che ho trovato illuminanti, immediati, sempre disponibili per essere usati, in nostro possesso.
Possiamo farci accompagnare a scoprire come usarli e poi ci saranno utili per una vita intera per trovare nuove strade, risposte, soluzioni, migliorare noi stessi per vivere meglio innanzitutto noi.
La crescita personale che passa per l'espressione artistica ci insegna a ascoltarci con rispetto, e ascoltare con rispetto, ci insegna ad essere responsabili dei nostri segni e colori, dei cambiamenti che possiamo determinare su un foglio e tutto diventa metafora.
Mettere colore, togliere, permettersi di cambiare, sperimentare il cambiamento, e lasciare i vecchi colori, uscire dal nero aggiungendo del blu.
Segui sempre le tre "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
Quando con le parole non riesco a dire, e col pensiero mi incastro, torno e ritorno come un disco rotto sullo stesso solco, prendo i colori e le mani sanno risolvere il mistero e condurmi avanti, infondermi tranquillità e fiducia.
Trova il modo di esprimere il mondo che hai dentro, usa le tue mani, loro sanno.
Fidati e divertiti nel viaggio, consentiti di sbagliare e aggiungere o togliere colore.
L'espressione artistica con le sue metafore, i gesti, la piacevolezza, le scoperte, l'energia che incontrerai sono un dono che fai alla tua vita.
I quadri nelle foto sono stati creati nei laboratori di pittura emozionale da Loredana, Isabel, Cristina, Luisa, Sara.
Sono felice di poter essere attivatore e testimone di tante scoperte.
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