Cosa ci succede quando l'amore della nostra vita non è il primo?
Quando non è neanche il secondo, e magari neanche il terzo.
Quando si ha un figlio dal primo, e il secondo ha due figli con un altra e così via in complicatissime relazioni ramificate?
Ho incontrato mio marito a trentatré anni, e nessuno dei due era immune da storie importanti, da amori più o meno felici e ricambiati.
E' nello stesso periodo che ho incontrato le costellazioni ed Hellinger*.
Nel libro da cui prendo il titolo, Hellinger lavora proprio sulle coppie come la mia, come credo forse la maggioranza di noi, trenta, quaranta- cinquantenni alzi la mano chi ha "conosciuto" un solo uomo (o una sola donna) e basta.
Già perché anche il rapporto sessuale creerebbe delle conseguenze sui rapporti successivi che non sto a dire per non aggiungere panico ad un tema già così delicato, complesso e in divenire come le relazioni ad oggi.
Quella con le Costellazioni familiari è stata una formazione ed un esperienza profonda ed intensa, difficile da descrivere, e forse anche difficile da credere per chi non vi abbia mai partecipato.
Sono stata innumerevoli volte rappresentante ed ho a mia volta rappresentato la mia famiglia di origine, il mio lavoro, la mia nuova famiglia.
Ciò che ho visto e vissuto è impossibile da dimenticare, anche se non sempre ciò che si vede o si sente è immediatamente comprensibile.
Ciò che ho visto e vissuto a mio parere non sarebbe venuto alla luce e in così breve tempo con altre forme di terapia, crescita personale etc etc.
E' certo che dopo averle sperimentate, nulla è uguale a prima.
Non saprei dire quanto e cosa e come in assoluto.
Si impara ad ascoltare in un altro modo, a mettersi in ascolto con se, l'altro e la vita in un altro modo.
Più rispetto, più amore, meno logica e più intuizione.
Non è facile spiegarle, ed in effetti anche il libro da cui l'articolo prende il titolo è una trascrizione di un corso di quattro giorni rivolto alle coppie, a chi c'è ancora, a chi c'è stato e a chi si chiede perché pare non volerci stare davvero in coppia.
Non è un libro che consiglierei a chi non ha sperimentato di persona le costellazioni, rischierebbe di ridursi ad inseguire schemi e disegnini lì dove sono movimenti, sensazioni, sguardi, comprensioni, conoscenze intense di ciò che non si è mai appreso direttamente.
Tra una costellazione e l'altra tanti concetti interessanti che avevo ascoltato ed ho riletto, come da chi apprende il rispetto per la donna l'uomo e da chi la donna apprende il rispetto per l'uomo, quanto sia fallimentare per una coppia non rispettare o prendere di più dell'altro, quanto sia importante finire una relazione prendendosi le proprie responsabilità e lasciare le responsabilità dell'altro all'altro.
Non fare male inutile, è importante saper chiudere ringraziando per il bene che ogni incontro è stato.
Ed ancora che anche le separazioni hanno bisogno di tempo e di dolore per terminare, quando così non è, qualcosa si trascina dopo rovinosamente.
In qualunque relazione, amicale, genitoriale, lavorativa anche.
Ogni tanto, tra una coppia e l'altra, Hellinger si rivolge al gruppo, risponde a domande, chiarisce dei punti oscuri e ostici, leggo e rileggo, ogni volta arrivano un po' più giù aggiungo nuova comprensione.
In uno di questi spazi afferma che con alcune coppie sarebbe inutile lavorare sulla comunicazione.
Bisogna lasciare spazio alla costellazione per vedere, comprendere un messaggio molto profondo che altrimenti non arriva.
Sono d'accordo, ciò che ho imparato nelle Costellazioni è farmi da parte, lasciar emergere un disegno più grande ed antico da un campo a cui io non ho accesso ma so che c'è, potente.
Un campo dove io dopo o prima posso accompagnare, per far sapere che c'è, è un indirizzo prezioso che porgo all'altro/a, perché è un accesso unico a cui ci si arriva solo in quel modo e non in un altro.
E ci si arriva con rispetto, una lucidità , una profondità e un tempo che non ho visto in nessun altro approccio mai.
Ho imparato l'umiltà , che non ci si può mettere in mezzo, mai, sentirsi superiori a nessuno.
Né con un genitore, né con un genitore di un altro bambino, di un altro destino.
Nonostante il libro sia pieno di schemi e ben lontano dall'aria e dall'energia che circola nei workshop di costellazioni, comunque mi è successo qualcosa, ricordi affiorati, di storie di compagni incontrati in qualche costellazione, risonanze uscite dalle pagine e mi riguardavano ed alcune mi riguardano ancora, di ogni mio maestro che ho visto costellare.
Amore a Seconda Vista
Soluzioni per le coppie. La psicologia e l'amore nelle relazioni e nella coppia
Bert Hellinger
ed. Accademia
*Bert Hellinger (Leimen/Baden, 16 dicembre 1925- Londra 19 settembre 2019) è uno psicologo e scrittore tedesco.
Ha studiato filosofia, teologia e pedagogia. Ha lavorato per sedici anni in qualità di membro di un ordine missionario cattolico presso gli Zulu in Sudafrica. Diventato poi psicanalista, ha sviluppato la sua forma delle costellazioni familiari sotto l’influenza della dinamica di gruppo, della terapia primaria, l’analisi transazionale e vari processi di ipnoterapie.
Il suo metodo delle Costellazioni familiari è applicato in molti ambiti diversi. Per esempio nella psicoterapia, nella consulenza dell'organizzazione aziendale, nella medicina, nel counselling, nella formazione di consulenti e nella cura dell'anima nel senso più ampio del termine.
Bert Hellinger ha scritto 64 libri, tradotti in 25 lingue.
Per sua affermazione, spesso la vita di ognuno è condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro possono essere dovuti a "grovigli" del sistema-famiglia e possono essere portati alla luce attraverso il processo delle Costellazioni Familiari.
Riprodotta da rappresentanti, che in modo istintuale ricreano le interdipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, questa ”messa in scena” va ad evidenziare le dinamiche inconsce che causano sofferenza in molti aspetti della vita di ciascuno: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro e con la salute.
Quando non è neanche il secondo, e magari neanche il terzo.
Quando si ha un figlio dal primo, e il secondo ha due figli con un altra e così via in complicatissime relazioni ramificate?
Ho incontrato mio marito a trentatré anni, e nessuno dei due era immune da storie importanti, da amori più o meno felici e ricambiati.
E' nello stesso periodo che ho incontrato le costellazioni ed Hellinger*.
Nel libro da cui prendo il titolo, Hellinger lavora proprio sulle coppie come la mia, come credo forse la maggioranza di noi, trenta, quaranta- cinquantenni alzi la mano chi ha "conosciuto" un solo uomo (o una sola donna) e basta.
Già perché anche il rapporto sessuale creerebbe delle conseguenze sui rapporti successivi che non sto a dire per non aggiungere panico ad un tema già così delicato, complesso e in divenire come le relazioni ad oggi.
Quella con le Costellazioni familiari è stata una formazione ed un esperienza profonda ed intensa, difficile da descrivere, e forse anche difficile da credere per chi non vi abbia mai partecipato.
Sono stata innumerevoli volte rappresentante ed ho a mia volta rappresentato la mia famiglia di origine, il mio lavoro, la mia nuova famiglia.
Ciò che ho visto e vissuto è impossibile da dimenticare, anche se non sempre ciò che si vede o si sente è immediatamente comprensibile.
Ciò che ho visto e vissuto a mio parere non sarebbe venuto alla luce e in così breve tempo con altre forme di terapia, crescita personale etc etc.
E' certo che dopo averle sperimentate, nulla è uguale a prima.
Non saprei dire quanto e cosa e come in assoluto.
Si impara ad ascoltare in un altro modo, a mettersi in ascolto con se, l'altro e la vita in un altro modo.
Più rispetto, più amore, meno logica e più intuizione.
Non è facile spiegarle, ed in effetti anche il libro da cui l'articolo prende il titolo è una trascrizione di un corso di quattro giorni rivolto alle coppie, a chi c'è ancora, a chi c'è stato e a chi si chiede perché pare non volerci stare davvero in coppia.
Non è un libro che consiglierei a chi non ha sperimentato di persona le costellazioni, rischierebbe di ridursi ad inseguire schemi e disegnini lì dove sono movimenti, sensazioni, sguardi, comprensioni, conoscenze intense di ciò che non si è mai appreso direttamente.
Tra una costellazione e l'altra tanti concetti interessanti che avevo ascoltato ed ho riletto, come da chi apprende il rispetto per la donna l'uomo e da chi la donna apprende il rispetto per l'uomo, quanto sia fallimentare per una coppia non rispettare o prendere di più dell'altro, quanto sia importante finire una relazione prendendosi le proprie responsabilità e lasciare le responsabilità dell'altro all'altro.
Non fare male inutile, è importante saper chiudere ringraziando per il bene che ogni incontro è stato.
Saper riconoscere chi è stato escluso, trattato ingiustamente, essere responsabili di quando lo facciamo noi.
Ed ancora che anche le separazioni hanno bisogno di tempo e di dolore per terminare, quando così non è, qualcosa si trascina dopo rovinosamente.
In qualunque relazione, amicale, genitoriale, lavorativa anche.
Ogni tanto, tra una coppia e l'altra, Hellinger si rivolge al gruppo, risponde a domande, chiarisce dei punti oscuri e ostici, leggo e rileggo, ogni volta arrivano un po' più giù aggiungo nuova comprensione.
In uno di questi spazi afferma che con alcune coppie sarebbe inutile lavorare sulla comunicazione.
Bisogna lasciare spazio alla costellazione per vedere, comprendere un messaggio molto profondo che altrimenti non arriva.
Sono d'accordo, ciò che ho imparato nelle Costellazioni è farmi da parte, lasciar emergere un disegno più grande ed antico da un campo a cui io non ho accesso ma so che c'è, potente.
Un campo dove io dopo o prima posso accompagnare, per far sapere che c'è, è un indirizzo prezioso che porgo all'altro/a, perché è un accesso unico a cui ci si arriva solo in quel modo e non in un altro.
E ci si arriva con rispetto, una lucidità , una profondità e un tempo che non ho visto in nessun altro approccio mai.
Ho imparato l'umiltà , che non ci si può mettere in mezzo, mai, sentirsi superiori a nessuno.
Né con un genitore, né con un genitore di un altro bambino, di un altro destino.
Nonostante il libro sia pieno di schemi e ben lontano dall'aria e dall'energia che circola nei workshop di costellazioni, comunque mi è successo qualcosa, ricordi affiorati, di storie di compagni incontrati in qualche costellazione, risonanze uscite dalle pagine e mi riguardavano ed alcune mi riguardano ancora, di ogni mio maestro che ho visto costellare.
Amore a Seconda Vista
Soluzioni per le coppie. La psicologia e l'amore nelle relazioni e nella coppia
Bert Hellinger
ed. Accademia
*Bert Hellinger (Leimen/Baden, 16 dicembre 1925- Londra 19 settembre 2019) è uno psicologo e scrittore tedesco.
Ha studiato filosofia, teologia e pedagogia. Ha lavorato per sedici anni in qualità di membro di un ordine missionario cattolico presso gli Zulu in Sudafrica. Diventato poi psicanalista, ha sviluppato la sua forma delle costellazioni familiari sotto l’influenza della dinamica di gruppo, della terapia primaria, l’analisi transazionale e vari processi di ipnoterapie.
Il suo metodo delle Costellazioni familiari è applicato in molti ambiti diversi. Per esempio nella psicoterapia, nella consulenza dell'organizzazione aziendale, nella medicina, nel counselling, nella formazione di consulenti e nella cura dell'anima nel senso più ampio del termine.
Bert Hellinger ha scritto 64 libri, tradotti in 25 lingue.
Per sua affermazione, spesso la vita di ognuno è condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali; anche malattie gravi, il desiderio di morte e problemi sul lavoro possono essere dovuti a "grovigli" del sistema-famiglia e possono essere portati alla luce attraverso il processo delle Costellazioni Familiari.
Riprodotta da rappresentanti, che in modo istintuale ricreano le interdipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, questa ”messa in scena” va ad evidenziare le dinamiche inconsce che causano sofferenza in molti aspetti della vita di ciascuno: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro e con la salute.
Tra i principali elementi teoretico/pratici delle Costellazioni familiari si distinguono i costrutti riguardanti gli “ Ordini dell'amore”, la “ Legge dell'Appartenenza “, la “Legge dell'Ordine Sacro”, la “ Legge dell'Equilibrio ed Esclusione”, l' “ Irretimento”, l' “Ordine gerarchico”, l' “Amore cieco”, il “ Movimento interrotto”.
Confluiscono nella sua preparazione:
Elementi dello psicodramma di Jacob Levi Moreno e di scultura familiare di Virginia Satir ; la Terapia familiare sistemica con Ruth McClendon e Leslie Kadis; Thea Schönfelder in merito alle terapie familiari, all'Ipnositerapia di Milton Erickson ed alla Programmazione neuro linguistica (PNL) di Richard Bandler e John Grinder.
L'elemento più rilevante desunto dalla PNL è l'attenzione posta nel cercare di lavorare con le risorse del cliente, con le sue capacità , per andare alla ricerca della soluzione dei suoi problemi, piuttosto che addentrarsi nel trovare i motivi, le cause prime dei problemi stessi.
Come per il filosofo Martin Heidegger, la base del lavoro di Bert Hellinger risiede nella sua insistenza sul “vedere ciò che è“ (opposta alla cieca accettazione di ciò che ci viene detto) e in combinazione con una non vacillante lealtà e fiducia nella propria anima.
Confluiscono nella sua preparazione:
Elementi dello psicodramma di Jacob Levi Moreno e di scultura familiare di Virginia Satir ; la Terapia familiare sistemica con Ruth McClendon e Leslie Kadis; Thea Schönfelder in merito alle terapie familiari, all'Ipnositerapia di Milton Erickson ed alla Programmazione neuro linguistica (PNL) di Richard Bandler e John Grinder.
L'elemento più rilevante desunto dalla PNL è l'attenzione posta nel cercare di lavorare con le risorse del cliente, con le sue capacità , per andare alla ricerca della soluzione dei suoi problemi, piuttosto che addentrarsi nel trovare i motivi, le cause prime dei problemi stessi.
Come per il filosofo Martin Heidegger, la base del lavoro di Bert Hellinger risiede nella sua insistenza sul “vedere ciò che è“ (opposta alla cieca accettazione di ciò che ci viene detto) e in combinazione con una non vacillante lealtà e fiducia nella propria anima.
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