Ci proibiamo tante cose, ma non sono quelle giuste, e ci sono troppe cose che ci concediamo, come parlar male a noi stessi, criticare gli altri, che invece se ci proibissimo staremmo tutti decisamente meglio.
Dopo una settimana trascorsa in aula alla ricerca ed esplorazione delle qualità, alla facilitazione della comunicazione ed integrazione tra persone, ho assistito a resistenze e paure di ogni tipo.
Lo so da sempre, tuttavia continuo a trovare incomprensibile che alcuni di noi sappiano solo additare ciò che non va- negli altri o in sé stessi-, e si vanno nascondendo, dagli altri e dalla vita.
Che ci sia chi morde, calcia ed attacca, e chi desiste.
Così è un emozione potente vedere alcuni che con fiducia ci provano, prima piano e poi si avventurano alla scoperta che ha come premio sé stessi, lo sperimentarsi concretamente, sentire nella pelle competenze e qualità, che ci fanno procedere nella vita e superare le difficoltà.
Abbiamo sempre l'opportunità di migliorare, e non solo perché non andiamo bene così come siamo, ma per godere appieno della nostra vita, di noi stessi e delle relazioni.
Quello che è successo in aula, mi ha fatto pensare a questa poesia meravigliosa, erroneamente attribuita a Neruda.
Lasciati richiamare dalla frase che ti risuona di più.
E’ PROIBITO di Alfredo Cuervo Barrero
E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento
per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
E’ proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Se ti stai chiedendo come si fa, a smettersi di arrabbiarsi con sé stessi, apprezzarsi e apprezzare la vita, vivere le relazioni con amore e non con vendetta, avere fiducia, creare la tua storia,
un percorso di crescita personale - in gruppo o in individuale- è una ottima risposta.
Clicca qui per scoprire i laboratori in calendario.
Amarsi si può.
Così è un emozione potente vedere alcuni che con fiducia ci provano, prima piano e poi si avventurano alla scoperta che ha come premio sé stessi, lo sperimentarsi concretamente, sentire nella pelle competenze e qualità, che ci fanno procedere nella vita e superare le difficoltà.
Abbiamo sempre l'opportunità di migliorare, e non solo perché non andiamo bene così come siamo, ma per godere appieno della nostra vita, di noi stessi e delle relazioni.
Quello che è successo in aula, mi ha fatto pensare a questa poesia meravigliosa, erroneamente attribuita a Neruda.
Lasciati richiamare dalla frase che ti risuona di più.
E’ PROIBITO di Alfredo Cuervo Barrero
E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento
per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
E’ proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
Se ti stai chiedendo come si fa, a smettersi di arrabbiarsi con sé stessi, apprezzarsi e apprezzare la vita, vivere le relazioni con amore e non con vendetta, avere fiducia, creare la tua storia,
un percorso di crescita personale - in gruppo o in individuale- è una ottima risposta.
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Amarsi si può.
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