C'è chi prova emozioni piacevoli, estremamente piacevoli, eppure scappa. Non torna.
Diciamo di volerci liberare dallo stress, dalle relazioni superficiali, ma poi quando capita di essere con tutti noi stessi in un luogo di condivisione vera, pronti ad accogliere quello che arriva, allora si fa marcia indietro.
Non è il brutto che spaventa.
E' il bello di se.
Il sentirsi vibrare con la semplicità di un colore che scorre sul foglio, di un fiore in un barattolo, di un pezzo di puzzle che trova collocazione ed incastro giusto.
Nella società liquida non sono solo gli altri che fuggono dalle relazioni.
Siamo anche noi stessi.
Tutto pur di non rischiare di poter sentire il dolore.
Escludendo così il piacere.
Per non far vedere agli altri che - forse- siamo anche sensibili, fragili, con qualche cicatrice che fa male.
Il triste è che non ci occupiamo di noi per quella cicatrice, per lenire e metterci crema per farla ammorbidire.
No, ci preoccupiamo di quella cicatrice solo perché si vede fuori, non perché fa male dentro e potremmo farci qualcosa.
Evidentemente la cultura dell'apparire vince, perché è più importante mostrarsi invincibili che rafforzarsi veramente.
Non vogliamo sapere, poter ammettere di aver bisogno di un luogo sicuro dove esprimerci ed esplorare, abbiamo paura delle critiche perché noi critichiamo, paura della dipendenza, della durata troppo lunga o troppo breve, si svaluta il benessere appena provato, lo si disconosce, come dopo una notte d'amore ci si riveste e si va a casa propria.
Solo che è da casa nostra che fuggiamo.
Dalle nostre emozioni.
Siamo così spaventati di scoprire, sentire, escludiamo anche le emozioni positive prima ancora che nascano.
Ed allora le resistenze che ci spingono lontano sono sempre di più dei motivi che ci spingono verso.
Perché sei esaurita?
Voglio dire, se riesci a farti venire un collasso con tutte le tue forze,
perché non puoi usare quella stessa energia per star bene e darti da fare? - Jerome David Salinger
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Un occasione per stare bene, per volersi bene, per rifocalizzare i propri desideri e direzioni.
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