C'era una volta un piccolo porcospino.
Era un animale molto strano, perché pur avendo un corpo assai piccolo, era coperto dalla testa ai piedi da lunghi aculei minacciosi, che facevano apparire il suo piccolo corpo molto più grande.
Ciò gli era utile perché quando si allontanava dalla tana, gli altri animali, più grandi e più forti di lui, lo evitavano con cura.
Questo poteva essere abbastanza divertente, ma era anche un po' triste, poiché si sentiva solo, e non conosceva altri porcospini.
Così passava molto tempo in solitudine, e quando camminava gli pareva che gli altri animali avessero paura di lui.
Ciò gli sembrava molto strano perché era lui ad aver paura di loro.
In effetti succedeva che quando sentiva un improvviso rumore o qualcuno gli si avvicinava, tutti gli aculei del suo corpo si sollevavano spontaneamente e lui sembrava dieci volte più grande. Così gli altri animali si allontanavano.
Talvolta gli dicevano: "perché sei tanto arrabbiato con noi?"
Il porcospino era perplesso perché lui non era arrabbiato, solo spaventato.
Il porcospino era perplesso perché lui non era arrabbiato, solo spaventato.
Aveva anche notato che, quando qualcuno gli si avvicinava troppo, i suoi aculei pungevano. Cosi essi scappavano via strillando e piangendo, mentre lui non aveva fatto altro che starsene fermo.
Gli altri animali lo accusavano di usare i suoi aculei contro di loro.
Ma non era vero.
I giorni passavano ed il porcospino si sentiva confuso, solo ed annoiato perché non trovava cose interessanti che potesse fare da solo.
Un giorno incontra una tartaruga. Il piccolo porcospino si fermò, la guardò e disse: "sei proprio strana". E sollevò tutti i suoi aculei perché aveva molta paura.
La tartaruga disse: "E' propria divertente, tu puoi farti 10 volte più grande, mentre lo posso solo ritirare la mia testa e i miei piedi e farmi più piccola".
"Oh, disse il porcospino, fammi vedere!"
Così la tartaruga tirò dentro la testa e le zampe e diventò molta più piccola, non solo, ora assomigliava talmente alle pietre e alle rocce che erano attorno che il porcospino dovette guardare molto da vicino per vedere dove fosse la tartaruga.
Il porcospino disse: "Oh, mi piacerebbe tanto far rientrare la mia testa e le mie zampe e farmi come una pietra", ma la tartaruga fece capolino e disse:
"Oh, mi piacerebbe potermi rendere 10 volte più grande, ed avere quell'aspetto così fiero e minaccioso con tutti quegli aculei, invece di dovermi ritirare dentro ed essere come una pietra.
E' buio qui e molto noioso".
"Beh, disse il porcospino, anche io sono molto annoiato dal mio rendermi così grande, e tutti gli altri animali mi evitano".
"E" molto strano disse la tartaruga, lo non voglio evitarti perché gli altri ti evitano?" "Beh, disse li porcospino, se si avvicinano vengono feriti".
"E" molto strano disse la tartaruga, lo non voglio evitarti perché gli altri ti evitano?" "Beh, disse li porcospino, se si avvicinano vengono feriti".
"Io posso venirti vicino", e lo fece.
Il porcospino cominciò ad agitarsi, perché nessuno mai gli si era avvicinato tanto.
E la tartaruga disse: "vedi ti posso anche toccare" e lo fece.
Il porcospino disse: "Non farlo, nessuno mi ha mai toccato prima".
Ma la tartaruga disse: "lo posso toccarti".
E il porcospino:'' Così tu puoi e i miei aculei non ti pungono!"
Il porcospino cominciò ad agitarsi, perché nessuno mai gli si era avvicinato tanto.
E la tartaruga disse: "vedi ti posso anche toccare" e lo fece.
Il porcospino disse: "Non farlo, nessuno mi ha mai toccato prima".
Ma la tartaruga disse: "lo posso toccarti".
E il porcospino:'' Così tu puoi e i miei aculei non ti pungono!"
"Oh no, disse la tartaruga, perché io ho questa meravigliosa corazza: tu hai gli aculei ed io ho il mio guscio e questi ci proteggono perché dentro noi siamo fragili, delicati e spaventati".
E il piccolo porcospino cominciò a ridere perché aveva trovato un amico che capiva esattamente ciò egli provava perché la tartaruga non aveva paura di lui.
E così divennero molto amici.
Poi, piano piano, il porcospino cominciò a capire che anche gli altri animali avevano paura come lui.
Allora imparò a tenere i suoi aculei attaccati al corpo, anche se il suo cuore batteva forte forte. E anche quando incontrava un nuovo animale, manteneva I suoi aculei attaccati così da non sembrare dieci volte più grande.
E imparò a dire: "Hai paura? Perché anche io ho molto paura. Tutto ciò che voglio è giocare. Lo vuoi anche tu?"
Cosi il piccolo porcospino divenne amico di tutti gli animali della foresta.
Un percorso di consapevolezza può aiutarti a:
-verificare come ti percepisci tu e come sei percepito
-riconoscere quali comportamenti allontanano e feriscono gli altri, per te che ti senti ferito da loro.
- a riconoscere i tuoi aculei ed usarli quando servono.
e
- a riconoscere i tuoi errori senza incastrartici a tempo indeterminato, per orgoglio ed ostinazione e semplicemente, poter dire...
Ops. Ho sbagliato disse il riccio scendendo da una spazzola.
E il piccolo porcospino cominciò a ridere perché aveva trovato un amico che capiva esattamente ciò egli provava perché la tartaruga non aveva paura di lui.
E così divennero molto amici.
Poi, piano piano, il porcospino cominciò a capire che anche gli altri animali avevano paura come lui.
Allora imparò a tenere i suoi aculei attaccati al corpo, anche se il suo cuore batteva forte forte. E anche quando incontrava un nuovo animale, manteneva I suoi aculei attaccati così da non sembrare dieci volte più grande.
E imparò a dire: "Hai paura? Perché anche io ho molto paura. Tutto ciò che voglio è giocare. Lo vuoi anche tu?"
Cosi il piccolo porcospino divenne amico di tutti gli animali della foresta.
Un percorso di consapevolezza può aiutarti a:
-verificare come ti percepisci tu e come sei percepito
-riconoscere quali comportamenti allontanano e feriscono gli altri, per te che ti senti ferito da loro.
- a riconoscere i tuoi aculei ed usarli quando servono.
e
- a riconoscere i tuoi errori senza incastrartici a tempo indeterminato, per orgoglio ed ostinazione e semplicemente, poter dire...
Ops. Ho sbagliato disse il riccio scendendo da una spazzola.
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