
Dietro le quinte di un laboratorio.
ValiGià, il titolo ho raccontato da dove è nato.
E' un nome ed un verbo, acquisizione di valori, riconoscimento di percorsi interiori e non solo, di bagagli conquistati sul campo e sui banchi.
Fare un bilancio, un inventario dei propri talenti, e per sentirne dentro il tesoro della conquista e dell'esplorazione, di consapevolezza della strada percorsa.
Quando è chiaro- anche visivamente, dentro di noi, da dove veniamo e dove stiamo andando, quali doni ci hanno illuminato il cammino e quali abbiamo fatto crescere e coltivato, sapremo presentarli meglio al mondo.
Perciò un collage multisensoriale, non solo immagini ma anche tatto ed olfatto, gusto, udito, così che la promozione personale diventa una conseguenza fluida di ciò che abbiamo riscoperto e ripercorso, sperimentato in tutti i sensi.
Non più un esercizio intellettuale, di memoria e strategia, di tecniche ostiche a chi fa da se, di non sono capace, ma un opportunità giocosa e creativa per raccontarsi e promuoversi.
Per praticare le proprie abilità di comunicazione, come suggerisce Jim Rohn*, così che quando si presenta l'occasione avrai il dono, lo stile, la nitidezza, la chiarezza e le emozioni per interessare le altre persone.
Ho pensato di iniziare con dolcezza: ogni partecipante ha ricevuto la sua dose di caramelle all'interno di una valigia in miniatura.
Poi, come ogni viaggio richiede, etichette per presentarsi col proprio nome.
E dopo la presentazione delle persone, la presentazione dei materiali: carte, cartoncini, plastiche colorate, piccoli oggetti, stoffe, supporti di varie forme e misure (quelle nella prima foto in alto sono semplici scatole che ho disegnato a mano).
In pochi minuti il caos creativo ovunque, in un clima di fiducia generale, di processo fluido
poi le tante strade sono sembrate tutte unite da fili rossi...
da poesie nascoste
da potere della magia nella sfera di cristallo
da parole condivise
per la scoperta di favole da osare e raccontare
da pop ups
dell'apprezzamento e di emozioni da vestire
dallo stupore di poter essere autentici e di riempire ancora di doni il proprio bagaglio
di scoprire di aver fatto davvero tanto,
di ritrovare le radici e tra le centinaia di immagini finanche la cartina geografica del proprio paese
della possibilità di contatto in piena amorevolezza
Con delicatezza e incanto
Ci si racconta commossi, dell'incontro con se stessi prima e con gli altri poi.
Ci si saluta cercando di rallentare il tempo, felici delle scoperte, dell'opportunità colte, degli intrecci trovati.
Alla prossima,
con amore
Paola
(*Take advantage of every opportunity to practice your communication skills so that when important occasions arise, you will have the gift, the style, the sharpness, the clarity, and the emotions to affect other people)
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