Il 10 e 11 settembre sono le giornate dedicate alla prevenzione del suicidio.
Se non ne parliamo, non vuol dire che non esista.
Vuol dire credo lasciare più sole le persone che ci hanno pensato o che hanno subito questo evento loro malgrado, compiuto da una persona vicina.
Nel 2000 circa 1 milione di persone ha perso la vita a causa del suicidio,
ma un numero da 10 a 20 volte più grande ha tentato il suicidio.
Ovvero, una morte per suicidio ogni 40 secondi ed un tentativo di suicidio ogni 3 secondi.
Muoiono più persone a causa del suicidio che per i conflitti armati di tutto il mondo e gli incidenti automobilistici.
In tutte le nazioni, il suicidio è attualmente tra le prime tre cause di morte nella fascia di etá 15-34 anni.
Se i fattori centrali che conducono allo stigma sono l’ignoranza, la paura e l’ostilità, allora gli antidoti debbono essere l’informazione, la rassicurazione ed efficaci e autorevoli campagne anti-discriminazione.(fonte dati qui)
Secondo una testimonianza ODIARE se stessi è un fattore di pericolo, ammetterlo è stato un passo importante, ma in un viaggio lungo, in cui vorrebbe aver camminato come in una specie di fiaba di Disney/momento Oprah in cui le tutti gli amici sono in prima fila ad applaudire, e dire cose come: ce l'hai fatta, amico. siamo qui per te.
Ma ovviamente la realtà era molto diversa.
Un misto di depressone e molte esperienze dolorose, rabbia non elaborata e perciò interiorizzata, la sensazione di essere un mostro che non meritava nulla.
Un modello di odio di sé difficile da rompere, per il quale, oltre a chiedere supporto specialistico, suggerisce 6 punti:
1. Riflettere sul perché ti odi - Mi odiavo per un sacco di motivi fuori dal mio controllo. Individuate queste ragioni mi hanno permesso di lavorare sui sentimenti di quei motivi e trovare modi efficaci per far fronte a quei sentimenti.
2. Trovare una cosa ti piace di te - Almeno una, che può aiutarti a iniziare a costruire più aspetti che ti piace su di te.
3 Pratica - L'odio di sé non scomparirà dall'oggi al domani. Mi odiavo 24 ore al giorno per sette anni. Se avessi avuto un giorno in cui non mi odiavo anche un'ora sola al giorno, era già un grande cambiamento.
4 Fare qualcosa di più grande di te - Che si tratti di religione, spiritualità, volontariato o semplicemente passare il tempo con le persone, facendo qualcosa che li collega ad altri o uno scopo è di vitale importanza.
5. Creare un ambiente sano - ero circondato da persone che non vedono un problema il fatto che fossi svenuto per 22 ore. Avevo bisogno di trovare persone che mi sostenessero nelle scelte più sane e mi ricordassero il motivo per cui dovevo piacere a me stesso. Questa cosa non puoi farla da solo.
6. Imparare dalle battute d'arresto - Come ho imparato a piacermi me è stato facile ricadere in vecchi schemi, pieni di negatività e disperazione. E 'stato importante per me celebrare piccole vittorie e costruire me stesso un passo alla volta.
Una bella testimonianza.
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Magari il tuo non è proprio odio, l'idea del suicidio non ti ha mai neppure sfiorato, ma hai mai pensato quanto il tuo dialogo interno non rode ogni giorno la tua autostima?
Mostrino, di cui tanti di voi ne hanno seguito le avventure, è stato il magnete delle mie personali invettive.
Dando a lui la colpa, mi rendevo conto di quante me ne facevo da sola, senza più neanche accorgermene.
Quanta ostilità, non perdono, non accettazione nei miei stessi confronti.
Attenzione, non vuol dire "sono fatto così e non posso farci nulla", resto nella mia imperfezione, ma cosa posso fare per star bene, lì dove voglio?
Dove mi faccio male ripetutamente e in modo eccessivo, feroce, persecutorio?
Il 27 Settembre vorrei invitarvi a fare un pezzetto dello stesso percorso che ho fatto in questi mesi.
Scegliere insieme il vostro mostrino e farci i conti, in modo ludico, divertente, ma estremamente utile ed efficace.
Magari si potrebbe farci anche un po' pace.
Se non ne parliamo, non vuol dire che non esista.
Vuol dire credo lasciare più sole le persone che ci hanno pensato o che hanno subito questo evento loro malgrado, compiuto da una persona vicina.
Nel 2000 circa 1 milione di persone ha perso la vita a causa del suicidio,
ma un numero da 10 a 20 volte più grande ha tentato il suicidio.
Ovvero, una morte per suicidio ogni 40 secondi ed un tentativo di suicidio ogni 3 secondi.
Muoiono più persone a causa del suicidio che per i conflitti armati di tutto il mondo e gli incidenti automobilistici.
In tutte le nazioni, il suicidio è attualmente tra le prime tre cause di morte nella fascia di etá 15-34 anni.
Se i fattori centrali che conducono allo stigma sono l’ignoranza, la paura e l’ostilità, allora gli antidoti debbono essere l’informazione, la rassicurazione ed efficaci e autorevoli campagne anti-discriminazione.(fonte dati qui)
Secondo una testimonianza ODIARE se stessi è un fattore di pericolo, ammetterlo è stato un passo importante, ma in un viaggio lungo, in cui vorrebbe aver camminato come in una specie di fiaba di Disney/momento Oprah in cui le tutti gli amici sono in prima fila ad applaudire, e dire cose come: ce l'hai fatta, amico. siamo qui per te.
Ma ovviamente la realtà era molto diversa.
Un misto di depressone e molte esperienze dolorose, rabbia non elaborata e perciò interiorizzata, la sensazione di essere un mostro che non meritava nulla.
Un modello di odio di sé difficile da rompere, per il quale, oltre a chiedere supporto specialistico, suggerisce 6 punti:
1. Riflettere sul perché ti odi - Mi odiavo per un sacco di motivi fuori dal mio controllo. Individuate queste ragioni mi hanno permesso di lavorare sui sentimenti di quei motivi e trovare modi efficaci per far fronte a quei sentimenti.
2. Trovare una cosa ti piace di te - Almeno una, che può aiutarti a iniziare a costruire più aspetti che ti piace su di te.
3 Pratica - L'odio di sé non scomparirà dall'oggi al domani. Mi odiavo 24 ore al giorno per sette anni. Se avessi avuto un giorno in cui non mi odiavo anche un'ora sola al giorno, era già un grande cambiamento.
4 Fare qualcosa di più grande di te - Che si tratti di religione, spiritualità, volontariato o semplicemente passare il tempo con le persone, facendo qualcosa che li collega ad altri o uno scopo è di vitale importanza.
5. Creare un ambiente sano - ero circondato da persone che non vedono un problema il fatto che fossi svenuto per 22 ore. Avevo bisogno di trovare persone che mi sostenessero nelle scelte più sane e mi ricordassero il motivo per cui dovevo piacere a me stesso. Questa cosa non puoi farla da solo.
6. Imparare dalle battute d'arresto - Come ho imparato a piacermi me è stato facile ricadere in vecchi schemi, pieni di negatività e disperazione. E 'stato importante per me celebrare piccole vittorie e costruire me stesso un passo alla volta.
Una bella testimonianza.
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Mostrino, di cui tanti di voi ne hanno seguito le avventure, è stato il magnete delle mie personali invettive.
Dando a lui la colpa, mi rendevo conto di quante me ne facevo da sola, senza più neanche accorgermene.
Quanta ostilità, non perdono, non accettazione nei miei stessi confronti.
Attenzione, non vuol dire "sono fatto così e non posso farci nulla", resto nella mia imperfezione, ma cosa posso fare per star bene, lì dove voglio?
Dove mi faccio male ripetutamente e in modo eccessivo, feroce, persecutorio?
Il 27 Settembre vorrei invitarvi a fare un pezzetto dello stesso percorso che ho fatto in questi mesi.
Scegliere insieme il vostro mostrino e farci i conti, in modo ludico, divertente, ma estremamente utile ed efficace.
Magari si potrebbe farci anche un po' pace.
Ci facciamo la guerra con feroce accanimento, sempre allo stesso modo, spesso doloroso ed inutile.
Allora cambiamo modalità e creiamo le premesse per disprezzarci di meno ed apprezzarci di più.
Diamoci la possibilità di cambiare, specie quello che ci fa male.
Allora cambiamo modalità e creiamo le premesse per disprezzarci di meno ed apprezzarci di più.
Diamoci la possibilità di cambiare, specie quello che ci fa male.
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