Qual è la strada? Quale l'obiettivo?
Quale il senso di questo andare?
Inciampo, mi fermo, rifletto, riparto non importa da dove, scegliendo a caso parole da infilare una dietro l'altra, mi porteranno a scorgere forse un posto preciso, una meta o un percorso.
Parole o colori.
A volte prendono forma all'improvviso, senza starci a pensare, altre volte restano segni, graffi, ferite.
Dipingere e disegnare, scrivere è ricercare il senso che le mani trovano da sole, o da sole distruggono.
Le parole e i colori, i suoni restano a ricordarci il percorso nostro e di altri, prima di noi, con le stesse domande.
Sembra che l'arte sia inutile, distante, ma è dentro, che vibra e risponde.
Invece di chiedermi ancora se sbaglio e dovrei cambiare, invece e far altro, perché non è che la gente se scrivo mi vuole più bene, mentre mi chiedo Perché non fai altro che magari ti viene meglio?
Magari. Intanto mi fermo ed ascolto.
E devo continuare a seguire la strada che prendo adesso.
Se non faccio niente, se non studio niente, se smetto la ricerca, poi, guai a me, sono perduto
Ecco come la vedo io - andare avanti, andare avanti qualunque cosa accada.
Ma qual è il tuo obiettivo finale, potresti chiedermi.
Questo obiettivo sarà più chiaro, emergerà lentamente ma inesorabilmente, così come la brutta copia si trasforma in uno schizzo, e lo schizzo in un dipinto attraverso il lavoro serio fatto su di esso, attraverso l'elaborazione della vaga idea originale e attraverso il consolidamento del primo pensiero fugace di passaggio.
Vincent a Theo, 1880
---------------------
And I must continue to follow the path I take now. If I do nothing, if I study nothing, if I cease searching, then, woe is me, I am lost. That is how I look at it - keep going, keep going come what may. But what is your final goal, you may ask. That goal will become clearer, will emerge slowly but surely, much as the rough draught turns into a sketch, and the sketch into a painting through the serious work done on it, through the elaboration of the original vague idea and through the consolidation of the first fleeting and passing thought. Vincent a Theo, 1880
Quale il senso di questo andare?
Inciampo, mi fermo, rifletto, riparto non importa da dove, scegliendo a caso parole da infilare una dietro l'altra, mi porteranno a scorgere forse un posto preciso, una meta o un percorso.
Parole o colori.
A volte prendono forma all'improvviso, senza starci a pensare, altre volte restano segni, graffi, ferite.
Dipingere e disegnare, scrivere è ricercare il senso che le mani trovano da sole, o da sole distruggono.
Le parole e i colori, i suoni restano a ricordarci il percorso nostro e di altri, prima di noi, con le stesse domande.
Sembra che l'arte sia inutile, distante, ma è dentro, che vibra e risponde.
Invece di chiedermi ancora se sbaglio e dovrei cambiare, invece e far altro, perché non è che la gente se scrivo mi vuole più bene, mentre mi chiedo Perché non fai altro che magari ti viene meglio?
Magari. Intanto mi fermo ed ascolto.
E devo continuare a seguire la strada che prendo adesso.
Se non faccio niente, se non studio niente, se smetto la ricerca, poi, guai a me, sono perduto
Ecco come la vedo io - andare avanti, andare avanti qualunque cosa accada.
Ma qual è il tuo obiettivo finale, potresti chiedermi.
Questo obiettivo sarà più chiaro, emergerà lentamente ma inesorabilmente, così come la brutta copia si trasforma in uno schizzo, e lo schizzo in un dipinto attraverso il lavoro serio fatto su di esso, attraverso l'elaborazione della vaga idea originale e attraverso il consolidamento del primo pensiero fugace di passaggio.
Vincent a Theo, 1880
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And I must continue to follow the path I take now. If I do nothing, if I study nothing, if I cease searching, then, woe is me, I am lost. That is how I look at it - keep going, keep going come what may. But what is your final goal, you may ask. That goal will become clearer, will emerge slowly but surely, much as the rough draught turns into a sketch, and the sketch into a painting through the serious work done on it, through the elaboration of the original vague idea and through the consolidation of the first fleeting and passing thought. Vincent a Theo, 1880
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