Lavorare a volte puo' lasciarti svuotato di energie, arrabbiato, stanco e svogliato.
Le forti pressioni competitive, l’incertezza sempre piu' presente nelle nostre vite, la rapidita' dei cambiamenti intorno a noi e la velocita' di adeguamento che ci viene continuamente richiesta, riorganizzazioni aziendali, ristrutturazioni, pluralita' di ruoli da rivestire.
Le forti pressioni competitive, l’incertezza sempre piu' presente nelle nostre vite, la rapidita' dei cambiamenti intorno a noi e la velocita' di adeguamento che ci viene continuamente richiesta, riorganizzazioni aziendali, ristrutturazioni, pluralita' di ruoli da rivestire.
Quanti di noi di fronte a tanta complessita' finiscono col rendere meno a lavoro, entrare in conflitto, anche silenzioso, con il capo o i colleghi, oppure si concentrano totalmente sul lavoro trascurando la loro sfera personale?
Emozioni quali rabbia, paura e ansia, noia, insofferenza, sono presenti nella vita lavorativa, e quando ignorate o non gestite correttamente rischiano di travolgere tutto e tutti: azienda, colleghi, famiglia, oltre ovviamente a te che le provi, le reprimi o le esprimi con aggressione attiva o passiva.
Un counselor puo' aiutarti.
Ricorrere ad un counselor non e' necessariamente una spia di qualcosa che non va, al contrario puo' essere un valido aiuto per l’evoluzione e la crescita: piu' una persona vuole crescere, piu' puo' trarre vantaggio da incontri di counseling.
Il Counseling e' un sostegno per ritrovare le proprie capacità ed energie temporaneamente indisponibili E per apprendere nuove competenze.
Destinatari principali sono soprattutto coloro che sostengono giornalmente una pressione forte, ovvero dirigenti e imprenditori.
L’intervento di un counselor può essere utile in vari momenti della carriera,
- quando inizia una nuova avventura, in una nuova azienda, in un ambiente nuovo;
- a seguito di una promozione, con l’assunzione di nuove responsabilità e ruolo;
- quando, sperimentato la validita' di corsi aziendali, vuoi approfondire alcuni temi in privato.
Un’azienda che collabora con un counselor ha come interesse principale aumentare il benessere nei luoghi di lavoro, attraverso un concreto sostegno al miglioramento personale; di fornire un aiuto in situazioni conflittuali e di disagio; agevolare le relazioni e la comunicazione in azienda; aumentare la motivazione; incrementare la qualità , in termini di efficacia e di efficienza; ridurre l’assenteismo ed aumentare la produttività .
Cosa puoi aspettarti allora da un counselor?
Che ti giudichi, che ti guardi dall’alto in basso, che ti dia ordini o ti faccia sdraiare su un lettino?
Niente di tutto questo.
Il modello utilizzato é l'approccio orientato al cliente, o non direttivo di Carl Rogers.
Ecco perché un counselor non ti dira' cosa fare, ma ti aiutera' a guardare da più prospettive, trovare nuove soluzioni e metterle in pratica.
Mentre un consulente dispensa pareri e consigli, un Counselor non impone il suo punto di vista, si affianca per guardare con la tua prospettiva ed aggiungere nuovi dettagli importanti per te, consentendoti di ritrovare energie e rinnovato entusiasmo.
Il counselor deve facilitare te, e per farlo usa se stesso e non il contrario.
Un counselor non da pareri dall’alto ma lavora per il benessere della persona o di un gruppo nel suo ambiente, anche aziendale.
Per trasmetterti fiducia sarà capace di ispirarti fiducia, rispetto e riservatezza, nuove modalità di pensare e di agire.
Puoi riconoscere un buon counselor quando ti senti sicuro di esprimere ciò che senti e cio' che vorresti, in un rapporto protetto e non giudicante, in cui ricevi energia e supporti necessari di tipo cognitivo, concettuale ed anche emotivo.
Per lavorare meglio, per gestire le complessita', la velocita', lo stress, le persone, le riunioni.
Potresti sentire il bisogno di essere ascoltato, in ambiente protetto e riservato, e non avere il tempo o la necessità di una psicoterapia profonda.
L'intervento di counseling può offrirti un orientamento o un sostegno favorendo il tuo sviluppo e l'utilizzazione delle tue potenzialita' in tempi compatibili con la velocità di oggi e la complessità dei tuoi impegni.
L'obiettivo principale e' il tuo benessere oggi, senza indagare sul passato o cercare "interpretazioni".
Un percorso di counseling puo' facilitarti in un momento di confusione, di difficoltà relazionali: tu fissi l’obiettivo, il punto di partenza e' l’oggi per trovare in breve tempo le tue risposte per vivere meglio.
Emozioni quali rabbia, paura e ansia, noia, insofferenza, sono presenti nella vita lavorativa, e quando ignorate o non gestite correttamente rischiano di travolgere tutto e tutti: azienda, colleghi, famiglia, oltre ovviamente a te che le provi, le reprimi o le esprimi con aggressione attiva o passiva.
Un counselor puo' aiutarti.
Ricorrere ad un counselor non e' necessariamente una spia di qualcosa che non va, al contrario puo' essere un valido aiuto per l’evoluzione e la crescita: piu' una persona vuole crescere, piu' puo' trarre vantaggio da incontri di counseling.
Il Counseling e' un sostegno per ritrovare le proprie capacità ed energie temporaneamente indisponibili E per apprendere nuove competenze.
Destinatari principali sono soprattutto coloro che sostengono giornalmente una pressione forte, ovvero dirigenti e imprenditori.
L’intervento di un counselor può essere utile in vari momenti della carriera,
- quando inizia una nuova avventura, in una nuova azienda, in un ambiente nuovo;
- a seguito di una promozione, con l’assunzione di nuove responsabilità e ruolo;
- quando, sperimentato la validita' di corsi aziendali, vuoi approfondire alcuni temi in privato.
Un’azienda che collabora con un counselor ha come interesse principale aumentare il benessere nei luoghi di lavoro, attraverso un concreto sostegno al miglioramento personale; di fornire un aiuto in situazioni conflittuali e di disagio; agevolare le relazioni e la comunicazione in azienda; aumentare la motivazione; incrementare la qualità , in termini di efficacia e di efficienza; ridurre l’assenteismo ed aumentare la produttività .
Cosa puoi aspettarti allora da un counselor?
Che ti giudichi, che ti guardi dall’alto in basso, che ti dia ordini o ti faccia sdraiare su un lettino?
Niente di tutto questo.
Il modello utilizzato é l'approccio orientato al cliente, o non direttivo di Carl Rogers.
Ecco perché un counselor non ti dira' cosa fare, ma ti aiutera' a guardare da più prospettive, trovare nuove soluzioni e metterle in pratica.
Mentre un consulente dispensa pareri e consigli, un Counselor non impone il suo punto di vista, si affianca per guardare con la tua prospettiva ed aggiungere nuovi dettagli importanti per te, consentendoti di ritrovare energie e rinnovato entusiasmo.
Il counselor deve facilitare te, e per farlo usa se stesso e non il contrario.
Un counselor non da pareri dall’alto ma lavora per il benessere della persona o di un gruppo nel suo ambiente, anche aziendale.
Per trasmetterti fiducia sarà capace di ispirarti fiducia, rispetto e riservatezza, nuove modalità di pensare e di agire.
Puoi riconoscere un buon counselor quando ti senti sicuro di esprimere ciò che senti e cio' che vorresti, in un rapporto protetto e non giudicante, in cui ricevi energia e supporti necessari di tipo cognitivo, concettuale ed anche emotivo.
Per lavorare meglio, per gestire le complessita', la velocita', lo stress, le persone, le riunioni.
Potresti sentire il bisogno di essere ascoltato, in ambiente protetto e riservato, e non avere il tempo o la necessità di una psicoterapia profonda.
L'intervento di counseling può offrirti un orientamento o un sostegno favorendo il tuo sviluppo e l'utilizzazione delle tue potenzialita' in tempi compatibili con la velocità di oggi e la complessità dei tuoi impegni.
L'obiettivo principale e' il tuo benessere oggi, senza indagare sul passato o cercare "interpretazioni".
Un percorso di counseling puo' facilitarti in un momento di confusione, di difficoltà relazionali: tu fissi l’obiettivo, il punto di partenza e' l’oggi per trovare in breve tempo le tue risposte per vivere meglio.
Paola BonavolontÃ
counseling individuale, di gruppo ed aziendale
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