Tutta la fatica ed il tempo a far capire il counseling cos'è e a che serve e a chi serve, tutte il tempo perso per difendersi da chi attacca alla cieca, professionisti preparati e fuffologi, che ci sono in ogni professione.
Perdiamo tempo ed intanto le persone aspettano aspettano, pensano che è normale sentirsi tristi, spaventati, confusi, scegliere uomini che non ci sono, cercare di sapersi presentare senza neanche saper salutare, sentirsi bambini in vestiti da grandi, impegnarsi fino a tardi al lavoro per non sentire il vuoto altrove, dire sempre di sì perché non si è capaci di dire di no.
Ingoiare dolore. Camminare con la paura appoggiata alle spalle, attorcigliata alle budella.
L'insicurezza di fare bene, di fare male, di esporsi, di farsi vedere.
Di essere visibili, invisibili, di avere successo, di fallire.
Tutto ed il contrario di tutto.
La confusione e le lotte aumentano le resistenze, il procrastinare, l'evitare di farsi aiutare.
Ed intanto la vita passa sotto macigni portati o imposti a qualcun altro.
Ai figli, ai compagni, a chi diciamo di amare e invece prendiamo a calci, metaforici e non.
La vita non ti risparmia. Non risparmiare con la tua vita.
Paola Bonavolontà
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