
Noi donne ci schieriamo davvero dalla parte delle donne che subiscono violenza?
e non parlo solo di quella definitiva, acclarata, con occhi blue e costole rotte.
Mi riferisco alle urla, quelle a due metri dalla faccia.
A sbattere i pugni su una scrivania.
Do io la risposta.
No, siamo solo apparentemente brave.
Nascostamente critichiamo le altre donne.
Perchè lo hai permesso?
dice la prima.
Se ti è successo sei tu che lo hai consentito.
Perchè non gli hai chiesto di parlarti separatamente?
dice la seconda.
Invece di poter sperare che si trascenda grazie alla presenza di altre persone, la proposta geniale è di fermare l' aggressione verbale proponendo, in modo così ingenuo e autolesionista:
andiamocene in un posto appartato.
Così se succede peggio, ci sarà chi potrà dire: é colpa tua, perché sei andata in un posto appartato?
Aggiunge il carico la capa delle due "devi alleggerire tu il dialogo, in quanto educatore!!" e dunque piegarti ad un nuovo confronto con chi ha sbottato (offeso per aver avuto un voto -solo -sufficiente al suo compito mentre lui ritiene di meritare il massimo).
Alleviamo uomini narcisi, che non sanno affrontare chi non gli conferma la loro idea grandiosa di sè.
Uomini che non sanno confrontarsi con le donne se non umiliandole e alzando la voce (o le mani ed anche i calci quando possono).
Avalliamo il comportamento di questi uomini costringendo infine chi la violenza la ha subita, aggiungendo il peso del:
" ma che esagerata!! a chiamarla violenza. in fondo cosa ha fatto?"
" avresti potuto fermarlo in altro modo"
" avresti dovuto invece...ed ora sei tu che devi facilitare la riapertura del dialogo."
Ancora una volta a dover dimostrare che è successo, che non ce lo siamo meritate, che quel grado di violenza è già violenza.
Chi non impedisce un'ingiustizia, ne è complice. Seneca
Commenti