
Las Meninas, dipinta nel 1656 da Diego Velasquez è un quadro enigmatico, dove filosofia, arte, e storia si intrecciano.
Studiato da critici di ogni tempo e interpretato in ogni modo, lo spettatore è escluso, lo spettatore è il vero fulcro del quadro, e pertanto partecipa. Il pittore ritrae se stesso e la scena, ma il fulcro è lo specchio, dove si vede ciò che il quadro ritrae.
Specchio come parti di se, come io che esisto dove sono o dove sono visto? dove mi sento di essere o dove mi percepisco, mi vedo mi rifletto?
I punti di vista si moltiplicano e ad un certo punto non sai più se sei dentro, sei fuori, sei incluso o escluso.
Chi sono queste persone che sembrano guardarti e tu quale sei.
Un enigma gigante, il quadro misura 318 × 276.
Qualunque sia l'interpretazione o il critico che volete avvalorare, quest'opera è stata un ossessione per Picasso, che l'ha dipinta (Goya prima di lui e molti altri dopo di lui vedi qui) nel 57 reinterpretando e ricreando per 58 volte. Regalate al Museu Picasso di Barcellona - cosa che ha resto possibile alla serie di restare completa ed insieme.
"si por caso, al llegar a cierto punto y si el que copiase fuese yo, me diría: '¿Qué tal sería poner a ésa un poquitín más a la derecha o a la izquierda?' Y probaría a hacerlo a mi manera, olvidando a Velázquez. La prueba me llevaría de seguro a modificar la luz o a cambiarla, con motivo de haber cambiado de lugar a un personaje. Así, poquito a poco, iría pintando unas Meninas que parecerían detestables al copista de oficio; no serían las que él creería haber visto en la tela de Velázquez, pero serían 'mis' Meninas".
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Non è la prima volta che Picasso rielabora il passato: lo aveva fatto con “Ritratto di pittore” da El Greco, “Donne di Algeri” di Eugène Delacroix, lo farà nel '61 “Le déjuner sur l’herbe” da Manet.
Ma così tante solo de “Las Meninas” e in un breve arco di tempo dal 17 agosto al 30 dicembre 57.
Quando ho pensato a questo particolare, al numero delle volte in cui ha continuata ossessivamente a ripetere e reinterpretare a modo suo, olvidando, dimenticando e ricolorando, spostando, reinventando, mi sono resa conto di quanto questo pittore inventa il "su manera", quello che propongo nel percorso "a modo tuo".
Recuperare il tuo punto di vista, lasciarlo amplificare, diffondersi, dividersi, individuarsi, esprimersi.
Trovando sempre il proprio modo originale.
Nonostante tutto sia stato già detto ed inventato.
od anche, prendendo una citazione di Van Gogh, che dipingeremo a nostro modo il 23 Marzo
" Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto."
Riappropriatevi della vostra unicità.
Di ciò che di unico risuona dentro di voi.
Delle vostre storie, delle vostre parole.
Smettete di copiare. Inventate.
Reinventatevi.
Good ARTernoon©- I grandi a modo mio- percorso di pittura emozionale
Sabato 2 Marzo Picasso
Sabato 23 Marzo Van Gogh
Sabato 20 Aprile Kandinsky
Sabato 18 Maggio Monet
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