La falsità fa male.
A chi sa riconoscerla, a chi invece crede nelle parole dolci e melense, nelle promesse vane per dirla alla Bertoli, alla falsa cortesia.
Fa male a chi la riceve ma anche a chi la fa.
Il nostro corpo riconosce la bugia, e si rivolta.
Si contorce, se state ad ascoltarlo e sa che siete falsi.
Lo sapete voi di voi stessi, e l'autostima si erode, precipita.
Dentro sapete di mentire dunque vi etichettate "cattivi", indegni, bugiardi, falsi.
Oppure mentite anche a voi stessi e vi credete congruenti e leali, trasparenti e veri (si chiama autoinganno).
Non confondere la necessità di essere veri con quella di dover per forza dire tutto ciò che pensate.
Ma pensate tutto ciò che dite.
Se volete essere gentili con qualcuno, cercate la parola tra i pensieri vostri sinceri e gentili che pensate dell'altro.
Non dite "che bel vestito" quando vi fa vomitare.
Non dite "ti sono vicina, un abbraccio fortissimo" quando non vi importa nulla che l'altro stia male.
Non promettete "ci sono sempre per te" quando non regalereste neanche un minuto del vostro tempo.
Usate meno cuoricini su FB. Troppi danno davvero nell'occhio. Non siete Budda per amare così platealmente tutti, sempre. Togliete di valore a quelli che date quando davvero lo intendete.
Non state facendo male solo all'altro.
Se non volete farlo per l'altro, fatelo per voi.
Piuttosto non dite.
Ma, cercare un pensiero sincero e gentile che davvero pensate può rendervi onesti con l'altro e voi stessi.
Può essere un esercizio fantastico a cercare sempre il bello nelle persone e nelle situazioni.
Perciò eliminate modi di dire stereotipati che non pensate da "bella, amore, tesoro" per la vostra vicina che chiamate così solo perché non ricordate il suo nome.
Eliminate "sei fantastica", "sto meravigliosamente" "va tutto alla grande" se non è vero.
Attenzione: non sto proponendo di vomitare sull'altro né la vostra sincerità che fa male né i vostri reali stati d'animo che ovviamente non vanno rivelati sempre, a chiunque ed in ogni situazione.
Sto solo proponendo di ritrovare la vostra onestà tutte le volte che è possibile, e di abbandonare le bugie inutili.
Così da riscoprirvi più veri, dentro, più leggeri, più belli e creativi quando vi scoprite a poter essere voi stessi senza fare male a voi né agli altri, senza dover per forza FINGERE.
"Bisogna assomigliare alle parole che si dicono" Stefano Benni
photo by Thierry le Gouès
A chi sa riconoscerla, a chi invece crede nelle parole dolci e melense, nelle promesse vane per dirla alla Bertoli, alla falsa cortesia.
Fa male a chi la riceve ma anche a chi la fa.
Il nostro corpo riconosce la bugia, e si rivolta.
Si contorce, se state ad ascoltarlo e sa che siete falsi.
Lo sapete voi di voi stessi, e l'autostima si erode, precipita.
Dentro sapete di mentire dunque vi etichettate "cattivi", indegni, bugiardi, falsi.
Oppure mentite anche a voi stessi e vi credete congruenti e leali, trasparenti e veri (si chiama autoinganno).
Non confondere la necessità di essere veri con quella di dover per forza dire tutto ciò che pensate.
Ma pensate tutto ciò che dite.
Se volete essere gentili con qualcuno, cercate la parola tra i pensieri vostri sinceri e gentili che pensate dell'altro.
Non dite "che bel vestito" quando vi fa vomitare.
Non dite "ti sono vicina, un abbraccio fortissimo" quando non vi importa nulla che l'altro stia male.
Non promettete "ci sono sempre per te" quando non regalereste neanche un minuto del vostro tempo.
Usate meno cuoricini su FB. Troppi danno davvero nell'occhio. Non siete Budda per amare così platealmente tutti, sempre. Togliete di valore a quelli che date quando davvero lo intendete.
Non state facendo male solo all'altro.
Se non volete farlo per l'altro, fatelo per voi.
Piuttosto non dite.
Ma, cercare un pensiero sincero e gentile che davvero pensate può rendervi onesti con l'altro e voi stessi.
Può essere un esercizio fantastico a cercare sempre il bello nelle persone e nelle situazioni.
Perciò eliminate modi di dire stereotipati che non pensate da "bella, amore, tesoro" per la vostra vicina che chiamate così solo perché non ricordate il suo nome.
Eliminate "sei fantastica", "sto meravigliosamente" "va tutto alla grande" se non è vero.
Attenzione: non sto proponendo di vomitare sull'altro né la vostra sincerità che fa male né i vostri reali stati d'animo che ovviamente non vanno rivelati sempre, a chiunque ed in ogni situazione.
Sto solo proponendo di ritrovare la vostra onestà tutte le volte che è possibile, e di abbandonare le bugie inutili.
Così da riscoprirvi più veri, dentro, più leggeri, più belli e creativi quando vi scoprite a poter essere voi stessi senza fare male a voi né agli altri, senza dover per forza FINGERE.
"Bisogna assomigliare alle parole che si dicono" Stefano Benni
photo by Thierry le Gouès
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