Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
Hikmet
Mentre scelgo poesie per il prossimo laboratorio, inciampo in lui.
Uso molto la poesia, per me stessa e per creare bellezza Walcott, Pasternak, Achmà tova.
Leggo Nazim ad alta voce e lo ascolto letto da altri.
Mi incanta e comprendo cosa richiama in me adesso.
Mi restituisce con le parole quello che provo a volte in un incontro d'ascolto.
La persona di fronte a me parla.
Parlano i suoi gesti, trattenendo a fatica talvolta l'intelletto talvolta le emozioni.
Non sono semplici e solo parole quelle che dicono la sua storia.
A un certo punto sono totalmente lì. Per l'altro e con l'altro.
Tra il sacro accogliere e lo stupirmi della magia dell'incontro, e di essere presente.
Così velocemente la mente e il cuore continuano ad essere sospinte altrove, come foglie d'autunno al vento ed arrivano qui:
"Totus tuus ego sum, et omnia mea tua sunt. [...]
Accipio te in mea omnia, praebe mihi cor tuum, o Maria.
"Sono tutto tuo, e tutto ciò che è mio è tuo. [...]
Ti accolgo in tutto me stesso, offrimi il cuore tuo, Maria.
Giovanni Paolo II
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