Mentre mi interrogo su quale possa essere il mio nuovo progetto, qualcosa che mi motivi e mi interessi nonostante.
Nonostante le delusioni e le amicizie che finiscono, la morte che trascina via giovani e gente come me in fondo.
Mentre pensieri cupi mi fanno compagnia e penso di dover smettere di pensare, che dovrei riprendere in mano i pennelli e ritrovare le risposte da li, mi ottundo i sensi, mi calo nella lettura.
Non ho un libro profumato e morbido tra le mani, ma riconosco la stessa ossessione di un tempo, in cui pensavo che potrei vivere di soli libri, e acqua.
Alzarmi il meno possibile, neanche per mangiare, solo il minimo indispensabile per trovare qualcosa che svolga la sua funzione pratica e tornare subito alle parole scritte.
La sensazione, in questo libro cruento ed intenso, è di trovare delle risposte, al male che gli uomini, noi uomini, possiamo fare agli altri e a noi stessi, nel coltivare rancori e vendette.
Trovo, non cercandolo e non immaginando di trovarlo, il mio nuovo progetto, di volermi impegnare ogni giorno a lasciar andare.
Far scorrere via paura e risentimento, non importa quanta ragione ci sia.
Non c’è nulla di più bello da guadagnare che la mia pace, l’assenza da queste emozioni che erodono, bucano, svuotano.
Indeboliscono, allontanano da ciò di cui voglio occuparmi: stare bene.
Ed intanto questo libro aggiunge una nuova certezza: di aver trovato un nuovo compagno, affidabile e forte da cui rifugiarmi a farmi raccontare storie, per giorni intere e notti.
Mauro Corona “Storia di Neve”.
Nonostante le delusioni e le amicizie che finiscono, la morte che trascina via giovani e gente come me in fondo.
Mentre pensieri cupi mi fanno compagnia e penso di dover smettere di pensare, che dovrei riprendere in mano i pennelli e ritrovare le risposte da li, mi ottundo i sensi, mi calo nella lettura.
Non ho un libro profumato e morbido tra le mani, ma riconosco la stessa ossessione di un tempo, in cui pensavo che potrei vivere di soli libri, e acqua.
Alzarmi il meno possibile, neanche per mangiare, solo il minimo indispensabile per trovare qualcosa che svolga la sua funzione pratica e tornare subito alle parole scritte.
La sensazione, in questo libro cruento ed intenso, è di trovare delle risposte, al male che gli uomini, noi uomini, possiamo fare agli altri e a noi stessi, nel coltivare rancori e vendette.
Trovo, non cercandolo e non immaginando di trovarlo, il mio nuovo progetto, di volermi impegnare ogni giorno a lasciar andare.
Far scorrere via paura e risentimento, non importa quanta ragione ci sia.
Non c’è nulla di più bello da guadagnare che la mia pace, l’assenza da queste emozioni che erodono, bucano, svuotano.
Indeboliscono, allontanano da ciò di cui voglio occuparmi: stare bene.
Ed intanto questo libro aggiunge una nuova certezza: di aver trovato un nuovo compagno, affidabile e forte da cui rifugiarmi a farmi raccontare storie, per giorni intere e notti.
Mauro Corona “Storia di Neve”.
Commenti