
Il tempo di ricaricarsi, di pensare a se, di chiudersi per riaprirsi, di nutrirsi per poi poter nutrire.
Sono questi e tanti altri i motivi per un laboratorio esperienziale, come quello nel quale ci siamo immersi sabato scorso, a spasso coi nostri sogni.
Uno schema teorico di riferimento, il modello smart, per apprendere come raggiungere i propri obiettivi.
Siamo partiti da quello e poi condivisioni, di sogni e di paure, quelle che servono a farci riorganizzare ma possono congelarci e non farci più avanzare.
Quali sogni abbiamo? Sono davvero così irraggiungibili?
Per alcune donne ritagliarsi del tempo per se lo è, tra sensi di colpa e dubbi svalutativi.
ma il confronto arricchisce, da coraggio nello sperimentare e nell'esprimersi.
Così ci si lancia, nel colore e nelle forme, nel creare qualcosa che ci rappresenta e ci ricorda dove vogliamo dirigerci, cosa ci fa bene e vogliamo per noi stessi.

Ci stupiamo di parlarne, di saper modificare e mettere in comune.
Di poter mettere al centro se, per ritrovare se, perché il pericolo è un avvertimento, e ci si può dare delle regole anche per stare meglio.
Perciò mongolfiere come obiettivi futuri e fiori come microobiettivi, il sole che riscalda la vita e vivere la realtà di un sogno.
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