La casa.
Sentirsi padroni della propria casa, sentirsi a casa, sentirsi ospiti in casa propria.
Quanti significati ed emozioni proviamo nelle nostre case e fuori da esse, anelando di ritornarci o evitandolo il più possibile.
L'odore di casa propria al rientro dopo un lungo viaggio, le lenzuola pulite, una doccia calda, le foto di stagioni antiche, di relazioni passate, di persone presenti e lontane.
Tutto in una casa parla di chi la abita, del suo attaccamento o, al contrario della sua incapacità ad attaccarsi, del suo gusto, dell'armonia o della confusione.
Quante case hai cambiato, quante ne hai sognate.
La casa ricorre spessissimo nei nostri sogni, la casa di quando eravamo bambini, una casa di ricordi felici, di scritte sui muri, di un giorno solo in cui abbiamo avuto un gattino o un cagnolino per noi.
Cambiare casa ci mette di fronte ad un processo di distacco, di saluto e ci spinge verso il nuovo.
Domenica prossima, 20 novembre, Good ARTernoon© parleremo proprio delle nostre case, le coloreremo come piace a noi.
Solide, con le finestre aperte o chiuse, porte portoncini, panni stesi ad asciugare, piante rampicanti e gatti acciambellati al sole.
Una metafora creativa per consapevolizzare le nostre scelte ed i nostri confini, le forme ed i colori.
Sentirsi padroni della propria casa, sentirsi a casa, sentirsi ospiti in casa propria.
Quanti significati ed emozioni proviamo nelle nostre case e fuori da esse, anelando di ritornarci o evitandolo il più possibile.
L'odore di casa propria al rientro dopo un lungo viaggio, le lenzuola pulite, una doccia calda, le foto di stagioni antiche, di relazioni passate, di persone presenti e lontane.
Tutto in una casa parla di chi la abita, del suo attaccamento o, al contrario della sua incapacità ad attaccarsi, del suo gusto, dell'armonia o della confusione.
Quante case hai cambiato, quante ne hai sognate.
La casa ricorre spessissimo nei nostri sogni, la casa di quando eravamo bambini, una casa di ricordi felici, di scritte sui muri, di un giorno solo in cui abbiamo avuto un gattino o un cagnolino per noi.
Cambiare casa ci mette di fronte ad un processo di distacco, di saluto e ci spinge verso il nuovo.
Domenica prossima, 20 novembre, Good ARTernoon© parleremo proprio delle nostre case, le coloreremo come piace a noi.
Solide, con le finestre aperte o chiuse, porte portoncini, panni stesi ad asciugare, piante rampicanti e gatti acciambellati al sole.
Una metafora creativa per consapevolizzare le nostre scelte ed i nostri confini, le forme ed i colori.
"Ciascuno ha bisogno del suo posto quale casa per l’anima, e non quale scatola per il corpo.
“costruire la propria casa significa creare un luogo di pace, di calma e di sicurezza,(…) dove ci si può ritirare dal mondo e sentire battere il proprio cuore; significa creare un luogo dove non si rischia l’aggressione, un luogo di cui ci sia l’anima. Oltrepassata la porta, assicuratisi che sia ben chiusa, è dentro di sé che si entra”. Olivier Marc.
casa, giusto.
RispondiEliminaio, ad esempio, mi rifiuto di decorare la mia stanza perché so che me ne voglio andare da questa città che non mi piace, non sento mia.
mi accorgo che questa mancanza di stabilità e punti fermi mi mette ansia... e si riflette in tutti gli ambiti della mia vita.
Clo
RispondiEliminaconosco personalmente quello che dici.
per lo stesso motivo ho iniziato a dipingere, perchè cmq volevo qualcosa alle pareti nel tempo che vivevo lì.
anche ora mi accorgo che -per quanto poco vogliamo starci- tanto vale starci con qualcosa che ci piace.
perchè sennò si aggiunge l'essere dove non vogliamo, che non ci piace, e per più tempo del previsto.
dunque sei ancora in Francia?
Io al momento ne ho cambiate 7 di case.. E l'anno prossimo sarà la volta dell'ottava. Ogni casa una persona diversa, perché ad ogni distacco ho lasciato dietro di me una parte di me, quella vecchia. Ad ogni trasloco ho buttato ciò che non desideravo portarmi dietro, materialmente ed emozionalmente.
RispondiEliminaIl distacco adesso non lo temo più.. So che sarò sempre io ovunque mi trovi e sempre migliore! :)
Elena
RispondiEliminacomplimenti!
io non li ho contati, ma ammetto che non riesco a disfarmoi (quasi) di nulla. cioè lo faccio dopo, nella nuova casa, con calma.
che poi la calma è difficile da trovare, perciò...
come mai già sai che ricambi? cosa succede il prox anno?
Magari fossi ancora in Francia!!! è stato il periodo più bello della mia vita, e il posto dove mi sono trovata meglio in vita mia. Sono tornata a Milano da un anno, ormai. Ma quello che dovevo fare qui l'ho quasi finito, e chissà, magari riuscirò a tornare laggiù.
RispondiEliminaClo
RispondiEliminate lo auguro se è quello che vuoi.
nellamia esperienza quando ho cambiato tanti posti conviveva sempre la nostalgia e un pò forse di idealizzazione.
cerca qualcosa che ti convinca lì dove sei, anche se per una sera sola
Novità in vista in ogni settore. Ma poi ti racconto quando ho delle certezze.. ;)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaidealizzazione del posto che ho lasciato, può darsi... però so che lì riuscivo a fare le piccole cose che ho sempre desiderato fare, qui mi è sempre riuscito difficile se non impossibile, di base perchè la grande città pone alcuni limiti, poi per la cultura del posto.
RispondiEliminaci sono senz'altro tanti altri posti come quello che ho lasciato, il problema è che comincio a desiderare un po' di stabilità e andarmene a zonzo per il mondo per sperimentare posti nuovi non mi attrae più come una volta. sarà che gli anni stanno passando anche per me?
Elena
RispondiEliminaaspetterò le certezze, allora. auguroni per ogni settore!
Clo
RispondiEliminaanche io ho desiderato fermarmi. di anni ne avevo 33. non so se son tanti o pochi, c'è chi ha viaggiato più di
me, chi molto meno.
comesempre credo non dipenda dall'età ma dal chiarirsi dentro dei propri bisogni e di ciò che ci fa stare bene.
il buono è che, una volta chiarito, riesci ad andare in quella direzione e non più dove porta il vento
Grazie!! :)
RispondiEliminaSono scappata da una casa che non sentivo mia, e piano piano ne ho costruita un'altra. Il passaggio dal prima all'adesso è stato faticosissimo... quando le chiavi cadono nella pozzanghera, più agiti l'acqua e meno le trovi. Adesso ho una casa piccola ma coloratissima. La camera invece è bianca, mi sa che ho bisogno di spazio... Un abbraccio.
RispondiEliminaCla
RispondiEliminabella metafora che hai usato.
io ho cambiato stanza proprio questo wend. per la prima volta dopo moltissimo tempo, mi piace. non tantissimo, ma ci sto "larga".
siamo in debito di una telefonata, noi...