Ho ripreso danza, oggi, dopo la pausa estiva.
Il corpo non mente mai, proprio mai.
E' stata una lezione molto coinvolgente, e sono convinta che non ci sia teoria che tenga, la pratica è tutt'altro, non si impara ad entrare in empatia sui libri, non si conosce neanche se stessi sui libri, lo dice una che i libri se li mangia, li beve, li divora, li consuma, li piega, li sottolinea, ci dorme su e li porta a pacchi in vacanza e torna che son finiti tutti, e a volte non son neanche bastati.
La danza è liberatoria e ci libera, e ci racconta.
Noi raccontiamo attraverso i gesti del nostro corpo, da come camminiamo, a come ci fermiamo davanti alle persone, i nostri corpi sono lì a dire cosa pensiamo e proviamo, se solo li stiamo ad ascoltare, ad osservare.
Ed allora è successo che io quando lavoro con Fernando - che insegna Danzamovimentoterapia- sono gelosa del fatto che lui non abbia mai bisogno di nulla nel setting, se non della musica e dei nostri corpi.
A volte della musica possiamo farne anche a meno, usiamo i nostri corpi come strumenti musicali.
Nei laboratori che conduco ci sono carte, plastiche, colori, pennarelli, fiori, gessetti, pastelli a cera, pennelli, carta, cartone, acqua, colla, rami, conchiglie e biglie colorate.
Mi ci vogliono due giorni tra preparare e poi rimettere a posto.
Oggi lui ci ha fatto dipingere con i nostri corpi.
Non abbiamo avuto bisogno di altro che dei nostri corpi.
I piedi prima, poi le ginocchia, i fianchi, dipingere con la schiena e con le spalle, con le braccia, lanciare il colore, con le unghie, dipingere l'aria, la terra.
Mi sono immersa in enormi pennellate di blu, gialli e rossi, a un tratto mi sono messa sotto una doccia intensa di colori.
Mi sono immersa in enormi pennellate di blu, gialli e rossi, a un tratto mi sono messa sotto una doccia intensa di colori.
Come una cascata, mi sono dipinta il viso e il corpo come in una tribù in mezzo alla foresta.
Tutto totalmente reale. E poi in chiusura la danza della spirale, come ad entrare in una conchiglia e poi immaginare di uscirne, e di nuovo il mio corpo si è piegato, arrotolato, esteso e ha iniziato a seguire la trasformazione ed allora subito mi è venuto il mente l'altro laboratorio che sto preparando, il fuoco, che è simbolo di trasformazione.
Così in un attimo il mio corpo è diventato una fiamma, che danzava con le altre fiamme e fiammelle intorno, e siamo diventate un unico fuoco e poi tanti separati, e poi i rossi si sono uniti ai gialli e ai blu del fuoco.
Se le persone provassero il benessere a cui può condurci la nostra immaginazione con una meditazione - in movimento o no- credo non ci sarebbe più bisogno di alcol o sigarette ed altre dipendenze, perché sapremmo procurarci un intenso piacere solo col potere della mente.
Usando il nostro corpo con amore.
Viva il potere della mente e abbasso tutte le dipendenze da sempre!! :)
RispondiEliminayeahhhhhh
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