

Accettata amata compresa. Accolta considerata apprezzata desiderata.
Così ho bisogno di esprimere a parole, scritte però non parlate, perché tutto questo “tanto” resta dentro e mi rende incapace di proferire parola.
Voglio conservare, non disperdere eppure fermare. Avere un modo per esprimere e ricordare. Perciò scrivere, se io sapessi come fare, mi darebbe proprio questa opportunità . Ci provo.
Un viaggio di una settimana sola, che inizia molto prima. 16 estati fa.
Due ragazze, una turca e un italiana si incontrano a Los Angeles.
Non sai mai quanto tempo resteranno nella tua vita e che posto occuperanno le persone quando le incontri la prima volta. Cosa porteranno. Gioia dolore vuoto candore pienezza completezza.
9 anni di differenza di età , due visi che si somigliano molto.
Due interiorità che si assomigliano ancora di più.
Poi Istanbul e noi 15 anni fa ed Istanbul e noi dopo 15 anni.
E nell'intervallo, Capri, Venezia, Roma cogliendo ogni occasione per dirsi almeno come stai, bello rivederti ancora, come va l’amore.
Come si fa a descrivere questo? È quella nostalgia dolce delle persone amiche del passato eppure ancora così vicine ed unite, che quando ti incontri non smetti mai di raccontare, e le mani si incontrano, e gli abbracci, e la vicinanza è sempre giusta, sei a casa dentro e fuori.
La lingua comune diventa un fiume in piena, di notte, di giorno e resta a farmi compagnia anche quando sono sola; penso solo in inglese e lo stesso capita a lei.
Sembriamo due bimbe che giocano, la lingua non ci ferma, non ci frena, non ci rallenta.
Ci comprendiamo, abbiamo bisogno di questo strumento come di una barca veloce, e se ci accorgiamo di errori, ridiamo come matte ed andiamo avanti.
Un viaggio di una settimana sola che è un viaggio nel tempo, nel tempo veloce e lento di Istanbul, dei traghetti che ogni giorno ci portano dall'Asia all'Europa, così il tempo è lento e silenzioso sull'acqua quanto caotico e veloce sul ponte sopra di noi, dei pasti consumati piano, delle preghiere e delle luci delle moschee che annunciano il calar del sole così chi segue il digiuno può bere e mangiare, questo è il mese del Ramazam.
Un viaggio nel tempo mio e suo, nei ricordi condivisi e in quelli raccontati, nel tempo di questa città così antica e piena di storia e di novità . Di lussi e di contraddizioni.
Di gente che affolla i caffè e i ristoranti, come da noi non mi sembra accada più da tanto tempo.
Una generosità piena di attenzioni e fatta di I think we really should- penso che dovremmo veramente fare questo. E il questo è sempre qualche sorpresa per me, qualche gioia da assaporare con i sensi, la vista e il gusto. Una settimana di emozioni come girandole colorate, di sole e di pioggia che resta nella pelle, di risate e di corse, di tempo lento cullate dalla barca una notte di luna piena sul Bosforo, di piccoli sorsi di Raki o di caffè o di te, o di tutti i pretesti per restare a scambiarsi ancora ed ancora, questa è la tua vita e questa è la mia.
Ora ci salutiamo, ma il tuo affetto lo sento così potente e lo porterò dentro di me fino al nostro prossimo incontro. Merhaba Pelin
ps- tuo padre mi ha detto che sono fortunata, perché tu sei rara. Sì, lo sono.
That intense feeling of warmth, unconditional love, affection that makes you feel full, warm. Accepted beloved included. Considered welcomed desired appreciated. So I need to put into words, written but not spoken, because all this "much" is inside me and makes me unable to utter a word. I want to keep, not to waste but to stop. Having a way to express and remember. So writing, if I knew how to do it, just give me this opportunity. I’ll try.
Only one week-long trip, which starts much earlier. 16 summers ago. Two girls, a Turkish and an Italian meet in LA. You never know for how long people will remain in your life and what place they’ll when you meet them the first time. What they will bring. Joy pain emptyness fullness complete candor. 9 years of age difference, two faces that look alike. Two souls that look even more alike. And then, Istanbul together 15 years ago and again both of us in Istanbul again after 15 years. In the meantime, Capri, Venice, Rome, seizing every opportunity to say least how are you, nice to see you again, how love is going.
How to describe this? It is the sweet nostalgia of the friendship belonging to the past and yet still so close that when you meet you never stop telling, and hands meet, and hugs, and the closeness is always right, you're at home inside and out. The common language becomes a raging river, night, day and still keep me company when I'm alone. Even to myself I speak in English and the same happens to her. We look like two little girls playing, the language does not stop us, no brakes, neither slow us down. We understand each other, we need this language tool as a fast boat, and if we become aware of mistakes, we laugh like crazy and we go forward. A journey of one week only which is a journey through time, fast and slow time in Istanbul, the ferries that connect us from Asia to Europe, forcing to slow down preciously on the Bosphorus, the meals enjoyed slowly, prayers and lighting from the mosques announcing the sunset so who does fasting - this is the month of Ramazam - can start eating and drinking.
A journey through my time and her time, among memories shared or described, and the time of this city so ancient and full of history and modernity. Luxuries and contradictions. Of people crowding cafes and restaurants, as no longer seems to me happening in Italy anymore.
A generous and constant attention, made of “I think we should really do this”.
And “this” was always a surprise for me, some joy to be savored by the senses, sight and taste. A week of emotions as colored pinwheels, sun and rain remains in the skin, laughing and running, slow time rocked by the boat under a full moon night on the Bosphorus, small sips of Raki or coffee or tea or all of the excuses to stay and share over and over again, this is your life and this is mine.
Now we say goodbye, but I feel your love so powerful and I will bring it within me until our next encounter.
Merhaba Pelin
ps. your father told me that I'm lucky to have you because you're rare. yes I do.
E male che non sapevi scrivere....mi hai fatto commuovere.E' una bellissima amicizia, dono prezioso e insostituibile. Per me l'amiciza ha lo stesso valore dell' amore. Girlfriends power, insostituibile....Buona serata, Paola!
RispondiEliminaSono parole bellissime che partono dal cuore e che le arriveranno come il più forte degli abbracci!!
RispondiEliminache bello, ho sentito tutta la vostra complicità nelle tue parole, tutta la vostra gioia, tutto il vostro rispetto, il vostro riscoprirsi, cercarsi, la voglia di confividere, di vivere nuove esperienz einsieme.bello, davvero.l'amicizia vera, sincera, riesce a darti tanto e molto di più ... più di quanto ti aspetti, più di quanto altri sentimenti riescono a trasmetterti...sì, bello
RispondiEliminaMy dear,you put our vacation into words very well, but still the true feeling remains in our hearts unsaid.I'm happy that life brought us together 16 years ago.You are a very special friend, and I hope we will live and share many more memories together in the future.Life is beautiful!
RispondiEliminaCria volte capita. è raro ma quando succede è meraviglioso
RispondiEliminaMa che belle le vacanze così!! Un saluto a Merhaba!
RispondiEliminaAllora un saluto alla tua amica! Riferisci tu per me. ;)
RispondiEliminaChe belle parole!!!! A volte desidero tanto di incontrare delle persone speciali e diverse da me... delle amicizie vere e profonde.... esperienze come la tua mi fanno capire che non è impossibile.... perché io credo questo di solito ...Un bacio e buona giornata
RispondiEliminaCiao Bhadra, bentornata!
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