Tra i messaggi privati che mi sono arrivati oggi scelgo di rispondere alla domanda che leggete nel titolo.
Negli anni posso dire di aver verificato che ognuno ha le sue resistenze per non voler entrare in contatto con se stesso/a, ed attua una serie di strategie per evitarlo (come pure ci sono strategie di successo nell'evitare di entrare in contatto con altri).
La danzamovimentoterapia - DMT - e in particolare la dancecounseling, ripropone “le risorse del processo creativo, della danza e del movimento per promuovere l’integrazione psicofisica, relazionale e spirituale, il benessere e la qualità della vita della persona.” (APID Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia).
Dal sito:www.corpisensibili.com
creativo integrato, che si basa cioè sull'utilizzo del corpo come fonte di conoscenza e di consapevolezza del se in rapporto con gli altri. Come?
Attraverso la voce, il movimento, il ritmo, il gioco, il contatto fisico con alcuni elementi naturali e simbolici: l'acqua, la creta, i colori, la carta, e tutto ciò che può essere utilizzato per risvegliare immagini di positività e di equilibrio.
Insomma, una sorta di liberazione attraverso il gioco e l'ascolto di se stessi; un viaggio all'interno del proprio mondo emozionale e fisico attraverso chiavi di movimento e immagini interpretative suggerite di volta in volta dal conduttore del gruppo.
La danzaterapia, la dancecounseling mira cioè alla totalità dell'essere senza alcuna scissione tra corpo e mente.
Ci si dedica del tempo, si impara ad appartenersi, a stare bene con il proprio corpo, nella propria pelle.
Io utilizzo molti strumenti, ovvio devo averli provati prima su di me altrimenti sarebbe come "armiamoci e partite".
L'invito potrebbe essere riformulato in "amiamoci e partiamo".
Negli anni posso dire di aver verificato che ognuno ha le sue resistenze per non voler entrare in contatto con se stesso/a, ed attua una serie di strategie per evitarlo (come pure ci sono strategie di successo nell'evitare di entrare in contatto con altri).
Perciò non posso suggerire senza sapere come mai tieni chiusa la porta, tanto per usare una metafora.
Il nostro corpo comunque ci consente egregiamente questo contatto: possiamo capire molto sullo stato d’animo di una persona guardando come cammina, o come sta seduta, se ci guarda o no, ecc.
Dunque ti proporrò un metodo, non il metodo, che ha il merito di essere anche estremamente divertente ed utile, sia per la socializzazione che per l’umore, oltre ovviamente a favorire il contatto con il nostro “inner self”.
BALLA. Sì, balla.
(Per chi è di Roma un ciclo di 5 incontri con Fernando Battista, persona e docente fantastico, counselor e ballerino info clicca qui )
La danzamovimentoterapia - DMT - e in particolare la dancecounseling, ripropone “le risorse del processo creativo, della danza e del movimento per promuovere l’integrazione psicofisica, relazionale e spirituale, il benessere e la qualità della vita della persona.” (APID Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia).
La danza da forma a tensioni, necessità fisiche, psichiche spirituali, vissuti profondi della memoria corporea che possono rivivere ed essere così riconosciuti.
E’uno strumento di consapevolezza e di rappresentazione, di comunicazione, trasformazione.
E’uno strumento di consapevolezza e di rappresentazione, di comunicazione, trasformazione.
La dmt e la dc usano il movimento espressivo comunicativo per facilitare l’integrazione psicofisica dell’individuo.
La danza è anche una esperienza estetica perché si fonda su aspetti coreografici, ritmici,di forma, di peso, di tensione e rilassamento. Anche nei rituali sacri o danze di trance, sono riconoscibili delle forme, degli schemi, delle vere e proprie coreografie.
Danza non solo catartica quindi ma che fa riferimento a tecniche che coinvolgono spazio, tempo, corpo.
Nella dmt e nella dc non si cerca la bellezza del gesto, ma piuttosto la sua forza comunicativa, la sua forza creativa. Tale forza ha come canovaccio la memoria corporea che detta la struttura coreografica, la relazione con gli altri attraverso uno stato di empatia corporea e cinestesica che consente di esplorare, integrare ed apprendere stili motori diversi dal proprio, condividere e scambiare emozioni, assimilare elementi che favoriscono una trasformazione, una evoluzione interiore, psicoemotiva.
Dal sito:www.corpisensibili.com
Nessuna regola, nessuna costrizione ad eseguire un movimento prestabilito, nessuna tecnica da apprendere con faticosa e quotidiana dedizione, piegando il corpo fino a sfidare le leggi della fisica, ma un flusso di movimenti che scaturisce dal centro esatto di noi stessi, dove risiedono le nostre emozioni più profonde.
Le finalità ? Fornire a tutti, senza limiti di età , la possibilità di raggiungere un'armonia psicofisica attraverso un percorso
Le finalità ? Fornire a tutti, senza limiti di età , la possibilità di raggiungere un'armonia psicofisica attraverso un percorso
creativo integrato, che si basa cioè sull'utilizzo del corpo come fonte di conoscenza e di consapevolezza del se in rapporto con gli altri. Come?
Attraverso la voce, il movimento, il ritmo, il gioco, il contatto fisico con alcuni elementi naturali e simbolici: l'acqua, la creta, i colori, la carta, e tutto ciò che può essere utilizzato per risvegliare immagini di positività e di equilibrio.
Saper ascoltare, osservare, toccare, sapersi prendere un momento di intimità , sembrano azioni di banale sensibilità quotidiana, ma quanto tempo e attenzione riusciamo a dedicare ogni giorno al nostro bisogno di armonia interiore?
La dancecounseling, operando nella salutogenesi, si pone l'obiettivo di sviluppare un percorso di ricerca che parte dalla scoperta del sé corporeo e giunge alla piena consapevolezza dei propri limiti e delle proprie tensioni irrisolte, sciogliendo i nodi dolorosi del corpo, gli accumuli di stress, le emozioni trattenute, le risposte fisiche ad alcuni disagi che hanno origine psicosomatica (il mal di schiena, i problemi di cervicale, il mal di testa, il mal di stomaco, la colite, sono i più comuni).
La danzaterapia, la dancecounseling mira cioè alla totalità dell'essere senza alcuna scissione tra corpo e mente.
Ci si dedica del tempo, si impara ad appartenersi, a stare bene con il proprio corpo, nella propria pelle.
E' incredibile....leggo i tuoi post e sembra che tu sappia sempre di cosa ho bisogno!!!LA danza è l'unico modo che conosco per fare pace con me stessa, e di conseguenza con il mondo.AL di là della tecnica che conosco, mi lascio proprio andare, mi abbandono completamente.E spesso il conoscere il testo delle canzoni, mi aiuta ancora di più.Le canto, le recito, le faccio mie.A volte sembro davvero una pazza scatenata...ma dopo mi sento NUOVA!!!Buona giornata
RispondiEliminaio ho scoperto un mondo nuovo, nel contatto con me, con la danza teatro. Che è qualcosa di molto vicino a quello di cui parli...buona giornata!
RispondiEliminadebbina, sono d'accordo è fantastico, come scarica e come ricarica e un sacco di altre cose.per me è stato fondamentale ciò che ho scoperto con la danza
RispondiEliminaciao sunshi.stai parlando di due miei amori. il teatro non so ancora se continuerò a farlo quest'anno. sia la danza che il teatro offrono enormi possibilità di crescita e benessere.intanto ad es. possono farci sperimentare le polarità di donna eterea, leggera e donna terrena, gentile e dura, femminile, maschile. insomma se lo metto sul palco o nella danza lo sento dentro di me, lo riconosco, lo integro, lo faccio mio.io, in questo momento di difficoltà personali che sto attraversando, ho avuto la possibiloità di sentirmi molto forte e di potercela fare, di riuscire a combattere.ed averlo sentito nel corpo, mi da più speranza nel riuscirci rispetto ad averlo solo pensato di poterlo fare.baci e grazie per i vostri commenti
RispondiEliminaBuondì ... avevo deciso di provarci stavolta, ma gli orari di lavoro, non me lo permetteranno. E un pò mi dispiace..... Sì, perchè io lo vorrei proprio capire perchè non riesco ad entrare in contatto con me!
RispondiEliminaDouce, fino a che ora lavori? e dove?
RispondiEliminaBuondì Lavoro in Prati, ( piazzale Clodio ), e finisco di lavorare alle 20....
RispondiEliminaDouce...che peccato!! intanto siamo lontanucce anche noi due. e poi 20?????!!!!!!!anche io lavoravo fino a tardi, ora lo faccio due volte a settimana, e cmq ho lo studio a casa.certo è che se non mi programmo le uscite finendo così tardi non riesco ad accettare inviti fuori programma.dai, tra un giorno torno. magari ci si vede
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