
Karen Blixen
Dare un senso.
Abbiamo bisogno di dare un senso, lo cerchiamo.
Potremmo scrivere la nostra storia oggi, potrebbe essere una bella scoperta.
Quale tipo di scrittura sceglieresti?
Quale tono? Giocare con le parole non è solo un gioco.
Aiuta a vedere altri possibili significati, altre strade e soluzioni.
Aiuta anche a riderci sopra ed accorgerci che siamo noi che diamo i toni, che ci caliamo nella drammaticità e ne restiamo affascinati e irretiti.
Scrivere aiuta a fare chiarezza, a sfogarsi, a conoscersi.
A volte aiuta rileggersi, anche a distanza di tempo, quando sappiamo già cosa è poi successo di lì in poi.
Quale emozione quando ritroviamo un nostro quaderno di tanti anni fa.
Quando capita a me, mi giudico. Spesso ingenua, allora come ora.
A volte faccio fatica a riconoscermi, a mettere insieme i pezzi di quella e questa che mi sento adesso.
Mi è più semplice comprendere i passaggi, cosa è successo e cosa mi ha portato, mi ricordo dei perché che davano un senso a scelte di allora.
Un giorno ho trovato una frase breve breve, ed ho provato così tanta tenerezza, ed affetto e benevolenza che da allora mi è restata dentro e la conservo ormai mia.
Che titolo daresti alla tua storia adesso?
Aiuta a vedere altri possibili significati, altre strade e soluzioni.
Aiuta anche a riderci sopra ed accorgerci che siamo noi che diamo i toni, che ci caliamo nella drammaticità e ne restiamo affascinati e irretiti.
Scrivere aiuta a fare chiarezza, a sfogarsi, a conoscersi.
A volte aiuta rileggersi, anche a distanza di tempo, quando sappiamo già cosa è poi successo di lì in poi.
Quale emozione quando ritroviamo un nostro quaderno di tanti anni fa.
Quando capita a me, mi giudico. Spesso ingenua, allora come ora.
A volte faccio fatica a riconoscermi, a mettere insieme i pezzi di quella e questa che mi sento adesso.
Mi è più semplice comprendere i passaggi, cosa è successo e cosa mi ha portato, mi ricordo dei perché che davano un senso a scelte di allora.
Un giorno ho trovato una frase breve breve, ed ho provato così tanta tenerezza, ed affetto e benevolenza che da allora mi è restata dentro e la conservo ormai mia.
Che titolo daresti alla tua storia adesso?
uuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhhhhbella domanda.bella bella bella.mò accendo il cervello e ci penso.torno nè.....
RispondiEliminail tuo cervello è sempre acceso.potremmo intitolarla "momentaneo stand bye"ihhhhhhhhhhhh
RispondiEliminadunque dunque... la mia storia adesso... potrebbe essere... vediamo.... mhhhhhhhh.... ci pesno....."guarda avanti, cerca la felicità"può andare?
RispondiEliminace l'ho. il titolo.e pure il commento musicale.eccoli."Survivor"http://www.youtube.com/watch?v=R_RVId9OkgI;-)
RispondiEliminaCripuò andare per te? io ci aggiungerei ..i semi li hai.
RispondiEliminaMmmm.. Ci devo pensare!
RispondiEliminaElesono curiosa ....
RispondiEliminaUn titolo...vediamo....beh...forse piu' di uno ne avrei... Ma se proprio dovessi scegliere forse direi "l'opportunita "...di fare, dire, guardare, ridere, piangere, pensare in modo nuovo, faticare. Esserci in modo pieno e godere delle cose. Questo il mio obiettivo. Chissa' se riesco...
RispondiEliminaLarahai proprio ragione.grazie
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