Ci sono delle persone che sembrano darti energia, che ti arricchiscono.
Altre, invece, sembra che te la prendano, te la succhino come dei vampiri.
Dopo un colloquio con loro ti senti svuotato, affaticato, insoddisfatto.
Perché? Cosa fanno? Che meccanismi usano?
Mi viene in mente un mio amico, una persona creativa e dotata di fine umorismo.
Quando e' solo racconta storie fantastiche e si diverte come un bambino.
Invece quando e' in compagnia della moglie, sta zitto, diventa irrequieto.
Lei parla a voce alta, dice la sua su tutto, indifferente ad ogni osservazione critica. Controlla le sue azioni. Quando e' lontano lo fa chiamare nelle riunioni più riservate per parlargli delle cose più inutili. Gli impone i suoi ritmi ed i suoi problemi. Gli impedisce di riflettere, di sentire. Gli svuota la mente.
Altre persone, invece, ci logorano facendoci sentire sempre dalla parte del torto, sempre in colpa.
Siamo costretti ad usare tutta la nostra energia per difenderci, per giustificarci.
C' e' un filmetto di Verdone in cui un marito nevrotico ossessiona e angaria la moglie, finché questa, esasperata, non lo pianta. Purtroppo la tecnica di far sentire l' altro sempre dalla parte del torto e' molto efficace.
La vittima si tormenta per sapere dove ha sbagliato, mentre il carnefice pensa solo a trovare nuove accuse.
C' e' un terzo tipo di persone che ti sfibrano perché' trasformano ogni incontro in un duello.
Non appena aprite bocca sostengono la tesi contraria, vi sfidano, vi provocano. Lo fanno perché si divertono a polemizzare, perché vogliono mostrare la loro capacita' dialettica. Se gli date retta, finite per discutere ore ed ore su cose che non vi interessano. Per logorarvi su idiozie.
Ci sono poi quelli che fanno di tutto per farvi sentire ignoranti.
Ricorderò sempre un episodio di quando ero studente di medicina e facevo ricerche sulla depressione. Un giorno arriva una brillante assistente che per prima cosa mi dice: "Le depressioni? Ma non esistono più ! Con gli antidepressivi sono sparite!".
Non era vero ma, con quella frase, aveva screditato il mio lavoro davanti all'uditorio. Era il suo modo abituale di dominare, di distruggere chi stava con lei.
Il quinto caso e' quello di un mio collega che, per abitudine, nella discussione fa solo obbiezioni.
All'inizio gli raccontavo le mie ricerche, gli fornivo i dati, gli mostravo i grafici, le tabelle, mi sgolavo e lui, dopo aver ascoltato, faceva subito un' altra domanda. Per anni ha sempre preso, non ha mai dato niente.
Sesto caso. In questa epoca di forti odi politici, la gente ha paura a dire ciò che pensa veramente. Prima cerca di esplorare la posizione dell' interlocutore e si apre solo quando ha l' impressione che l' altro abbia le sue stesse idee. Ma vi sono anche delle persone che affermano in modo arrogante il loro punto di vista e vi interrogano come degli inquisitori. Creando un senso di paura.
Abbiamo infine quelli che, quando vi incontrano, vi riferiscono sempre qualcosa di spiacevole oppure che, quando esponete loro un progetto, ve lo demoliscono, trovano ogni sorta di obbiezioni.
Sono i pessimisti, i disfattisti, che vi fanno perdere la fiducia in voi stessi.
Cosa hanno in comune tutti questi tipi umani? Che sgretolano la vostra mente e la vostra volontà , sfruttano le vostre idee e non vi danno nulla.
Quando siete con loro dovete difendere la vostra autonomia mentale e morale, la vostra integrità psichica.
Per questo spendete energia e vi sentite esausti.
(13 novembre 1995) - Corriere della Sera
Ringrazio me e la mia accresciuta consapevolezza nel:
- riconoscere i vampiri,
- saper mettere i confini ed
- esercitare l' assertività per riuscire a bloccare queste persone insane dall'invadermi.
Non hanno idee proprie, riescono solo a contestare quelle degli altri.
Non sanno costruire, solo demolire.
Non ci sto. Aria, ho altro di cui occuparmi, costruttivamente.
Basta una telefonata. Una frase, nel bel mezzo del discorso, per gelarti il sangue. E tu te ne stai li inebetita a chiederti adesso, come puoi fare, cosa puoi dire. Con i vampiri ci discorrevo, per dire la mia. Adesso invece un salutino, e passo oltre...Ciao Energia. lo sai che mi hai salvata??. Un po' della tua energia l'ho respirata anche io... ma era aria, vero??
RispondiEliminaClaquando ti ho salvata? sò contenta sò. perchè credimi, io pure mi so salvata ieri sera, perchè ci sono delle persone che non basta che le incontri regalando loro il tuo tempo, ma ti vogliono pure invalidare, svalutare e co.bello aver saputo dire di no. anche se con un pò di difficoltà , ma tutto è difficile prima di diventare facile.per la seconda domanda compro una vocale
RispondiEliminaAh! Tutto è difficile prima di diventare facile mi sembra una scoperta bellissima!ps. Sto imparando a tirare i fili del birillo...che sia anche evitare certe palline (ehehe) o riconoscere che sono solo... palline e che anche se ti centrano, tu trovi il modo di rimanere in piedi???Un abbraccione
RispondiEliminacon le palline ci faccio l'albero di Natale.e dunque se vuoi..li appendo per le palle? pare brutto dirlo...
RispondiEliminaClain alternativa...if-you-dont-know-how-to-fix-it
RispondiEliminaRingrazio me e la mia accresciuta consapevolezza perché sto imparando a : riconoscere i vampiri, saper mettere i confini ed esercitare l' assertività per riuscire a bloccare queste persone insane dall'invadermi.bacio
RispondiEliminabacioooooooooogià . ci sto riuscendo!!!!!!
RispondiEliminaio mi accorgo sempre di + se la persona che ho davanti mi trasmette o mi toglie energie dalle sensazioni del mio corpo. Se sono rigida, tesa, chiusa, trattengo il fiato e dopo l'incontro mi sento stanca come se avessi fatto una maratona. Oppure, al contrario, se sono morbida, me stessa, leggera, rilassata, "aperta" e dopo l'incontro mi sento rigenerata. Piacevolissima scoperta quella di sentirmi e d'imparare poi anche a dire "no, grazie". :-)
RispondiEliminaLeggerezzavero. il corpo da informazioni prima della mente. basta ascoltare, e mettere i confini. Alè!!!
RispondiEliminaMovidAscusa il ritardo. non l'avevo letta corretta, perchè secondo me stai moolto avanti. e dunque complimenti a te
RispondiEliminaRimango 10 giorni ''sconessa'',il vecchio laptop,dopo 4 anni,ha smesso di colaborare,torno e trovo questo post azzeccatissimo!!Sono allenata,riesco la maggior parte delle volte di bloccare queste persone che incontro molto spesso..Ormai non mi meraviglio più per determinati comportamenti,non mi offendo,non vado più su tutte le furie..Troppe energie disperse..Blocco e vado avanti..Ma oggi vorrei riflettere sulla parola ''costruire''.E'' da un pò che non lo faccio e sarebbe ora!Un abbraccio!
RispondiEliminache storia, pensa che mia madre rientra in tutte le categorie elencate, un pout pourri.e se non ci fosse gente come te, movida & co. nella mia vita, sarei ancora molto indietro coi paletti e i confini.quindi, grazie.
RispondiEliminaChe bello legegre questo post!Mi ha caricata di energia positiva...e mi ha dato lo spunto per scriverne uno a mia volta...per scrivermi, in realtà ...per riflettere.grazie
RispondiEliminaCembolinaun terapeuta (non io che non lo sono) ma un terapeuta ti direbbe: quale riconosci in te delle cose che hai letto?e quale vuoi impegnarti a cambiare?
RispondiEliminaNajikeprego. a volte mi capita di scrivere anche per me, come questa volta, un post di risposta a un invasione barbarica. sono contenta che serva anche ad altre persone
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