Separazione e divorzio implicano un cambiamento radicale nella vita di una famiglia.
Il passaggio da un sistema di vita ad un altro, spesso totalmente sconosciuto, provoca contraccolpi che coinvolgono non solo la coppia e i figli, ma vanno anche a toccare aspetti sociali, giuridici, religiosi e scientifici.
La mobilità dei nostri giorni arriva perciò ad estendersi anche alla natura e alla qualità dei legami affettivi, lasciandoci la responsabilità di sviluppare una grande flessibilità interiore ed esteriore.
La maggior parte delle coppie che si separano vivono sentimenti forti quali rabbia, lutto, fallimento e associano alla parola flessibilità il sinonimo di compromesso, rinuncia, sottomissione.
Le paure possono attivare meccanismi di odio e rivendicazione rendendo estremamente difficile distinguere i problemi legati alla coniugalità da quelli legati alla genitorialità responsabile.
La mediazione familiare ha l'obiettivo di consentire alle coppie separate o in via di separazione di:
Il mediatore con metodo pluralistico integrato offre un sostegno olistico, mirando sia ad un percorso di tipo elaborativo, sia al raggiungimento di accordi formali.
Inoltre, grazie alla la sua formazione, è in grado di sostenere anche coppie che non desiderano separarsi, ma vivono disagi momentanei e vogliono ritrovare l'armonia nello stare insieme.
Un percorso di evoluzione di coppia è di sostegno ai partners in qualunque momento della vita ed un valido supporto per qualunque dubbio riguardante la genitorialità .
Tiziana Gambelli
Counselor individuale e di coppia, Mediatore familiare a Roma
Il passaggio da un sistema di vita ad un altro, spesso totalmente sconosciuto, provoca contraccolpi che coinvolgono non solo la coppia e i figli, ma vanno anche a toccare aspetti sociali, giuridici, religiosi e scientifici.
La mobilità dei nostri giorni arriva perciò ad estendersi anche alla natura e alla qualità dei legami affettivi, lasciandoci la responsabilità di sviluppare una grande flessibilità interiore ed esteriore.
La maggior parte delle coppie che si separano vivono sentimenti forti quali rabbia, lutto, fallimento e associano alla parola flessibilità il sinonimo di compromesso, rinuncia, sottomissione.
Le paure possono attivare meccanismi di odio e rivendicazione rendendo estremamente difficile distinguere i problemi legati alla coniugalità da quelli legati alla genitorialità responsabile.
La mediazione familiare ha l'obiettivo di consentire alle coppie separate o in via di separazione di:
- comprendere la natura dei loro conflitti e riprendere un dialogo,
- predisporre un accordo che soddisfi i rispettivi bisogni
- rispettare il diritto dei figli ad avere genitori che si occupino insieme della loro crescita, come sancito dalla recente legge sull'affido condiviso.
Il mediatore con metodo pluralistico integrato offre un sostegno olistico, mirando sia ad un percorso di tipo elaborativo, sia al raggiungimento di accordi formali.
Inoltre, grazie alla la sua formazione, è in grado di sostenere anche coppie che non desiderano separarsi, ma vivono disagi momentanei e vogliono ritrovare l'armonia nello stare insieme.
Un percorso di evoluzione di coppia è di sostegno ai partners in qualunque momento della vita ed un valido supporto per qualunque dubbio riguardante la genitorialità .
Tiziana Gambelli
Counselor individuale e di coppia, Mediatore familiare a Roma
La mediazione accoglie il disordine.
E’ un momento, un luogo, in cui è possibile esprimere le nostre differenze e riconoscere quelle degli altri.
E’ un incontro nel quale si scopre che i nostri conflitti non sono necessariamente distruttivi, ma possono essere anche generatori di un nuovo rapporto.
Jacqueline Morineau
ecco, io non lo so se il mediatore familiare da cui stiamo andando noi usi il metodo pluralistico integrato o meno. olistico senza dubbio. e quel che è altrettanto certo è che mi piace assai. che non dà mai nulla per scontato. che la sua parola chiave per noi è 'sperimentare'. il passo successivo consta nell'annotarsi le reazioni del cucciolo, ma anche le nostre «perché ci siete anche voi».insomma, una volta presa la decisione siamo andati da lei - stupita perché noi due ci parliamo e ci intendiamo - per chiederle una mano su come gestire la cosa col bambino.ho scoperto in quella sede che il percorso di mediazione familiare (io vado in consultorio, perché quella tra ostetrica, ginecologa e psicologa è ormai una sorta di seconda casa per me) in lombardia è gratuito perché la regione lo ritiene uno strumento di prevenzione sui minori.fondamentale, direi.che poi a me, come al solito, da' anche gli spunti per lavorare su me stessa. per esempio in una seduta ci ha detto che nostro figlio sembra essere molto adattabile. «ma attenzione, che la troppa adattabilità non lo porti a spogliarsi del suo vestitino!» così mi sono ricordata che da piccola mi chiamavano l'adattona e persino che lo vedevo come un punto di forza (l'ho scritto qui). alla seduta successiva ho detto al mediatore che no, nostro figlio non dovrà spogliarsi del suo vestitino. che io ci son stata una vita senza e me lo sono infilato piuttosto tardi e non voglio che capiti anche a lui.grazie per il post, anyway.
RispondiEliminaprego del posta me pare che in lombardia sia tutto gratuito.ma com'è? il vestitino son d'accordo pure io. superadattabile fa rima con istrionico.ehm.
RispondiEliminaquesta è la mia seconda casa :-)
RispondiEliminapensa che al consultorio dove son capitata io le addette parevano più secondine che accoglienti.cancellato per sempre dalla lista.la sgradevolezza dell'incontro mi è rimasta graffiante sul cuore.
RispondiEliminaso che a brescia c'è chi ha avuto esperienze negative in alcune strutture. io ne ho frequentate un paio e mi sento di consigliarle entrambe.
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