Il counselor ha clienti e non pazienti.
I pazienti sono di psicologi e psicoterapeuti.
Il tentativo é comune da una parte e da un altra di tracciare una linea certa tra chi può rivolgersi ad uno e chi a un altro.
Al convegno della scorsa settimana ho ascoltato una definizione che le ha battute tutte.
(da leggere con accento toscano, chi conosce Paolo Quattrini* può immaginarsi il tutto)
Il paziente chi credete che l'è?
E' uno che o non fa le guerre giuste o fa le guerre sbagliate.
Quanto è vero! Persone che sono sempre arrabbiate ed in lite per nulla.
Persone che si lasciano salire sulla testa senza dire che si stanno facendo male, per non ferire l'altro che sta salendo!
Ho rifocalizzato quanto sia importante evitare le guerre che possiamo, ma difenderci dalle invasioni e saperle riconoscere e non arretrare.
Imparare. Ogni giorno.
Non arrabbiarsi perché "come si permettono di"?
Noi non possiamo fare nulla su quello che gli altri fanno a noi, ma possiamo scegliere come, quando e se reagire noi.
O non farlo.
Ma spesso non fare vuol dire permettere.
Allora ogni giorno imparo anche io a sapere dire no, come dirlo.
Si procede per tentativi continui, perché le invasioni sono continue e da molte parti.
Erigere muri altissimi e solidissimi ci farebbe male, non entrerebbe il sole e l'aria, e le persone gentili.
Finestre e porte, da chiudere, aprire, socchiudere, spalancare e serrare.
Anche io imparo, sbaglio, e correggo.
E voi?
*Responsabile scientifico e supervisore-didatta IGF.
Psicologo psicoterapeuta, supervisore, didatta riconosciuto dalla Federazione Italiana Scuole ed Istituti Gestalt (FISIG) e dalla Federazione Italiana Gestalt ad orientamento fenomenologico-esistenziale (FeIG). Collabora in qualità di psicoterapeuta e di supervisore di psicoterapeuti con vari centri del servizio psichiatrico nazionale. Didatta in corsi di formazione in psicoterapia della Gestalt in Italia, Spagna, Polonia, Brasile e Messico. Ha pubblicato vari articoli, il “Manuale di psicoterapia ad uso del paziente” e “Fenomenologia dell’esperienza”. Dirige attualmente l’Istituto Gestalt Firenze IGF, Firenze.
I pazienti sono di psicologi e psicoterapeuti.
Il tentativo é comune da una parte e da un altra di tracciare una linea certa tra chi può rivolgersi ad uno e chi a un altro.
Al convegno della scorsa settimana ho ascoltato una definizione che le ha battute tutte.
(da leggere con accento toscano, chi conosce Paolo Quattrini* può immaginarsi il tutto)
Il paziente chi credete che l'è?
E' uno che o non fa le guerre giuste o fa le guerre sbagliate.
Quanto è vero! Persone che sono sempre arrabbiate ed in lite per nulla.
Persone che si lasciano salire sulla testa senza dire che si stanno facendo male, per non ferire l'altro che sta salendo!
Ho rifocalizzato quanto sia importante evitare le guerre che possiamo, ma difenderci dalle invasioni e saperle riconoscere e non arretrare.
Imparare. Ogni giorno.
Non arrabbiarsi perché "come si permettono di"?
Noi non possiamo fare nulla su quello che gli altri fanno a noi, ma possiamo scegliere come, quando e se reagire noi.
O non farlo.
Ma spesso non fare vuol dire permettere.
Allora ogni giorno imparo anche io a sapere dire no, come dirlo.
Si procede per tentativi continui, perché le invasioni sono continue e da molte parti.
Erigere muri altissimi e solidissimi ci farebbe male, non entrerebbe il sole e l'aria, e le persone gentili.
Finestre e porte, da chiudere, aprire, socchiudere, spalancare e serrare.
Anche io imparo, sbaglio, e correggo.
E voi?
*Responsabile scientifico e supervisore-didatta IGF.
Psicologo psicoterapeuta, supervisore, didatta riconosciuto dalla Federazione Italiana Scuole ed Istituti Gestalt (FISIG) e dalla Federazione Italiana Gestalt ad orientamento fenomenologico-esistenziale (FeIG). Collabora in qualità di psicoterapeuta e di supervisore di psicoterapeuti con vari centri del servizio psichiatrico nazionale. Didatta in corsi di formazione in psicoterapia della Gestalt in Italia, Spagna, Polonia, Brasile e Messico. Ha pubblicato vari articoli, il “Manuale di psicoterapia ad uso del paziente” e “Fenomenologia dell’esperienza”. Dirige attualmente l’Istituto Gestalt Firenze IGF, Firenze.
Ho capito il giusto perché ero troppo impegnata a rotolarmi da ridere per via della foto.
RispondiEliminaeheheccertoè che un micetto sembra un esserino innocuo...e quanti ce ne sono...
RispondiEliminaimparo, sbaglio e correggo. spero.
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