"Nonostante la gravità e la complessità del problema, la prevenzione del suicidio non può essere vista solo come responsabilità degli esperti, ma dovrebbe riguardare tutti.
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Di fatto - se il soggetto viene aiutato e posto nelle condizioni giuste ha tutta la volontà di vivere. I soggetti suicidi non vogliono morire, sono fortemente attaccati alla vita, ma vorrebbero vivere senza quel dolore mentale insopportabile.
Bisogna far vedere che il dolore in qualche modo può essere scalfito, che possono esserci altre opzioni, che si può agire con molti metodi, la psicoterapia, l’ausilio dei farmaci, ma poi soprattutto parlare e condividere”.
Maurizio Pompili
ricercatore di psichiatria presso l’Università Sapienza di Roma e referente italiano per lo Iasp- International Association for Suicide Prevention (IASP).
http://www.prevenireilsuicidio.it
L’International Association for Suicide Prevention (IASP), è un’organizzazione non-profit che si rivolge a coloro sono interessati a lavorare nella prevenzione del suicidio.
I membri appartengono a varie categorie (clinici, ricercatori, lavoratori nei centri di crisi, volontari, persone che hanno perso un membro della famiglia a causa del suicidio), comunità, organizzazioni nazionali ed internazionali- presenti in più di 50 nazioni e la IASP è affiliata all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come organizzazione chiave che si occupa della prevenzione del suicidio.
un'articolo interessante sul tema qui
E’ attivo un ambulatorio specialistico per il rischio di suicidio, tutti i martedì, tranne i festivi.
È possibile prenotare una visita, contattando il lunedì, il mercoledì e il venerdì il numero 0633775675, dalle 11:00 alle 12:00.
La visita include una valutazione clinica (nel corso di un colloquio) e una valutazione psicometrica (attraverso l’utilizzo di questionari).
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Di fatto - se il soggetto viene aiutato e posto nelle condizioni giuste ha tutta la volontà di vivere. I soggetti suicidi non vogliono morire, sono fortemente attaccati alla vita, ma vorrebbero vivere senza quel dolore mentale insopportabile.
Bisogna far vedere che il dolore in qualche modo può essere scalfito, che possono esserci altre opzioni, che si può agire con molti metodi, la psicoterapia, l’ausilio dei farmaci, ma poi soprattutto parlare e condividere”.
Maurizio Pompili
ricercatore di psichiatria presso l’Università Sapienza di Roma e referente italiano per lo Iasp- International Association for Suicide Prevention (IASP).
http://www.prevenireilsuicidio.it
L’International Association for Suicide Prevention (IASP), è un’organizzazione non-profit che si rivolge a coloro sono interessati a lavorare nella prevenzione del suicidio.
I membri appartengono a varie categorie (clinici, ricercatori, lavoratori nei centri di crisi, volontari, persone che hanno perso un membro della famiglia a causa del suicidio), comunità, organizzazioni nazionali ed internazionali- presenti in più di 50 nazioni e la IASP è affiliata all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come organizzazione chiave che si occupa della prevenzione del suicidio.
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E’ attivo un ambulatorio specialistico per il rischio di suicidio, tutti i martedì, tranne i festivi.
È possibile prenotare una visita, contattando il lunedì, il mercoledì e il venerdì il numero 0633775675, dalle 11:00 alle 12:00.
La visita include una valutazione clinica (nel corso di un colloquio) e una valutazione psicometrica (attraverso l’utilizzo di questionari).
uh. allegria!!!
RispondiEliminalo sapevo che pe qualcuna di noi sto post ...infatti ho detto il meno possibile. meno che mai ci ho aggiunto cose mie. le sto solo pensando.e domani altra giornata allegrona per me!!!
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