Eccoci con il nono barattolo.
Cosa é?
Da una storia è nata l'idea di un laboratorio di artcounseling.
Chi non ha potuto essere presente, ha creato il suo barattolo attraverso la scrittura creativa e io con molto piacere li colleziono ed ospito qui.
Il mio barattolo è stato vuoto per un bel po' di tempo.
Accatastavo tutto fuori, nel caos, come se non sentissi mio il diritto di riempirlo, lo vedevo così minuscolo che un solo granello di sabbia lo avrebbe riempito e allora bisognava sceglierlo con cura quel granello di sabbia.
Guardavo, aspettavo non si sa bene chi e cosa ma credevo che qualcuno dovesse riempirlo per me.
Poi ho capito.
E per prima, in quel barattolo, ci sono entrata io.
E da dentro mi sono accorta che c'era ancora un sacco di spazio.
Adesso, con me, c'è del cioccolato fondente, mio marito. Caldo, dolce, appagante.
Ci sono delle caramelle frizzanti, i miei figli. Freschi, allegri, sorprendenti.
Ci sono delle caramelle alla frutta, i miei amici.
Tutti diversi, finché non guardi oltre l'incarto non sai cosa trovi.
Ci sono delle caramelle di orzo, di quelle che si trovavano nelle drogherie quando ero piccola. Ne aveva sempre qualcuna in tasca mio nonno e i suoi baci avevano quell'odore dolce.
Ci sono delle caramelle al rabarbaro. Mia nonna ne andava ghiotta forse perché erano come lei. La sua dolcezza è sempre stata nascosta dalla vena amarognola della sua innata, signorile, alterigia.
Ci sono dei biscotti secchi, il mio lavoro. Inizialmente pensi che sia soltanto un modo, poco soddisfacente, di toglierti la fame. Ma se lo assapori bene riesci a cogliere la bontà nascosta e comincia a piacerti.
C'è una caramella mou, mia madre.
Una dolcezza appiccicosa, ti rimane attaccata al palato.
Ogni volta ne senti il retrogusto per tanto tempo.
C'è un incarto vuoto, mio padre.
Si è consumato da solo, mi è rimasto il rimpianto di non aver mai saputo come sarebbe potuto essere.
Ho ancora del posto da riempire, mi sono accorta che quel barattolo che credevo così piccolo cresce e si espande con me.
Non lo chiudo, aspetto. Ma stavolta dal dentro.
pubblicato col consenso dell'autrice- Ale66
Puntate precedenti: barattolo della vita
Cosa é?
Da una storia è nata l'idea di un laboratorio di artcounseling.
Chi non ha potuto essere presente, ha creato il suo barattolo attraverso la scrittura creativa e io con molto piacere li colleziono ed ospito qui.
Il mio barattolo è stato vuoto per un bel po' di tempo.
Accatastavo tutto fuori, nel caos, come se non sentissi mio il diritto di riempirlo, lo vedevo così minuscolo che un solo granello di sabbia lo avrebbe riempito e allora bisognava sceglierlo con cura quel granello di sabbia.
Guardavo, aspettavo non si sa bene chi e cosa ma credevo che qualcuno dovesse riempirlo per me.
Poi ho capito.
E per prima, in quel barattolo, ci sono entrata io.
E da dentro mi sono accorta che c'era ancora un sacco di spazio.
Adesso, con me, c'è del cioccolato fondente, mio marito. Caldo, dolce, appagante.
Ci sono delle caramelle frizzanti, i miei figli. Freschi, allegri, sorprendenti.
Ci sono delle caramelle alla frutta, i miei amici.
Tutti diversi, finché non guardi oltre l'incarto non sai cosa trovi.
Ci sono delle caramelle di orzo, di quelle che si trovavano nelle drogherie quando ero piccola. Ne aveva sempre qualcuna in tasca mio nonno e i suoi baci avevano quell'odore dolce.
Ci sono delle caramelle al rabarbaro. Mia nonna ne andava ghiotta forse perché erano come lei. La sua dolcezza è sempre stata nascosta dalla vena amarognola della sua innata, signorile, alterigia.
Ci sono dei biscotti secchi, il mio lavoro. Inizialmente pensi che sia soltanto un modo, poco soddisfacente, di toglierti la fame. Ma se lo assapori bene riesci a cogliere la bontà nascosta e comincia a piacerti.
C'è una caramella mou, mia madre.
Una dolcezza appiccicosa, ti rimane attaccata al palato.
Ogni volta ne senti il retrogusto per tanto tempo.
C'è un incarto vuoto, mio padre.
Si è consumato da solo, mi è rimasto il rimpianto di non aver mai saputo come sarebbe potuto essere.
Ho ancora del posto da riempire, mi sono accorta che quel barattolo che credevo così piccolo cresce e si espande con me.
Non lo chiudo, aspetto. Ma stavolta dal dentro.
pubblicato col consenso dell'autrice- Ale66
Puntate precedenti: barattolo della vita
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