Comincio le docenze sul Team Building sempre nello stesso modo.
So di essere molto versatile nel resto.
Ma l'attacco è sempre quello.
Efficace e bruciante sulla pelle:
ognuno di noi quando entra in un nuovo gruppo si porta dietro le esperienze di una vita intera.
Le sue esperienze nei gruppi in cui si è relazionato.
Ovviamente il primo è stato la famiglia.
Come ti sei sentito in quel gruppo?
Accettato, ascoltato oppure sopportato.
Trasparente o ingombrante?
Cala il silenzio in chi mi ascolta.
Con quel peso ci muoviamo alla scoperta di nuove relazioni.
Per questo motivo i corsi sono anche esperienziali- per sperimentare nuove modalità di comportamento.
Per conquistare consapevolezza che siamo noi che determiniamo le esperienze con gli altri, che ci sentiamo invasi perché lo lasciamo fare o perché invadiamo per primi.
Ci sono dei periodi di intense consapevolezze.
Velocissime arrivano alla superficie.
Anche io che so profondamente, che conosco la mia storia e l'ho riattraversata per ricucire strappi e ferite, anche io dicevo mi fermo e talvolta raccolgo un nuovo fiore di consapevolezza.
Mi accorgo allora che presento il conto ancora prima di consumare.
Mi difendo, mi sottraggo alla relazione per esperienze avute così tanti anni fa che sono stupita e soddisfatta di me per aver capito da dove viene questa sospettosità .
Posso rischiare ancora?
Così un weekend programmato da tempo si rivela fonte di dubbi e nervosismo, e tendenza a lasciare tutto com'è, immaginato.
Nella nostra mente, almeno nella mia, le relazioni e le persone sono più perfette della realtà .
Soprattutto sono come dico io. Scompaiono ed appaiono quando dico io.
Si piegano ai miei desideri, proiezioni, visualizzazioni.
Perfetti ologrammi.
E nell'immaginato degli altri resto perfetta anche io, ovvio.
Immaginata non reale.
Ma la realtà è un altra cosa e per vivere veramente bisogna rischiare di nuovo, che altre persone ci facciano quello che altri hanno fatto un tempo.
Ci tradiscano, ci feriscano, ci abbandonino.
Ci facciano gioire. Ma noi ricordiamo solo le ferite.
L'alternativa è la non vita.
E' la vendetta, far pagare ad altri che non c'entrano nulla e a noi stessi, per le ferite di altri.
Quel treno lo prendo.
So di essere molto versatile nel resto.
Ma l'attacco è sempre quello.
Efficace e bruciante sulla pelle:
ognuno di noi quando entra in un nuovo gruppo si porta dietro le esperienze di una vita intera.
Le sue esperienze nei gruppi in cui si è relazionato.
Ovviamente il primo è stato la famiglia.
Come ti sei sentito in quel gruppo?
Accettato, ascoltato oppure sopportato.
Trasparente o ingombrante?
Cala il silenzio in chi mi ascolta.
Con quel peso ci muoviamo alla scoperta di nuove relazioni.
Per questo motivo i corsi sono anche esperienziali- per sperimentare nuove modalità di comportamento.
Per conquistare consapevolezza che siamo noi che determiniamo le esperienze con gli altri, che ci sentiamo invasi perché lo lasciamo fare o perché invadiamo per primi.
Ci sono dei periodi di intense consapevolezze.
Velocissime arrivano alla superficie.
Anche io che so profondamente, che conosco la mia storia e l'ho riattraversata per ricucire strappi e ferite, anche io dicevo mi fermo e talvolta raccolgo un nuovo fiore di consapevolezza.
Mi accorgo allora che presento il conto ancora prima di consumare.
Mi difendo, mi sottraggo alla relazione per esperienze avute così tanti anni fa che sono stupita e soddisfatta di me per aver capito da dove viene questa sospettosità .
Posso rischiare ancora?
Così un weekend programmato da tempo si rivela fonte di dubbi e nervosismo, e tendenza a lasciare tutto com'è, immaginato.
Nella nostra mente, almeno nella mia, le relazioni e le persone sono più perfette della realtà .
Soprattutto sono come dico io. Scompaiono ed appaiono quando dico io.
Si piegano ai miei desideri, proiezioni, visualizzazioni.
Perfetti ologrammi.
E nell'immaginato degli altri resto perfetta anche io, ovvio.
Immaginata non reale.
Ma la realtà è un altra cosa e per vivere veramente bisogna rischiare di nuovo, che altre persone ci facciano quello che altri hanno fatto un tempo.
Ci tradiscano, ci feriscano, ci abbandonino.
Ci facciano gioire. Ma noi ricordiamo solo le ferite.
L'alternativa è la non vita.
E' la vendetta, far pagare ad altri che non c'entrano nulla e a noi stessi, per le ferite di altri.
Quel treno lo prendo.
YYYYYYYYYYEEEEEEEEEEEEEEEEPPPPPPPPPPPPPPPPAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
RispondiEliminaChe per un trenta secondi ho avuto dei pensieri bui. Poi scriverò, quando gli avrò metabolizzati a dovere e lasciati sedimentare quel tanto perché fermentino le parole. Ma per trenta secondi netti. Non uno di più.
RispondiElimina...così mi ammazzi il lunedì però tesoro...voglio dire, ma perchè dobbiamo sempre metabolizzare- accettare - passare oltre... che peraltro è una successione che non mi viene nemmeno forzatamente, figurati tu se ce l'ho stampata a protocollo... uffaaaaa...niente stamattina dolci, ennesima fuga dalla realtà ... diciamocelo...
RispondiEliminacara ceppa...o no? avevi scritto yeppa....quando ti racconterò le due cose che mi sono ricordata e piangerai, come pianse la mia prima terapeuta al mio primo racconto pubblico...allora ne riparliamo!!!
RispondiEliminaPTCio sono a dieta da ben due settimane e ho preso 300 grammi. in due settimane!!hai presente cosa ne vorrei fare dei tuoi dolcetti?
RispondiEliminama che bell'inizio di settimana... buon giorno a tutte!!!!!! anche io come Alessandra ho avuto qualche secondo di buio, ma con i brividi e ho pensato a me figlia e a me MADRE... ci devo pensare... però Paola non si fa così, lanci la pietra e nascondi la mano!!!!!Patalice, dolcetto anche per me!!!!!
RispondiEliminaPallinaanche io sono umana. ho pure le rughe e i capelli da tagliare.
RispondiEliminaCiao, Alessandra mi aveva avvertito... eh beh una bella doccia fredda di lunedì, ma tanto sono già storta di mio. Un bacione
RispondiEliminaCiao Rosaimmagino che tu sia l'amica telematica..doccia fredda?quest'effetto ha detto che faccio?
RispondiEliminaa mip parere la parte più bella è guardare finalmente le persone negli occhi, e scoprire che la realtà è più bella dell'immaginazione.perché sono loro, e non l'idea che ho di loro.Buongiorno Energia ;-)
RispondiElimina"Ci tradiscano, ci feriscano, ci abbandonino.Ci facciano gioire. Ma noi ricordiamo solo le ferite" Non lo so perchè ma ho la strana convinzione ma siamo sempre NOI a dare potere agli altri di tradirci,ferirci,abbandonare,gioire..
RispondiEliminaeagletu e il draghetto avete già dato...
RispondiEliminaLanuitnon so. si e noricordo le due esperienze delle quali parlo. semplicemente se per mesi organizzo con un amica di festeggiare il SUO compleanno, per mesi ripeto e lei sa che prenderò un aereo solo per lei, e mentre il taxi mi aspetta sotto casa quest'"amica" mi avvisa che lei la sera va a vedere una partita di pallone. no. la responsabilità di essere na stronza la lascio tutta a lei.infatti il progetto era nato perchè si lamentava che nessuno mai organizzva le cose intorno a lei, ma solo di contorno a lei.se avesse riflettuto dopo, su quello che aveva fatto ( e sul fatto che io non ho mai più voluto averci a che fare) avrebbe capito quanto il suo comportamento determina la realtà .il mio errore è aspettarmi che gli altri abbiano la stessa educazione e sensibilità e correttezza mia.
RispondiEliminaaspetta che rileggook, ora lo posso dire, che bellissimo post!!!!!!!!!!!!!!!innanzitutto, un incipit così mi stende, e non oso immaginare all'effetto dal vivo....posso parlare di tutto, ma sulla famiglia traballo; posso affrontare tutto, ma sulla famiglia traballo sempre.e un po' mi sa che anche io idealizzo, poi un po' conservo nell'immaginazione, un po' rimango delusa...poi ci sono le sorprese però, gli incontri che tolgono il fiato, le persone che si capiscono con uno sguardo, l'amicizia vera, ridere...e mi dico che ne varrà sempre la pena, che correrò sempre il rischio, che a volte il contrario di quello che abbiamo immaginato è la cosa migliore che potesse capitarci.buon giorno energia!
RispondiEliminaFingrazieisale a mamma e papà ed io non ci credo...ma poi lo vedo.cacchio cacchio perciò facciamo fatica a cambiare. perciò dobbiamo "individuarci" per sapere dove vogliamo andare noi- per non fare come totò e peppino: per andare dove vogliamo andare dove dobbiamo andare? sarebbe bello averti in aula. una hola così di fiducia iniziale;-)si stende un pò tutti quell'incipit. lo tengo perchè ha steso me la prima volta. ed ogni volta che leggo nuovi libri che parlano di bla bla bla tutto r
RispondiEliminaSì sono l'amica telematica, no la doccia fredda è stato il post di oggi , di te ale ha detto molto peggio.......
RispondiElimina..OKK..QUESTO NON IO NON LO SAPEVO..MA QUANTE VOLTE CI POSSIAMO CASCARE CON LA STESSA PERSONA??CI SONO PICCOLI SEGNALI CHE CI FANNO INTUIRE SE QUALCUNO è DEGNO DI NOI..IO CERCO SEMPRE DI COMPORTARMI COME VORREI CHE GLI ALTRI SI COMPORTASSERO CON ME.ALLA PRIMA DELUSIONE SOFFRO MA CANCELLO:QUELLA PERSONA NON ESISTE PIù.FORSE SBAGLIO..NON LO SO..ME LO CHIEDO ANCH'IO SE SIA NORMALE..
RispondiEliminaRosaapperò....quello che si chiama un passaparola....
RispondiEliminaio quoto ale e eagle. ça va sans dire.e mi associo per i dolcetti di patalice. ;-)
RispondiEliminaah...Cembavevi bisogno di un vaffa?c'è la Free distribution qui..
RispondiElimina...e allora non mi provocare tesoro... questi post cara la mia E.C sono benzina sul fuoco... ti sei letta che ho scritto oggi?!
RispondiEliminala benzina è arrivata a 1,4 al litro.
RispondiElimina...Il primo gruppo... LA FAMIGLIA...Dopo questo passi la vita a chiederti perchè... Poi finalmente chiedi aiuto, e scopri che c'è tutto un mondo fuori e DENTRO di te... e che ci sono amiche (anime sensibili e forti) che non hai ancora potuto guardare negli occhi, ma che attraverso un pc riescono a farti sentire amata...Grazie Paolèèèèèè.....PS: il 12 prenderò parte al laboratorio sulle emozioni. Ci sarai?TI ABBRACCIOOOOO
RispondiEliminaCiaoooooil 12 cioè sei allo studio Come...immagino. non so ancora. questa settimana sono libera come la seta...quella un pò meno. però sarebbe bello conoscersi finalmente!ps. grazie - se era rivolto a me- anime sensibili e forti. io mi sono sempre sentita dire una e mi sono vista poco l'altra. ma grazie ai feedback....ci sono arrivata a prendermi e a riconoscere tanta della mia potenza.dunque grazie per il tuo feedback di supporto
RispondiEliminati conviene aver già prenotato. che non dico che vengo in italia apposta ma quasi... e non ho intenzione di essere qcosa che appare e scompare quando vuoi tu. non sono perfetta. nemmeno te lo sei. ma in amicizia si prende il pacchetto completo.e noi non siamo *gli altri*. io ho già pagato x le ferite di un altro. so cosa vuol dire. e so che è + facile a volte pensare o cercare di ripetere il passato piuttosto che rischiare di nuovo. ma so anche a quanto si rinuncia in questo modo.
RispondiEliminaoh oh.mi pare quasi la prima come si dice in italiano? liscio busso che ti sento fare.che il biglietto l'ho comprato ora orae quando ti vedo...povera te!!
RispondiEliminapsnoi non siamo gli altri mi fa rotolare dal ridere.che lo so che tu parli in francese e quell'altra era napoletana.tanto per cominciare.ma il bambino emozionale mica lo sa che le fregature vengono dalle napoletane e non dalle francesi? sto rotolando dal ridere su quello che dico io, pure!!
RispondiEliminaora, io non sono affidabile, ma liscio e busso non so se sia italiano... in pratica non so cosa voglia dire... le fregature possono venire da dovunque, a priori. basta stare un po' attenti. ma non riesco a commentare seriamente con in sottofondo la canzoncina napulitana...
RispondiEliminacazziatone.traducilo per me, please.....una strillettera come nei film del maghetto
RispondiElimina"Anime sensibili e forti"....era proprio rivolto a te... ; )
RispondiEliminamciuk
RispondiEliminaIl fatto è che la Rosa, alla quale voglio un mondo di bene, proprio di questo genere di docce fredde ha bisogno. Che io ho una teoria che ho impiegato secoli per applicare, ma sostanzialmente funziona: nella vita prima o poi capita a tutti di pestare una merda di cane, o più di una se si è un po' miopi o non si fa attenzione a dove si cammina. E quando capita ci si rimane male, soprattutto se le scarpe che si indossavano erano quelle a cui tenevi di più. Solo che poi le scarpe si puliscono o si comprano nuove e più belle, è la merda che rimane spiaccicata sull'asfalto.E' che ogni tanto dobbiamo imparare a ripulirle quelle scarpe, o trovare qualcuno che ci mostri come fare (non che le ripulisca al posto nostro).
RispondiEliminaessere paragonata a un direttore di orchestra. okessere paragonata a una che aiuta a ritrovare i tesori dimenticati.okessere paragonata a una che svuota le cantine...ancora ancora...per acciaccare le merde abbiamo tutti un talento naturale, senza bisogno di nessun aiuto!buongiornooooooooooo
RispondiEliminaSu questo non ho dubbi, l'aiuto serve per capire come ripulire la calzatura dopo averle schiacciate. A volte noi comuni mortali abbiamo bisogno di metafore terra-terra, per capire come gira il mondo.
RispondiEliminaIo a differenza di Ale ho dovuto pensarci un giorno.Bè, Nel primo come in ogni gruppo mi sono sentita accettata, rifiutata, ascoltata e quant'altro. Sono arrivata ad una conclusione, non tutti abbiamo lo stesso punto di vista, l'importante è rispettarsi... Che poi ho degli istinti omicida verso madre e sorella è una mancanza di rispetto??E' OMISSIONE se nn le faccio secche? Per la legge, sono certa, che avrò tutte le attenuanti del caso.Superbacio
RispondiEliminaCrista buonina che portarti le arance mi è un tantino scomodo;-) ometti che è meglio!
RispondiEliminaQuesto post l'ho sentito proprio ATTUALE... hihihi
RispondiEliminaCri'shihhhiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminase ci sono vaffa da dare, presente.
RispondiEliminaEvine io ho pure presentato. anche lì...non ascolta!!
RispondiEliminate l'ho già detto che i tuoi post arrivano sempre nel momento della mia vita che gli si confà ? forse 200 volte...ma ti giuro...la teoria l'ho capita...è la pratica che mi viene difficile...!!!!
RispondiEliminaahah Najkeper quello che l'analisi per me è inutile. la testa lo sa bene è il cuore che soffre...
RispondiElimina