Hai presente quella estenuante lotta quotidiana per essere diverso da ciò che sei?
Eppure il cambiamento passa dall'accettazione, dal'apprezzare il nostro essere così come siamo.
Il nostro voler essere diversi, ci impedisce di goderci ciò che siamo.
Una piccola storia per riflettere.
La Viola nel Giardino del Re
Non puoi migliorarti.
E non sto dicendo che non avverrà mai alcun miglioramento, ricordalo – tuttavia non puoi migliorarti.
Quando smetti di migliorarti, la vita ti migliora.
In quel rilassamento, in quella accettazione, la vita inizia ad accarezzarti, la vita inizia a fluire attraverso di te.
Nessun altro è mai stato simile a te e nessun altro sarà mai simile a te; tu sei semplicemente unico, senza confronti.
Accetta ciò che sei, amalo, celebralo – e proprio in quella celebrazione inizierai a vedere l’unicità degli altri, l’incomparabile bellezza di ogni essere umano.
L’amore è possibile solo quando esiste una profonda accettazione di se stessi, dell’altro, del mondo.
L’accettazione crea l’ambiente in cui l’amore cresce, il terreno in cui l’amore può fiorire.
Ho sentito raccontare:
Un re andò nel suo giardino e trovò alcuni dei suoi alberi morenti, fiori e cespugli stavano appassendo. La quercia disse che stava morendo perché non riusciva a essere alta come il pino. Osservando il pino, il re lo trovò piegato perché non riusciva a sostenere i grappoli come la vite. E la vite stava morendo perché non era in grado di fiorire come la rosa.
Infine trovò una viola, fresca e fiorente come sempre.
Alla domanda del re, la viola rispose:
“Ho dato per scontato che, quando mi hai piantata, volevi una viola.
Se avessi voluto una quercia, una vite o una rosa, avresti piantato quelle.
Per cui ho pensato: visto che avevi piantato proprio me, dovevo fare del mio meglio per essere ciò che volevi. Io posso solo essere me stessa, e sto cercando di esserlo al meglio delle mie capacità ”.
Tu sei qui perché questa esistenza ha bisogno di te, così come sei.
Altrimenti sarebbe esistito qualcun altro!
L’esistenza non ti avrebbe aiutato a essere qui, non ti avrebbe creato.
Tu stai adempiendo qualcosa di assolutamente essenziale, qualcosa di fondamentale, così come sei. Se Dio avesse voluto un Buddha, ne avrebbe potuti creare quanti ne voleva. Ne ha generato uno solo, era sufficiente, e lo ha appagato nel profondo. Da allora non ne ha più prodotto un altro.
Osho
che meraviglia! l'ho stampato, per averlo sempre nella borsa ciao bella come stai?
RispondiEliminase vuoi ti mando una mia foto;-Dsto bene in piena organizzazione del corso di sabato. pienone.
RispondiEliminaparole meravigliose!ciao Paola! sono daccordissimo, sopratutto nei confronti degli ALTRI. non mi piace chi ha la sindrome del IO TI CAMBIERO' adesso che sono mamma meno che mai! su di me è più difficile... ma ci sto provando!bacioni!!!!!!
RispondiEliminapallina ciao bentornata
RispondiEliminaeh. non è sempre facile. adolescente avevo un modello ideale verso il quale tendere. a prescindere dai paragoni con gli altri. volevo diventare la persona migliore che riuscivo a essere. adesso mi piace quello che sono ma stento a perdonarmi alcune debolezze mi sa.
RispondiEliminaRootparliamone.che debolezze hai (oltre me? ;-D )
RispondiEliminauh. beh. ecco.non so. tipo che.. boh. sentirsi una stronza egoista se non fai o non hai voglia di fare certe cose. o non volersi concedere attenuanti x paura di perdonarsi troppe cose. boh. mi sa che diventeresti vecchia se mi mettessi a raccontartele tutte...
RispondiEliminaRootlo vedi ...gira gira cerchi sempre di passare più tempo con me
RispondiElimina...c'è QUALQUADRA che non COSA...la vita è accettazione?accontentarsi? fermarsi?lasciarsi vivere?non è un moto che ti prende dentro e ti spinge a dare sempre il meglio di te?non è la spasmodica ricerac alla felicità ?è davvero solo un abbandonarsi al destino?
RispondiEliminaPTaccontentarsi vuol dire che se la tua dotazione di vita è una 500 la puoi tenere al tuo meglio- cambiare l'olio, lucidarla e pulirla, mettere benzina, ma non puoi pretendere ed assere infelice perchè non sei una ferrari.va meglio così?
RispondiEliminal'ho stampato pure io.... che ogni tanto rileggerlo farà moooolto bene!!grazie mille
RispondiEliminaMamma e mogliebentornata. sì è un bel racconto
RispondiElimina...forse...
RispondiEliminaOsho dona semre degli spunti preziosi...le sue parole sono attuali, rigenranti e non tramontano mai...ciao Paola...buona giornata...
RispondiEliminaCiao Bhadra e certi giorni verrebbe voglia di recitarli come mantra!!
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