Ingerire ecstasy anche solo per una volta, o farne un uso occasionale, anche se basse dosi, può portare a danni cerebrali irreversibili. A rivelarlo è una ricerca condotta dalla Oxford University e pubblicata sulla rivista Brain.
Utilizzando le più recenti tecniche morfologiche e funzionali di neuroimaging, gli scienziati inglesi hanno studiato gli effetti della già nota neurotossicità delle pasticche di ecstasy in 188 soggetti
volontari neoconsumatori. Dopo il monitoraggio per un periodo di 17 mesi, lo studio ha dimostrato come anche nei fruitori di pasticche "principianti" si fossero verificati cambiamenti significativi nella microcircolazione cerebrale e nella sostanza bianca che unisce l`encefalo al midollo spinale: una combinazione, spiegano gli esperti, di un danno vascolare con uno neuronale.
Le molecole di Mdma sarebbero inoltre in grado, secondo i ricercatori, di alterare la maturazione della sostanza bianca dell`encefalo fino a causare un concreto danneggiamento dei fasci di fibre nervose di cui è costituita.
fonte: salute24.ilsole24ore.com
Danni Mentali
L’MDMA o ecstasy può produrre, con l’uso più o meno prolungato – e comunque con differenze tra soggetto e soggetto – i seguenti effetti più o meno reversibili
fonte:www.ecstasy.info
Utilizzando le più recenti tecniche morfologiche e funzionali di neuroimaging, gli scienziati inglesi hanno studiato gli effetti della già nota neurotossicità delle pasticche di ecstasy in 188 soggetti
volontari neoconsumatori. Dopo il monitoraggio per un periodo di 17 mesi, lo studio ha dimostrato come anche nei fruitori di pasticche "principianti" si fossero verificati cambiamenti significativi nella microcircolazione cerebrale e nella sostanza bianca che unisce l`encefalo al midollo spinale: una combinazione, spiegano gli esperti, di un danno vascolare con uno neuronale.
Le molecole di Mdma sarebbero inoltre in grado, secondo i ricercatori, di alterare la maturazione della sostanza bianca dell`encefalo fino a causare un concreto danneggiamento dei fasci di fibre nervose di cui è costituita.
fonte: salute24.ilsole24ore.com
studi dimostrano che a lungo termine, gli assuntori di MDMA soffrono di gravi deficit cognitivi, compresi problemi con la memoria. L’ecstasy o MDMA, danneggia il cervello e può interferire con la capacità del corpo di regolare la propria temperatura: in questo modo può portare anche alla morte alla prima assunzione.
Gli effetti nell’intossicazione acuta da ecstasy o MDMA possono essere:
· irrequietezza;
· confusione;
· iperattività e perdita del controllo dei riflessi muscolari;
· alterazione dello stato vigile e della capacità di percepire gli stimoli sensoriali;
· alterazione nel controllare i processi del pensiero razionale;
spasmi e contrazioni muscolari involontarie;
· convulsioni;
· dilatazione delle pupille;
· pelle d’oca;
· secchezza alle fauci;
· diarrea e nausea;
Nei casi più gravi
· aumento della temperatura corporea (fino a 43°);
· eccessiva perdita di sali minerali dovuta all’abbondante sudorazione;
· rottura di muscoli scheletrici per eccesso di richiesta energetica;
· emorragie cerebrali;
· insufficienza renale acuta;
· gravi aritmie cardiache e tachicardia (fino a 180 pulsazioni/min.);
· ipotensione fino allo shock;
· shock causato dalla diminuzione della massa sanguigna circolante.
gli effetti tossici si aggravano in presenza di affaticamento muscolare e di aumento della temperatura corporea causati da danze sfrenate in ambienti affollati con scarsa ventilazione.
Il tipico caso si presenta con:
collasso;aumento della temperatura corporea;tachipnea; tachicardia; agitazione psicomotoria;
che rapidamente possono complicarsi con:
· rabdomiolisi (rottura delle cellule del muscolo scheletrico); convulsioni; coagulopatie (dovute alla riduzione della massa sanguigna); emorragie cerebrali; insufficienza renale e decesso nel giro di 2-60 ore.
Attualmente non sono note le percentuali di sopravvivenza ad una intossicazione da ecstasy.
Danni Mentali
A breve come a lungo termine, infatti, l’abuso di ecstasy o MDMA ha effetti neurotossici, che possono indurre cambiamenti anche irreversibili sul sistema di ricaptazione della serotonina, al pari di altri farmaci antidepressivi.
Tuttavia la portata dei danni permanenti non è completamente nota: gli studi effettuati hanno evidenziato che tali cambiamenti non si protraggono per lungo tempo dall’ultima assunzione di ecstasy o MDMA – sempre che l’uso di questa sostanza sia sporadico ed in quantità limitate; quando invece l’uso è più intenso o in dosi maggiori, si arriva anche a modifiche strutturali del sistema di ricaptazione della serotonina, dovute al danneggiamento o alla perdita di terminali nervosi nella struttura del sistema di trasmissione neuronale.
La controversia scientifica, sorta sul tipo di danni causati dal semplice uso o dall’abuso di ecstasy o MDMA, nasce dalle differenti metodologie di approccio, ma sembra più probabile, tuttavia, che i danni, siano in particolare dovuti a stress ossidativo a causa dell’aumento di radicali liberi.
I radicali liberi possono danneggiare le molecole neurali attraverso reazioni di ossidazione e riduzione, e quindi alterare la capacità di queste molecole di svolgere la loro normale funzione cellulare. Le due aree del cervello che i ricercatori ritengono maggiormente coinvolte nei meccanismi di neurotossicità dell’ecstasy o MDMA sono quelle che controllano rispettivamente il movimento, e la capacità di memorizzazione.
è stato accertato che anche pochi giorni di assunzioni possano portare ad anni di scompensi nelle funzioni cerebrali (capacità di apprendimento di verbalizzazione, di memorizzazione, capacità di giudizio) oltre che ad imprevedibili sintomi psicotici, spesso permanenti.
Chi assume MDMA o ecstasy ha l’illusione di sentirsi pieno di energia, disponibile al dialogo con gli altri e molto disinibito. Ma l’ecstasy o MDMA produce effetti di distorsione nelle sensazioni percettive, produce allucinazioni, perché agisce ed influisce sulla capacità dell’individuo di recepire ed elaborare le informazioni che gli derivano dall’esterno.
Chi fa uso di ecstasy o MDMA è facilmente spinto ad assumerne una seconda dose, appena gli effetti della prima cominciano ad attenuarsi, senza quindi pensare che:
· l’MDMA o ecstasy può danneggiare il suo cervello in maniera irreversibile già dopo la prima assunzione;
· l’MDMA o ecstasy è comunque tossica a livello dei neuroni;
· l’ecstasy o MDMA causa un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna;
· interferisce con la capacità del corpo di regolare la propria temperatura.
L’MDMA o ecstasy può produrre, con l’uso più o meno prolungato – e comunque con differenze tra soggetto e soggetto – i seguenti effetti più o meno reversibili
· disturbi dell'umore (depressione);
· disturbi psicotici (manie di persecuzione, depersonalizzazione);
· disturbi cognitivi (diminuzione di memoria e concentrazione);
· allucinazioni e deliri (anche non riferibili a recenti assunzioni di ecstasy);
· craving per cioccolata;
· diminuzione di peso;
· perdita di controllo, aggressività / impulsività;
· disturbo da attacchi di panico (anche dopo la sospensione delle assunzioni di ecstasy);
· ritiro sociale;
· ideazione suicidaria.
fonte:www.ecstasy.info
ecco. questo poi a me ha sempre fatto una paura fottuta...nein, Danke.
RispondiEliminaCemb ma quando eravamo 20enni noi sembrava innocuo e soprattutto tutto folgorantemente figo e "eccitante".ringrazio Dio e quel barlume di chissa cosa in me per non avermela fatta provare
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