Non è quel che facciamo ma è quello che siamo che fa la differenza.
Maestre, psicologi, counselors, psicoterapeuti, preti, medici, insegnanti, docenti.
Neanche la motivazione è la stessa per ciascuno che sceglie una stessa professione.
Neanche i genitori sono perfetti, anzi di alcuni mi chiedo cosa li abbia spinti a mettere al mondo una creatura che puniscono ripetutamente e con violenza (fisica e psicologica).
In ogni caso i bambini pagano.
Senza sconti, per tutta la vita.
A volte neanche guardare è sufficiente perchè l’intelletto ed il cuore riescano a credere che è vero.
Perché accettarlo mai.
Perciò non parlatemi di professioni.
Sono le persone che fanno la differenza.
Sono le persone che riempiono i vestiti di un ruolo professionale.
Sono le persone che fanno danni e (altre) persone che possono cercare di risanare quel danno.
Non possiamo non mandare i nostri figli a scuola, non possiamo non affidarci ai medici, non possiamo non fidarci più di qualcuno a cui chiediamo un aiuto professionale.
Possiamo essere attenti e cambiare, scegliere ancora.
Perchè soprattutto non possiamo ed io non voglio smettere di credere che esistono persone che sanno prendersi cura degli altri.
E l’hanno scelto per passione, vocazione e non (solo) come professione.
Si educa attraverso ciò che si dice,
di più attraverso ciò che si fa,
ancor di più attraverso ciò che si è.
Ignazio di Antiochia
tanti abbracci di cuore: alla bimba, a quel bambino che l'ha accarezzata, e ai genitori tutti.
Maestre, psicologi, counselors, psicoterapeuti, preti, medici, insegnanti, docenti.
Neanche la motivazione è la stessa per ciascuno che sceglie una stessa professione.
Neanche i genitori sono perfetti, anzi di alcuni mi chiedo cosa li abbia spinti a mettere al mondo una creatura che puniscono ripetutamente e con violenza (fisica e psicologica).
In ogni caso i bambini pagano.
Senza sconti, per tutta la vita.
A volte neanche guardare è sufficiente perchè l’intelletto ed il cuore riescano a credere che è vero.
Perché accettarlo mai.
Perciò non parlatemi di professioni.
Sono le persone che fanno la differenza.
Sono le persone che riempiono i vestiti di un ruolo professionale.
Sono le persone che fanno danni e (altre) persone che possono cercare di risanare quel danno.
Non possiamo non mandare i nostri figli a scuola, non possiamo non affidarci ai medici, non possiamo non fidarci più di qualcuno a cui chiediamo un aiuto professionale.
Possiamo essere attenti e cambiare, scegliere ancora.
Perchè soprattutto non possiamo ed io non voglio smettere di credere che esistono persone che sanno prendersi cura degli altri.
E l’hanno scelto per passione, vocazione e non (solo) come professione.
Si educa attraverso ciò che si dice,
di più attraverso ciò che si fa,
ancor di più attraverso ciò che si è.
Ignazio di Antiochia
tanti abbracci di cuore: alla bimba, a quel bambino che l'ha accarezzata, e ai genitori tutti.
e tu la differenza la fai tantissimo :-)'giorno Energiacome stai? :*
RispondiEliminauiiii ciao teso. hai messaggi nel tuo blog per lavorare tutta la settimana...poi vienimi a dire. bacio
RispondiEliminali ho visti. :-)))appena riesco guardo con calma. grazie.ehm.... io però non sono così brava ..... ;-)ps: teso? mumble.....
RispondiEliminatesò.lo sai che noi a Napoli facciamo le contraction form di tutti i nomi
RispondiElimina:-Davevo capito che eri tesa per qualcosa....vabbè.lasciamo perdere :-D...meglio così.... ;-)
RispondiEliminaper ora sto ridendo per qualcosa...ihi. il tuo commento.
RispondiEliminanon vorrei intromettermi nella vostra bella conversazione... i bambini sono resilienti...per fortuna!
RispondiEliminaGina lo pensi davvero davvero?è che mi hai conosciuta dopo anni di Edo!!cmq dimmi pure come la pensi. io ho la nausea ripensando a quella scena!!ed istinti omicidi
RispondiEliminapa', io e te facciamo un lavoro bellissimo, puntiamo sulle risorse della persona che abbiamo davanti. quando ho sentito l'accaduto mi sono arrabbiata, volevo spaccare tutto e volevo fare qualcosa. per qualche ora ho cercato di calmarmi e qualche risultato l'ho ottenuto. mi è venuto in mente che i bambini anche hanno le loro risorse e che una cosa che si può fare è FARE PREVENZIONE. divulgare il counseling per tutti, sappiamo che è uno strumento eccezionale. Facciamolo!!
RispondiEliminaokquando mi calmo anch'io te lo dico. mi vuoi fare un microcounseling?ihih
RispondiEliminaora. ho recentemente discusso con una persona convinta i bambini non mantengano nessun tipo di memoria prima dei sei anni (studioso steineriano, ma non so se Steiner dicesse davvero questo).puntare sulle risorse. bello quel commento di Gina. puntare sulle risorse perché il passato non si può cambiare. aver lottato contro l'impotenza e la rabbia. essere arrivati alla consapevolezza che si può puntare (solo) sulle risorse. ma fare l'impossibile perché quelle risorse escano, si materializzino.Paola, tu sai che è questo che penso: c'è chi ha il cuore grande di grande madre e vuole che i suoi figli si ricordino di saper volare.sono le persone che fanno la differenza, sì.abbraccio enorme (ah sì grazie sempre per le citazioni...)
RispondiEliminaMovidadi a quel tipo da parte mia che avevo tre anni.e se vuoi fagli pure leggere il post che hai ospitato tu.ti bacio e mi prendo un pò di abbraccio perchè quando vedo queste cose torno lì.e non ho 40 anni.ed ho bisogno di essere coccolata e cullata.
RispondiEliminascusa ho ripreso fiato.quel che io so che i bambini hanno anche una memoria nel corpo, per come sono stati "handling" e "holding"e chiunque veda un bambino cambiato da una mamma o una tata arrabbiata si rende conto della violenza di quei gesti.ci sono le memorie pre nacita, nel pancione. e nei fenomeni di vanishing twin syndrome i bambini sopravvissuti al gemello morto sentono profondissimo il dolore della perdita, tanto da far parlare appunto di "sindrome".lo steineriano mi conferma che sapere (lo studio) saper fare e saper essere sono distinti e separati fino ad integrazione
RispondiEliminavisto che condivido quello che dici e ho il sospetto che Steiner non abbia parlato di memoria in quei toni ... chissà che handling e holding ha avuto nella sua infanzia quell'apprendista steineriano allora...(ok mi viene in mente topolino apprendista stregone,,, io faccio la scopa tu chi vuoi essere?)
RispondiEliminaLe persone fanno la differenza ovunque, hai proprio ragione. Lo vedo ogni giorno nella mia famiglia e nell'ambiente lavorativo.Ciao Paola
RispondiEliminaMovida io son o l'acqua che lava...o il secchio che contiene __________________Caro Pasqualee per fortuna incontriamo anche persone di cuore e in gamba!!
RispondiEliminaSagge, sagge parole. Vivendo, facendo, essendo e divenendo.E' proprio il divenire, l'essere in una rete, nodo di una matrice che detiene e crea senso ciò che ci permette di una evoluzione, un cambiamento, una ascesa (o discesa... a seconda dei casi!)... ma è sempre nel rapporto ocn l'altro che tutto assume una sua precipua dimensione.Un bacio Paolé... tua Gio.
RispondiEliminaBacio Giò.grazie per il tuo contributo
RispondiElimina