Kronos e kairos
il tempo comune ed il tempo interno.
Di solito il mio tempo interno è più lento, annusa, gusta, si stende, guarda il soffitto e le stelle.
Penso, rifletto, medito e studio.
Ho portato a termine molti importanti traguardi quest'anno, perciò avrò spazio e tempo per altro.
Tanti progetti ed insieme la consapevolezza di cosa mi trattiene dal realizzarli.
E' il rischiare.
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c’è il rischio di morire;
A sperare c’è il rischio della disperazione e
A tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà .
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Leo Buscaglia, da “Vivere Amare Capirsi”
Pronta per questo 2010?Il mio tempo interno? Sai?? Ho paura di non saperlo riconoscere tanto è il tempo che non lo vedo...Ma arriverà il momento giusto..(mi han parlato molto bene di te..)
RispondiEliminaCiao Ritettail tempo interno basta ascoltarlo, è sempre lì..tanti tanti tanti auguri anche a te.mi hanno parlato bene di te, anche a meP
RispondiEliminaquesto bellissimo post.proprio adesso.:-)grazie
RispondiEliminaciao Eagleche è successo?ti ho chiamata stamattina, ti chiamo più tardigrazie cmq
RispondiEliminanono :-) successo niente di particolare.è che comincio a fare senza più paura tutte quelle cose che sono scritte dopo tutte quelle A, nonostante i rischi.e mi sento bene.ecco
RispondiEliminaA fare quello che ci si sente magari si sbaglia ma chi se ne frega.
RispondiEliminaEcco io sono una fifona del rischio. SOno una specie di cozza attaccata allo scoglio... ecco che posso augurarmi per il nuovo anno, ritornando ad un commento di ieri sui sogni e i progetti per il futuro: lasciare che lo scoglio si separi da me ed io da lui... ed esser euna cozza libera di saltare in un bel piatto di spaghetti... o di affogare nel sughetto di una impepata...Bello sto post.
RispondiEliminaue Aleciao. pensavo fossi già partita.e lo so...hai ragione. io mi sento PIGRA!!____________________ohhh sono solo io...bellissima metafora ( anche se tra le ultime allergie accertate ci sono...le COZZE!!!!)
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