Ho conosciuto il counseling in un altro paese, altro continente, altra vita. Ho scoperto quanto può essere liberatorio l'essere ascoltati, senza giudizio ed interpretazione, senza consigli. Sono tornata in Italia e ho cominciato a formarmi ed a integrare le mie esperienze di marketing al counseling e alla creatività .
Questo blog nasce per condividere e far conoscere strumenti e possibilità per vivere meglio la nostra vita di relazione e professionale. Paola BonavolontÃ
Questo blog nasce per condividere e far conoscere strumenti e possibilità per vivere meglio la nostra vita di relazione e professionale. Paola BonavolontÃ
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PaolaBonavolontÃ
Counseling Marketing Creatività Formazione
Creo e conduco corsi teorici e laboratori esperienziali su: marketing e self marketing creativo, personal branding, creatività .
Counselor Formatore iscritta alla Reico n°525
Counselor Formatore iscritta alla Reico n°525
Master in Artcounseling, Gestalt Counseling e PNL.
Laureata con lode in Economia e Commercio, ho ricoperto ruoli di marketing manager in multinazionali in Italia e negli Stati Uniti.
Attualmente vivo e lavoro a Roma.
Laureata con lode in Economia e Commercio, ho ricoperto ruoli di marketing manager in multinazionali in Italia e negli Stati Uniti.
Attualmente vivo e lavoro a Roma.
Posso aiutarti a comprendere e superare momenti di difficoltà personale e lavorativa, scoprire le tue capacità , a saperti presentare con fiducia, a migliorare il modo in cui ti relazioni con gli altri, ritrovare motivazione e seguire le tue passioni.
Colloqui in presenza o su skype: paolabonavolonta
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Mi piacciono questi homeworks .....
RispondiEliminaFelice weekend,
RispondiEliminaSfiqui diventa bello. non credo di venire a Napoli, ma nel caso ti faresti un salto al centro? che io nel poco tempo che ho non riesco ad andare molto lontana da casa dei miei. magari un caffè da Cimmino. Douce e Sfi...chissà chi delle due conoscerò per prima...
RispondiEliminaDouce io gli homeworks li do sul serio...ihihih
RispondiEliminaeheheh credo che sia più facile con Douce, visto che state nella stessa città . Cmq dimmi quando, che da quelle parti devo tornare per fare una strage da MANGO Cmq ti presento il mio uomo.
RispondiEliminaSfi è quello delle mutande sul banco?cmq il "forget Paris" spero sia un caso, altrimenti dimentico tutti i post e propositi di pace e ti farò comprare solo sturci da Mango!!!
RispondiEliminaEhehehe io volevo Sicurello. Che so gli sturci. Cmq sabato prossimo dovrei venire li con una mia collega. Fammi sapere.
RispondiEliminaRiesco a resistere a tutto fuorché alle tentazioni, diceva Wilde!Io riesco a resistere ad oltranza a tante cose.
RispondiEliminasonosoloio ti eri persa questa? io sinceramente so di andare tra due polarizzazioni opposte: resistere o cedere del tutto.ammesso che esista, certo.comunque per quanto riguarda il percorso di crescita, dopo le prime resistenze, ora resisto a smettere !!! ps. a dicembre prendo il terzo master e forse ne inizio ancora un altro.ancora non ho trovato l'equilibrio giusto.
RispondiEliminaSfigata lo so lo so che intendevi Sicurello, ma quello delle mutande era meglio. ihihi.cmq gli sturci per te che sei una napoletana si dice quando un abito ti sta malissimo addosso, ma non mi chiedere da dolve venga, etc. allora io domenica prossima lavoro fino alle 7 di sera, ma sabato ci sono per te. sisisisisti voglio vedè!!
RispondiEliminaanzi Douce potrebbe essere una buona idea, ci vediamo noi e conosciamo anche la Sfi tutto in uno stesso giorno, eh? sfi, mandami in privato il cell- il mio lo leggi qui
RispondiEliminaCollego qui la risposta all'altro post sull'ascolto: certo che è bello sentirsi "scelta" come asocoltatore elettivo. Perchè allora io resisto alla tentazione di tornare a fare ciò che facevo?PS: e rosico in senso bonario quando sento dei tuoi master ed io che ho da fare ocn dati di produzione e garanzie, gare di redditività e gestioni di risaprmio?
RispondiEliminaSono solo ioposso immaginare che magari i motivi per cotanta resistenza siano pratici.Io donna pratica lo sono sempre stata, ho organizzato anche le colonie di formiche, come ho scritto da qualche parte, e poi...ho cambiato vita. e quando faccio i conti, quelli economici, e vedo quanto guadagno ( la sapienza ancora non mi ha pagato per lezioni fatte a febbraio!!!!!!!!)ho un attimo di dubbio nei miei confronti.come ho fatto a lasciare un lavoro dove in due mesi guadagnavo quello che qui guadagno in un anno?perchè la formazione, la supervisione etc, costano e sono un uscita costante.e...il lavoro che facevo prima è assolutamente valutabile: per gli altri e per te stessa.Qui non c'è progetazione.non ti puoi preparare, non puoi dire aspetta, torna domani, controllo e ti do la risposta esatta.risposte esatte non ce ne sono.L'intuizione che hai per una persona, può essere errata per un altra.Devi essere costantemente pronto ad essere flessibile e rigido. Flessibile per le risposte e i percorsi, rigido perchè i confini non vengano scavalcati. il ruolo è riconosciuto e riconoscibile.ora chi sei? anzi chi sono? un assistente sociale? ( il blog nasce per far conoscere una professsione che in Italia proprio non si sa cosa sia) meno di uno psicologo?e stare giorni interi ad ascoltare fiumi di cacca.cattiverie fatte e subite. tradimenti. inseminazioni artificiali fallite ( quando io come percorso personale ho deciso di non provarci neppure).e i clienti che per resistenza se la prendono con te ( me) e ti buttano merda merda merda addosso.dunque. questo lavoro non è tutto rosa e fiori.anzi.e dieci volte almeno al mese mi dico che non sarà quello definitivo.quindi ecco. potrebbe essere che la tua anima pratica tutto questo lo sa o lo immagina e ci sta pensando bene. che poi, per carità , poi dopo arriva il bello. le persone iniziano a volare, e stare bene e ringraziare e crescere.ma prima di arrivare lì può essere tostissima.dopo, se ne vanno, e gli addi dove c'è stato attaccamento sono pezzi di cuore che lascio andare via. Insomma...come va ora con il "rosico in senso bonario"?
RispondiEliminaeheheh ma io so puteolana, ecco perchè non lo avevo mai sentito, quindi sabato 3/10, se vedrai una pazza isterica che entra ed esce da ogni negozio, quella sono io
RispondiEliminalo so che sei puteolana. ma sei bona come la Loren?
RispondiElimina...Che ti leggo solo ora. Ma insomma, in sostanza, quando organizziamo ????? Ps io non sono bona, nè come la Sfigata, nè come la Loren....
RispondiEliminaBuongiorno Paola!Condivido il tuo pensiero: la resistenza è l'opposisizione a qualcosa che può farci bene.E credo che la resistenza "resiste" perchè deve passare per la strada dell'impegno, dell'auto analisi, della sioncerità verso se stessi.Come nella vignetta che riporti: e se alla fine scopriamo qualcosa che non ci piace? E' quella zona di comfort che resiste, che ci protegge apparentemente perchè spesso diciamo di stare bene ma in realtà nascondiamo qualcosa... fosse un disagio, un'insicurezza, una debolezza.Allora scoprire che si è anche deboli può far male, può generare paura.Ma tutto questo è normale perchè umano.Guardarci negli occhi con le nostre paure è il passo più impegnativo da fare e quello che sorregge, secondo me, la resistenza.E se provassimo a pensare che la resistenza invece è la prima forma di paura, la prima catena che ci portiamo addosso? Ti auguro un sereno week end!Solidea
RispondiEliminaCiao Solidea,bentornata qui nei commenti.sono d'accordo a definirla catena la resistenza, perchè da proprio idea di qualcosa di molto pesante che ti trascini addosso e ti rallenta.per il resto sonomolto rispettosa delle resistenza degli altri, ricordo le mie e ringrazio chi all'epoca mi diede una deliziosa piccola spintarella con i dovuti modi.ecco l'unica "spintarella!" che ho avuto nella vita è stata per l'inizio del percorso.buon weekend a teP
RispondiEliminaRimango della mia idea. Invidio bonariamente. Perché anche dalla merda nascono fiori
RispondiEliminae quotiamolo il grande Fabrizio!!
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