mai più.
Beh, è una cosa terribile.
Beh, è una cosa terribile.
Le pronunciamo cento volte al giorno, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo se non ci siamo ancora confrontati con un vero "mai più".
In fondo ci illudiamo sempre di poter controllare ciò che accade; nulla ci sembra definitivo.
È come un fuoco d'artificio che si spegne di colpo e tutto diventa nero.
Mi sento sola, malata, ho la nausea e ogni movimento mi costa uno sforzo immane.
E poi è successa una cosa. È incredibile, vista la tristezza di questa giornata.
[...]
Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso.
E' come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.
Sì, è proprio così, un sempre nel mai.
L'eleganza del riccio, Muriel Barbery
In fondo ci illudiamo sempre di poter controllare ciò che accade; nulla ci sembra definitivo.
Anche se in queste ultime settimane dicevo che presto mi sarei suicidata, non so se ci credessi veramente.
Ma questa decisione mi faceva davvero provare il senso della parola "mai"? Niente affatto.
Mi faceva provare il mio potere di decidere. E penso che, qualche istante prima di mettere fine alla mia vita, "finito per sempre" sarebbe rimasta ancora un'espressione vuota.
Ma quando qualcuno a cui vuoi bene muore... allora posso dire che capisci cosa significa, ed è una cosa che fa molto molto male.
Ma quando qualcuno a cui vuoi bene muore... allora posso dire che capisci cosa significa, ed è una cosa che fa molto molto male.
È come un fuoco d'artificio che si spegne di colpo e tutto diventa nero.
Mi sento sola, malata, ho la nausea e ogni movimento mi costa uno sforzo immane.
E poi è successa una cosa. È incredibile, vista la tristezza di questa giornata.
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Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso.
E' come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.
Sì, è proprio così, un sempre nel mai.
L'eleganza del riccio, Muriel Barbery
non riesco a finire di leggere questo libro...già la morte di qualcuno ti mette di fronte al "mai più", al non ritorno, alla non possibilità...forse per questo non dovremmo mai dire "mai più in vita"...ricordo un'intervista di giorgia su vanity fair: riguardo la sua storia con alex baroni e la sua morte, diceva che aveva imparato sempre a salutare, a chiarire dopo una discussione...perchè non sai mai se rivedrai quella persona....
RispondiEliminaSolè..a me avevano detto che la mia operazione era una stupidaggine di routine. mi sono svegliata per un soffio. riaddormentata, rianimata due volte.anche io saluto sempre e vado a letto cercando di essere in pace con chi amo.
RispondiEliminaSapete perchè amo questo posto? Perchè ci siete voi!!Che mi ricordate le cose importanti quando le dimentico...che mi aiutate a ritrovare la voglia di lottare...e cmq anche io faccio la stessa cosa:chiarisco subito, e cerco di essere sempre in pace cn chi amo!!Un abbraccio
RispondiEliminaDebbina,grazie. anche io cmq a volte sono stanca di lottare e vorrei stare un pò tranquilla. almeno la pace quella sì, quella posso impegnarmi.abbraccione a te
RispondiEliminaMai più. sembra perenotrio. Sembra forte. Sembra ssoluto. Sembra niente però... perché nelal maggior parte delle occasioni in cui abbiamo pronunciato queste parole "mai più", alla fine di cose identiche a quelle che ci eravamo ripromesse di non vivere/fare/dire se ne sono ripetute nella nostra vita. Finché un giorno, non meglio identificato, in un attimo non precisato, ecco, avviene un mai più. mai più come l'ultimo sorriso di Paolo prima che morisse, l'ultima carezza al nonno di cui non sentirò più la pelle, l'ultimo sguardo innocente, l'ultimo volto, l'ulitmo giorno di scuola...Mai più. Io queste parole le ripetevo spesso quando stavo male e mi ritenevo in grado di potercela fare da sola. Ma non decidevo niente. era la malattia che decideva per me. Mai più me lo sono ripromessa in bagno, un pomeriggio, tra le lacrime, vomitando fino al sangue. Mai più,. dicevo per un uomo. Ci sono cose che però su serio non tornano mai più. E fa male. Altre, per fortuna, non tornano davvero.
RispondiEliminaEcco... Io ti ho letta. E ho preso il telefono. Non ho avuto risposta, e non so se ho fatto bene o male. Ma l'ho fatto. ho troppe cose da chiarire e non voglio piu' star male così....Perchè Mai Piu', vuol dire proprio mai piu'...poi dopo non si torna indietro.....
RispondiEliminaC'è qualche Mai Più che può rivelarsi una liberazione. Allora me lo auguro. E qualche Mai Più che spero non si ripeterà, perchè il primo è già stato troppo forte, rimbomba ancora, lascia crateri dove non attecchisce più nulla.
RispondiEliminaSono solo io.già non ci avevo pensato all'altro lato della medaglia. anche io vorrei poter dire mai più allo stare male. sia nel corpo che nell'anima.quante sono le cose che vorrei. mi impegno e nonostante tutto, il mio corpo mi dice no.
RispondiEliminaDouce pensavo avessi chiamato me, ma quando sono in seduta i telefoni sono silenziosi ( lo dico per il futuro, non sia mai che ti offendi).rivediti il post sul "lasciarsi" tra le righe spiego come fare.e poi inventati un rituale per farlo.
RispondiEliminaNon sense,assolutamente. lo spero anche io per te.e cmq sono qua per quel che posso. (parliamo dello stesso argomento immagino)
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