Questo è un periodo intenso per me di saluti, distacchi ed addii.
In tutte le relazioni e gli incontri è già inclusa nel principio la fine, il congedo.
Ogni inizio è una fine ed ogni fine è un inizio.
Prima gli allievi di Sapienza: ogni edizione del Master un collage di emozioni e persone mi resta nel cuore.
Anche a distanza di anni qualcuno mi scrive per raccontarmi com'è andata la sua vita da allora, quanto è stato importante che abbia creduto in lui o lei e quanto ancora è rimasto del nostro incontro dentro.
Potrei fare cento nomi, io ogni volta mi separo da venti persone fino a che il ricordo diventa una progressione geometrica di volti e storie speranze attese delusioni.
E vedere i talenti e poter contribuire affinché ne prendano coscienza ed inizino a credere e lottare.
E mostrarmi per quella che sono e possano vedere che ognuno paga il prezzo dei suoi desideri.
Per me è stato caro: ha significato lontananza e ripetuti addii.
E dunque, se si può, si sceglie, sapendo che ogni posizione ha un prezzo e che desiderare è diverso da agire per avere.
Restare a sognare equivale al fallimento sicuro.
Il controcanto è che le dimensioni del sogno possono essere infinite e per sognare si può benissimo stare distesi nel proprio letto a testa in su senza muovere un dito.
Altro distacco: dopo 4 anni, ho terminato il percorso con Edoardo e Claudia e ho dovuto salutare persone che sono diventati fratelli per me.
Ed ancora gli allievi di Artcounseling, e il corso di teatro.
E la nuova classe dell’RPM dove forse potrei solo dipingere le emozioni che ho vissuto insieme a voi, gli occhi lucidi che ho visto, gli abbracci, i muri di sospetto crollare lieti perché anche la più dura ha compreso che di me ci si può fidare ed affidare.
E, vicina alla vacanza, ho iniziato a preparare i miei clienti già qualche settimana fa, affinché la separazione non sia improvvisa, ma ci sia il tempo per preparare il cuore e la mente.
Ma di nuovo, loro salutano un affetto, io ne saluto tanti, ognuno è unico e speciale e mi mancherà.
E poi Placido che si trasferisce in Spagna, e Matteo che va a convivere e ne sono felice, ma è ovvio che non avremo più il nostro incontro fisso.
E il mio amico con cui ci vediamo due o tre volte l’anno, ai concerti.
E mi piace uscire insieme dal palcoscenico, confonderci con i musicisti e vederli salutare e farsi i complimenti e commentare i passaggi di quel punto o l’altro.
E noi due che vediamo sul viso dell’altro i segni del tempo e ci avviciniamo per un istante, camminiamo veloci in corridoi infiniti precipitandoci di nuovo verso un altro addio.
E poi lei.
Il mio tesoro.
L’ho salutata tre volte in tutta la mia e la sua vita.
La prima dormiva nella sua culla che è stata mia.
E nella nostra storia sarà sempre così.
Ogni volta che la vedrò so già che dovrò salutarla.
Che la vedrò sempre solo per attimi, e la vedrò crescere dai filmini e sentirò la sua voce per telefono e per quanto mi fermi a lungo con lei, sarà sempre troppo poco.
Comunque dovrò lasciarla.
GaGa. GuGu.
I love U.
In tutte le relazioni e gli incontri è già inclusa nel principio la fine, il congedo.
Ogni inizio è una fine ed ogni fine è un inizio.
Prima gli allievi di Sapienza: ogni edizione del Master un collage di emozioni e persone mi resta nel cuore.
Anche a distanza di anni qualcuno mi scrive per raccontarmi com'è andata la sua vita da allora, quanto è stato importante che abbia creduto in lui o lei e quanto ancora è rimasto del nostro incontro dentro.
Potrei fare cento nomi, io ogni volta mi separo da venti persone fino a che il ricordo diventa una progressione geometrica di volti e storie speranze attese delusioni.
E vedere i talenti e poter contribuire affinché ne prendano coscienza ed inizino a credere e lottare.
E mostrarmi per quella che sono e possano vedere che ognuno paga il prezzo dei suoi desideri.
Per me è stato caro: ha significato lontananza e ripetuti addii.
E dunque, se si può, si sceglie, sapendo che ogni posizione ha un prezzo e che desiderare è diverso da agire per avere.
Restare a sognare equivale al fallimento sicuro.
Il controcanto è che le dimensioni del sogno possono essere infinite e per sognare si può benissimo stare distesi nel proprio letto a testa in su senza muovere un dito.
Altro distacco: dopo 4 anni, ho terminato il percorso con Edoardo e Claudia e ho dovuto salutare persone che sono diventati fratelli per me.
Ed ancora gli allievi di Artcounseling, e il corso di teatro.
E la nuova classe dell’RPM dove forse potrei solo dipingere le emozioni che ho vissuto insieme a voi, gli occhi lucidi che ho visto, gli abbracci, i muri di sospetto crollare lieti perché anche la più dura ha compreso che di me ci si può fidare ed affidare.
E, vicina alla vacanza, ho iniziato a preparare i miei clienti già qualche settimana fa, affinché la separazione non sia improvvisa, ma ci sia il tempo per preparare il cuore e la mente.
Ma di nuovo, loro salutano un affetto, io ne saluto tanti, ognuno è unico e speciale e mi mancherà.
E poi Placido che si trasferisce in Spagna, e Matteo che va a convivere e ne sono felice, ma è ovvio che non avremo più il nostro incontro fisso.
E il mio amico con cui ci vediamo due o tre volte l’anno, ai concerti.
E mi piace uscire insieme dal palcoscenico, confonderci con i musicisti e vederli salutare e farsi i complimenti e commentare i passaggi di quel punto o l’altro.
E noi due che vediamo sul viso dell’altro i segni del tempo e ci avviciniamo per un istante, camminiamo veloci in corridoi infiniti precipitandoci di nuovo verso un altro addio.
E poi lei.
Il mio tesoro.
L’ho salutata tre volte in tutta la mia e la sua vita.
La prima dormiva nella sua culla che è stata mia.
E nella nostra storia sarà sempre così.
Ogni volta che la vedrò so già che dovrò salutarla.
Che la vedrò sempre solo per attimi, e la vedrò crescere dai filmini e sentirò la sua voce per telefono e per quanto mi fermi a lungo con lei, sarà sempre troppo poco.
Comunque dovrò lasciarla.
GaGa. GuGu.
I love U.
Che bello questo post, ma quanto è bella la bimba della foto... ma è tua nipote? Stupenda questa frase "Ogni inizio è una fine ed ogni fine è un inizio."
RispondiEliminagrazie sfigata, sì è mia nipote Guia.e la frase mi aiuta a vivere meglio .
RispondiEliminadany grazie...
RispondiEliminaSono qui che cerco ispirazione per scrivere una lettera di presentazione della società... cerco aforismi sulla creatività (cosa abbastanza stupida nell'essere creativi...)Poi vado a pag.2 di Google e vedo il tuo nome. Sorrido... il mio capo alza il sopracciglio, ed io sorrido ancora di più...Trovo il tuo blog, leggo un po' di articoli... e mi si illumina il viso alle tue parole, sembra di sentirti parlare qui accanto e un po' mi perdo nei ricordi dell'altro anno... dolcemente :)Spero che vada tutto bene Paole'... e spero di sentirti presto...Un bacioneLaura C.
RispondiEliminaa Laurè...di aforismi sulla creatività mi potevi chiedere e cmq il mio sito dovrebbe se non ricordo male esserne pieno. cmq tra un pochino faccio una lezione sul problem solving e parto dallea creatività come strumento di ...allora presentati e poi fammi sapè.incrocio le dita...p
RispondiEliminaPaole'... l'idea degli aforismi mi era venuta in quel momento come ultima spiaggia... il mio capo mi ha anche silurato l'idea di una zebra a pois in mezzo ad una mandria di tristi zebre a strisce... :) hihihiQuand'è la lezione? sarebbe un'ottima occasione di unire l'utile al dilettevole!L
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