A volte vorrei fermarmi a godere i cambiamenti belli.
Quando sei arrivata qui ti sei definita pallina da tennis, ed io ti immaginavo colorata, gialla, sulle pareti del mio studio turchesi, un pò confusa senza mai essere impazzita.
Ti guardavo quando tu ancora non riuscivi a guardare me.
La tua voce usciva flebile, le tue spalle rinchiuse quasi a proteggerti come un guscio dal mondo.
Ed abbiamo lottato e sofferto e guardato cose che avremmo preferito non riconoscere.
Imbrigliate tra quelle cose c'erano anche la tua bellezza, la tua femminilità , il tuo divenire adulta.
Sono stata al tuo fianco e tu hai avuto la costanza di voler guardare senza fuggire.
Ho visto la bambina che era in te, ignorata e zittita, poi l'adolescente privata della ribellione.
Ieri, quando sei comparsa alla mia porta, ho capito che la trasformazione è completata.
Il bozzolo è diventato farfalla.
E' un onore accoglierti donna, così come sei.
Quando sei arrivata qui ti sei definita pallina da tennis, ed io ti immaginavo colorata, gialla, sulle pareti del mio studio turchesi, un pò confusa senza mai essere impazzita.
Ti guardavo quando tu ancora non riuscivi a guardare me.
La tua voce usciva flebile, le tue spalle rinchiuse quasi a proteggerti come un guscio dal mondo.
Ed abbiamo lottato e sofferto e guardato cose che avremmo preferito non riconoscere.
Imbrigliate tra quelle cose c'erano anche la tua bellezza, la tua femminilità , il tuo divenire adulta.
Sono stata al tuo fianco e tu hai avuto la costanza di voler guardare senza fuggire.
Ho visto la bambina che era in te, ignorata e zittita, poi l'adolescente privata della ribellione.
Ieri, quando sei comparsa alla mia porta, ho capito che la trasformazione è completata.
Il bozzolo è diventato farfalla.
E' un onore accoglierti donna, così come sei.
Il percorso del dolore è necessario per arrivare alla consapevolezza di ciò che si è. Credo che riuscire ad aiutare qualcuno in questo sia grandioso. Condividerlo anche di più.
RispondiEliminavorrei fare quella fine lì, io ... ecco.
RispondiEliminaadotto il post e la sua autrice e già ci sono cose che vorresti non guardare ma che sono dentro con delle radici così forti che a tirarle fuori ti fai male!
RispondiEliminaper molto tempo mi sono definita la pallina impazzita di un flipper. E' che io ero anche il flipper e non lo sapevo. E il flipper poi è un gioco bellissimo. Uscire dal bozzolo è bellissimo. Fare la pallina nel flipper della (tua) vita ancora di più. ... Un poco anarchica eh come pallina ;)
RispondiEliminaQuesto percorso è fatto di lacrime, di paure, di riflessioni. Lo so bene. E non c'è nulla di più bello che vedere un bruco divenire farfalla.C'è chi si vede come una pallina colorata, chi come una biglia, chi come un albero, un colore, un tratto, una lettera, un animale. C'è chi non si sente affatto. E scoprire d'esserci, di essere così come si è, nella perfezione dei nostri difetti, dei nostri dolori, delle nostre scommesse e gioie e vittorie è la cosa più bella che possa accadere.
RispondiEliminaElenucci...è una sensazione bellissima.Cembol...anche tu hai il coraggio di guardare.Solè...dopo il male però....quanto bene...... Movida...il flipper è troppo veloce per me...anche il ping pong se è per questo. io adoro lo sci, se hai presente. quella è la velocità giusta...piano piano godendo il sole e la perfezione delle curve, veloce veloce che ti manca il fiato tra i paletti spingi spingi che sei al traguardo e poi...alza la coppa e bevi.bacio a tutte buonagiornata.....buona
RispondiEliminasi sono solo io...ma da un pò abbiamo iniziato a ridere. tanto.e a gioire. che incanto vederla libera e leggera.e ricordarmi di quando è successo a me, e sapere che era per questo che ho scelto questo lavoro. e vederlo avverare.in una meravigliosa giovane donna coraggiosa che ora potrà godersi la vita come merita.(moi aussi)
RispondiElimina@ sono solo io : già ...
RispondiEliminaE' ciò che ho pensato io, La mia esprienza a livello perosnale ricalca lo stesso schema, mentre come "professionista" (anche se nel mio caso non è azzeccato come termine) è stato così "pervasivo" ed energizzante vedere quelle piccole trasformazioni che giorno dopo giorno donano alla fine luce a tanto buio. Ricordo con passione e affetto sincero il caso di una donna in particolare.Chissà se avessi fatto quel "mestiere" (la terapeuta intendo) che ne sarebbe stato di me? nel senso: sarei riuscita ad assere una brava terapeuta? avrei aiutato la gente sul serio? boh. Ci penso sempre.@Cembolina, anche tu hai vissuto un percorso simile?
RispondiElimina:) ambé lo dici comunque alla reincarnazione dell'archetipo del bradipo, ma chi me/te/ce lo dice che secondo il bradipo lui si sta muovendo velocissimo? :-D
RispondiElimina@sonosoloio...io so di aver rivoluzionato totalmente la mia vita. e non sono terapeuta, ciononostante, ma counselor.e ognuno di noi è alle prese tutti i giorni con l'autovalutazione (ed io anche con la supervisione perchè l'auto non è "obiettiva")e ci sono giorni e racconti che mi dico posso solo accogliere e null'altro.e poi mi ricordo che il solo poter raccontare cosa ci è successo fa rinascere il cuore, e l'orgoglio di avercela fatta sostituisce la vergogna e il non si dice.e si riacquista la dignità della propria storia.e quando io sono arrivata a questo Edo (sempre lui) mi ha detto che fino a quando c'è un pezzo della nostra storia di cui ci vergognamo, non stiamo accettandoci veramente.La nostra storia siamo noi. anche se quello che è successo quando è successo non abbiamo potuto cambiarlo.siamo sopravvissute, non vittime nè colpevoli.
RispondiEliminamovida 69 per me si muove velocissima, specie di notte, quando viene su Style e posta dei post che il respiro si incastra e le storie del passato e del presente vengono a chiedere ascolto accanto al letto sussurrando: ed io? ti ricordi di me? vediamoci ancora, assaggiamoci. accorgersi della paura di trovare tutto uguale o tutto diverso. che solo restare lontani è possibile.ed ora che non mi è possibile nascondermi so il nome di quel comportamento : evitante. di che? della confluenza, della fusione, della confusione.accendi la tele più spesso, và ...
RispondiEliminaAggiungo solo che Edo ti dice bene. il mettere fuori, verbalizzare, è già accettare di elaborare e mettere in discussione qualcosa. Poi c'è chi teorizza sui silenzi, sulle pause, sui modi, sui tempi, sulle finalità ... è così vasto il mondo umano. Ed è per questo che mi affascina.e qui non c'è colpa :)
RispondiEliminaNon ho capito se è un padre che si rivolge alla figlia comunque non ci vedo alcun dolore, ma la consapevolezza dell'evulozione naturale di un bambina che diventa adulta. Altri significati nascosti?
RispondiEliminaChitta...ops...non è un padre....ma io che scrivo di una persona che viene da me.ops...è la seconda volta questa settimana che mi danno ""uomo" mi dovrò preoccupare? il dolore è stato nel percorso ...ora la strada che si è aperte la chiamerei piuttosto piacere.
RispondiEliminayes...sono solo io.infatti. a volte questo "mestiere" è veramente fatto di sfumature, e di "giusta" distanza/vicinanza.troppa distanza fa sentire soli, troppa vicinanza invasi.trovare un equlibrio leggendo nei bisogni dell'altro, se vuole appoggiarsi in quel momento o essere solo guardato. se vuole un bicchiere d'acqua per continuare a correre o una coperta per fermarsi.ecco...essere bravi o no, dannosi o no, a volte si nasconde in un dettaglio.l'importante credo io, è esserci col cuore. solo da lì si può ammettere anche di sbagliare e poter recuperare. l'ascolto è attivo perchè il cuore va aperto per ascoltarsi ed ascoltare.
RispondiEliminamumble.che possa saltar fuori una farfalla anche da una libellula?io ci provo ...
RispondiEliminaQuello che descrivi è un bellissimo percorso, complimenti alla persona che lo ha compiuto e te che hai saputo accompagnarla. Sei sempre di ispirazione!!! ps: probabilmente è tanto che l'hai modificata, ma mi piace molto questa nuova grafica. Leggo quasi sempre i tuoi post dai "preferiti" di style e non me ne ero mai accorta!
RispondiEliminaIl coraggio di guardare senza fuggire.. sì, credo sia proprio questo che ha permesso il cambiamento. Fuggire per me significa tante cose: mangiare per non sentire il vuoto interno, attapparsi le orecchie per non ascoltare verità dolorose, bendarsi gli occhi per non incontrare uno sguardo passionale, fare le valigie senza guardare indietro.. Non avrei potuto affrontare tutto questo da sola.. avrebbe fatto troppo male.. ma tu hai un grande dono, non dai soluzioni ma sai stare vicino, con il cuore, e infondi abbracci caldi che riscaldano l’anima. Ecco, mi fermo a godere di questa bella sensazione di leggerezza, qui, con voi.
RispondiEliminaIl coraggio di guardare senza fuggire.. sì, credo sia proprio questo che ha permesso il cambiamento. Fuggire per me significa tante cose: mangiare per non sentire il vuoto interno, attapparsi le orecchie per non ascoltare la verità , bendarsi gli occhi per non incontrare uno sguardo passionale, fare le valigie senza guardare indietro.. Non avrei potuto affrontare tutto questo da sola.. avrebbe fatto troppo male.. ma tu hai un grande dono, non dai soluzioni ma sai stare vicino, con il cuore, e infondi abbracci caldi che riscaldano l’anima. Ecco, mi fermo a godere di questa bella sensazione di leggerezza, qui, con voi.
RispondiElimina@evinrude: una farfalla da una libellula? perché vuoi tagliarti due ali?la prima libellula Sprint dopo l'Ape Cross :-D(okok vado)
RispondiEliminaLeggerezza/Mare: goditi tutti i complimenti che ti restituiscono le altre mentre io mi godo quello che mi restituisci tu di me.
RispondiEliminaevin...d'accordo con il presidente Movida ;-))) Clo grazie di tutto.
RispondiEliminaa parte il fatto che io nella foto di ali ne ho 2 e non 4 sadioperché. è che io pensavo di cercarmi le altre 2 ali extra... capiteammè ...:-*
RispondiEliminaevin: trovate due ali in più:La gioia e l'amore sono le ali per le più grandi imprese. Goethe.ma sono convinta che non erano quelle a cui ti riferivi.....
RispondiEliminaVedi che non avevo capito niente? Inganna la descrizione della bellezza e della femminilità come fossero viste da una prospettiva maschile. Per il soggetto in effetti non avevo assolutamente capito che fossi tu, scusa, però ancora non percepisco dolore, ma il potere della trasformazione. Ciao, Cri!
RispondiEliminaChitta...pfui...me la sono cavata...grazie per restituirci " il potere"...baciopÃ
RispondiEliminanon esattamente in effetti... però qualche assonanza con goethe l'avrebbero anche, volendo ...
RispondiElimina