Io voglio sapere come posso migliorare, e dove sbaglio.
Allo stesso tempo ci sarà qualcosa che so fare bene.
Ecco: immaginate la critica costruttiva come un RINFORZO POSITIVO dei punti di forza, e una leva per migliorare i punti di debolezza.
C’è un’abitudine diffusa a esprimere subito - a volte unicamente - gli aspetti negativi; ciò crea chiusura e rigidità nella persona che riceve la critica, demoralizzazione e demotivazione.
Invece di apprezzare ciò che c’è, si tende a criticare ciò che non c’è ancora, magari un particolare secondario, che la persona criticata ha dovuto trascurare a vantaggio di una serie di azioni fondamentali.
Prova a ricordare una situazione in cui hai dato il massimo, lavorato il weekend, saltato pause pranzo e serate con gli amici.
Al completamento del compito la reazione del capo arriva come una doccia gelata: non elogi per la qualità e quantità del lavoro svolto ma critiche e rimproveri per dettagli ininfluenti.
Lo strumento del feedback, in italiano critica costruttiva, cioè atta a costruire e non a demolire la persona, mira a correggere, a risolvere problemi, a migliorare, non a mortificare.
Il feedback per essere uno strumento di crescita, motivazione e di rinforzo positivo va impostato sull’apprezzamento dell’altro, allo scopo di confermare la persona e il suo impegno e solo successivamente una descrizione di cosa può migliorare in futuro.
Colpire un modo di essere impedisce la possibilità di miglioramento, in quanto afferma che la persona stessa è sbagliata, non il suo comportamento.
Etichettare qualcuno con un aggettivo negativo lo blocca in quel giudizio “sei stupido, inaffidabile, scorretto” oppure“Sei acida”.
Un comportamento si può cambiare, un modo di essere no.
per le puntate precedenti e successive: clicca l'etichetta
critica costruttiva
Allo stesso tempo ci sarà qualcosa che so fare bene.
Ecco: immaginate la critica costruttiva come un RINFORZO POSITIVO dei punti di forza, e una leva per migliorare i punti di debolezza.
C’è un’abitudine diffusa a esprimere subito - a volte unicamente - gli aspetti negativi; ciò crea chiusura e rigidità nella persona che riceve la critica, demoralizzazione e demotivazione.
Invece di apprezzare ciò che c’è, si tende a criticare ciò che non c’è ancora, magari un particolare secondario, che la persona criticata ha dovuto trascurare a vantaggio di una serie di azioni fondamentali.
Prova a ricordare una situazione in cui hai dato il massimo, lavorato il weekend, saltato pause pranzo e serate con gli amici.
Al completamento del compito la reazione del capo arriva come una doccia gelata: non elogi per la qualità e quantità del lavoro svolto ma critiche e rimproveri per dettagli ininfluenti.
Lo strumento del feedback, in italiano critica costruttiva, cioè atta a costruire e non a demolire la persona, mira a correggere, a risolvere problemi, a migliorare, non a mortificare.

Colpire un modo di essere impedisce la possibilità di miglioramento, in quanto afferma che la persona stessa è sbagliata, non il suo comportamento.
Etichettare qualcuno con un aggettivo negativo lo blocca in quel giudizio “sei stupido, inaffidabile, scorretto” oppure“Sei acida”.
Un comportamento si può cambiare, un modo di essere no.
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critica costruttiva
faccio una fatica a capire la critica costruttiva... dev'esser per la madre che mi ritrovo. che sono anni che spaccia le sue per critiche costruttive e invece mortifica e demolisce...
RispondiEliminaecco...immaginavo di trovarti qui.di solito quando si fa fatica, c'è qualche resistenza. preparando i post dei prossimi giorni ti pensavo. non mi chiedere a quale, xchè il pc si è mangiato tutto e non so se quel pezzo ci sarà +.ma interessante, osisì...
RispondiEliminaSono d’accordo, la critica (non quella costruttiva di cui parli tu) crea chiusura. Mi rendo sempre più conto di quanto sia difficile essere ascoltati senza essere giudicati. Trovare una persona capace di farlo significa trovare un grande tesoro.. e tu lo sei.. già già !
RispondiEliminagrassssssieee leggerezza
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