Quali sono i messaggi che ostacolano l'autostima?
Tutti quei messaggi del genitore al bambino (sia effettivi che transazionali ovvero sia quando davvero sono rivolti ai nostri figli, o quando assumiamo o subiamo comportamenti "genitoriali" all'interno della coppia ad esempio) in cui l'amore è subordinato ad un SE.
"se fai il bravo...allora..." il messaggio sottinteso è "se non fai il bravo, NON ti amerò".
"fai come ti dico io" sottinteso: "se non fai come ti dico io.....";
" tu non sei capace di farlo".
questi messaggi fanno sentire il bambino (cresciuto o no anagraficamente) inadeguato ed indegno, obbligandolo a comportarsi da bravo bambino anche a 40 anni, o all'opposto solo per ribellione.
Il ribelle, lungi dall'essere più libero rispetto ai "bravi bambini" è due volte vittima del suo comportamento, in quanto "sa" che si sta comportando "male" e si sentirà in colpa di fare "il cattivo".
La persona risulta dipendente dall'appprovazione esterna, alla ricerca continua di ricevere conferma del proprio valore.
La sete di approvazione non si placa mai.
conosco il potere di questi messaggi.ne ho ricevuti tanti.e nonostante i miei 44 anni non ne sono ancora fuori.non del tutto.MASSENEESCEOHSSISSì:*
RispondiEliminaOh sì, parole sante...
RispondiEliminasante parole...
RispondiEliminaconcordo in pieno!!!ma se il soggetto è vittima dei genitori, nel senso che tramite questi ricattini e messaggini gli condizionano la vita, gli organizzano la giornata e lo sfruttano....come si può aiutare la persona in questione senza ferirlo???alla fine sono smepre i suoi genitori!!!grazie dany
RispondiEliminaNel mio caso aggiungerei anche "fai come ti pare".. il messaggio è sempre lo stesso "tanto se lo fai di testa tua, fallirai", "senza di me non sei in grado". La tentazione di cedere a quelle vocine è tanta ed è anche, lo riconosco, un modo per non prendersi la responsabilità delle proprie scelte.
RispondiElimina@maddie...se ne esce sì@traffic e @Ele...parole sante dette da una non santa..ihihi@cyrano...già @ dany...all'inizio sono sempre i suoi genitori, non alla fine...all'inizio. e se il pagamento è essere vittima per tutta la vita....forse è il caso di fare qualcosa di diverso.@leggerezza...sì bello quello che vedi. è rilassante talvolta far fare agli altri.e sapere di poter fare diversamente se e quando si vuole. ;-)
RispondiEliminagrazie!diciamo che la persona in questione ha imparato questo ruolo di vittima e ha paura..cosi mi ha definito la sensazione...paura di andare contro il olere della famiglia!sarà paura di crescere???finche è comandata a bacchetta può sempre evitare responsabilità ...o dare la colpa a qlcun'altro...dal canto mio-conocendo un po' il meccanismo- ho solo suggerito di iniziare a essere piu protagonista della sua vita...a decidere cose che fanno stare bene solo lui..ma non os quanto possa averlo aiutato!un abbracciodany
RispondiEliminaQuanto bisogna stare attenti con i bambini, con i nostri figli...è una ruota che gira e che bisognerebbe interrompere...acquistando più consapevolezza su quello che si dice a volte anche senza accorgersene...lo sai quanti ne ho fatti di gruppi di crescita interiore in passato??? molti...e mi piacerebbe farne ancora...io trovo però, se mi è concesso dirlo...che nel campo della psicologia si fa molta fatica a lasciare la mente e a disidentificarsi con essa!!! Sì, lo so, adesso tu mi risponderai per benino con la tua super sicurezza e io mi perderò in un bicchier d'acqua perchè non saprò come risponderti...mi potrai capire qundo ascolterai la via del cuore perchè io è solo in quella lingua che parlo!!! Avevo bisogno di dire queste cose già da un sacco di tempo e so che tu sei in grado di ascoltarmi!!! sei una professionista nel campo!Grazie per avermi aiutato a riflettere e a guardare ancora una volta me stessa!!!
RispondiElimina@ dany...per aiutare qualcuno...quel qualcuno deve voler essere aiutato, altrimenti fai la fatica ( probabilmente inutile) tutta da sola. magari che ne so? digli che hai trovato un blog pieno di contenuti utili per stare meglio e lui potrà riconoscersi in qualcuno ( o nessuno) e potrà voler accedere alla sua potenzialità di miglioramento e autorealizzazione
RispondiEliminabadra...tesoro.ti sorprenderò (credo) dicendoti di essere d'accordo con te. è che io sono sempre stata molto corticale ed ho cercato di risolvere tutto con la testa e l'intelligenza. poi è arrivato il percorso che mi sono scelta che si chiama appunto integrato perchè integra gli aspetti della persona, corpo cuore cervello e contesto ( io le chiamo le 4 c della consapevolezza).con ognuno di noi va toccato un solo tasto o più di uno, e può essere inutile battere su quello in cui la persona è già bravissima da se.ecco...io lavoro con alcuni attraverso il contatto fisico, l'abbandondonarsi, l'affidarsi.. o le visualizzazioni per coinvolgere cuore corpo e cervello, oppure con la pittura, senza pennelli ma solo in punta di dita, o a piene mani etcognuno ha la sua chiave e l'approccio che ho scelto segue proprio questo.perchè io credo che ognuno di noi abbia le proprie preferenze e canali preferenziali.e, sopratutto, in quanto approccio umanistico, crede nel cliente come unico esperto della sua vita. non c'è un interprete esterno, ma solo un facilitatore di processi.allora si la persona può realmente cambiare verso ciò che ha scelto di buono per se: attraverso l'esperienza di tutti i sensi e non solo di questa testa a volte troppo stanca di girare e spiegare tutto e resistere a voler fare tutto da sola;-)
RispondiEliminabella la pittura a piene mani...gustosa e divertente!!! :-))) grazie, adesso ho capito!! Un bacione e un dolce sorriso per te!!!
RispondiEliminabhadra lo vedi che sapevi cosa rispondermi?anzi anzi faccio ammenda nella mia "enorme " sicurezza perchè l'approccio integrato integra una serie di teorie da Freud in poi...le 4 c sono una contribuzione/aggiunta mia...bacio
RispondiEliminaio faccio una fatica bestia, ma cerco di starci attentissima a quei SE. tanto poi ci sono i nonni che compensano usandoli come se piovesse ...
RispondiEliminaCembol...perciò va benissimo la sistemica ;-)
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