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Quando ho smesso, mi sono chiesta quanto restasse di quell'identità .
Tanto, è ovvio.
Ho sempre messo passione in ciò che faccio.
Ma è appunto un fare.
Il lavoro di ora mi resta addosso, come pelle.
Non più abito.
Ci abito io piuttosto, dentro.
Credo che a questo lavoro ci si arrivi per necessità , pulsione interna di trovare risposte, pace e serenità .
Di vivere più lieti, senza armi né bagagli inutili.
Chi fa il mio lavoro deve aver trovato la strategia per la sopravvivenza.
Altrimenti raccontiamo frottole.
Quest'affermazione l'ho ascoltata da una delle persone belle che incontro in questi anni di formazione permanente e crescita personale.
Ma l'ho riconosciuta vera.
Ho trovato una strada, la mia.
Ho cambiato totalmente strada, e nel farlo, mi sono ritrovata.
Talvolta torno lì da dove sono venuta e mi accorgo che se fossi restata lì dov'ero ci avrei lasciato la pelle.
Invece la pelle l'ho cambiata e ci sto meglio dentro.
Ho sempre messo passione in ciò che faccio.
Ma è appunto un fare.
Il lavoro di ora mi resta addosso, come pelle.
Non più abito.
Ci abito io piuttosto, dentro.
Credo che a questo lavoro ci si arrivi per necessità , pulsione interna di trovare risposte, pace e serenità .
Di vivere più lieti, senza armi né bagagli inutili.
Chi fa il mio lavoro deve aver trovato la strategia per la sopravvivenza.
Altrimenti raccontiamo frottole.
Quest'affermazione l'ho ascoltata da una delle persone belle che incontro in questi anni di formazione permanente e crescita personale.
Ma l'ho riconosciuta vera.
Ho trovato una strada, la mia.
Ho cambiato totalmente strada, e nel farlo, mi sono ritrovata.
Talvolta torno lì da dove sono venuta e mi accorgo che se fossi restata lì dov'ero ci avrei lasciato la pelle.
Invece la pelle l'ho cambiata e ci sto meglio dentro.
sopravvivere per imparare a vivere.cambiare pelle per non morirci dentro.espellere per poter assimilarela vita è fatta di contrasti contrari e paradossiapparentila vita è tonda e non ha spigoli.siamo noi, sbattendoci, che li creiamo, gli spigoli, eppoi passiamo una vita (la nostra) a cercare di farla tornare tonda.quando comincia a girare però ... ritorna magia :-D
RispondiEliminammm...mumble...si e no. a me hanno sempre detto che son spigolosa. ora sono morbidosa, per la maggior pare del tempo, e poi nei miei spigoli ci vado a sbattere anch'io...bacioooooooo
RispondiEliminaio la strada non la cambio. per lei ho rinunciato a molto e ci credo. ma la pelle si, è già cambiata e sta cambiando ancora, e ci sto sempre meglio.e sono spigolosa, fuori, ma mi sto ammorbidendo dentro (ed è bellisimo).ora bisogna solo trovare un modo pe rdire al mondo: "ehi, sono tornata!"baciodopocaffè :*P.S. ho corretto almeno dieci volte ... starò diventando dislessica pure io????
RispondiEliminaio sono morbida dentro e spigolosa fuori.ma si può??? che fregatura.anzi, da quando sono ingrassata, sono morbida anche a vedersi da fuori, molto morbida. caffè anche io per favore, grazie.
RispondiEliminaDurante la vita attiva si cambia pelle continuamente, così tante volte che ad un certo punto bisogna cucirsi addosso l'indice e il sommario di quello che siamo. Il mio libro non ha ancora un titolo e nemmeno tutte le pagine scritte....comunque non è ne morbido ne spigoloso....è...un mattone!Il tuo libro non contiene molti capitoli ancora....hai una strategia per crearli?
RispondiEliminabady...anche tu vedo che provi gusto nelle metafore...mi domando se il mio libro non contiene tanti capitoli ( secondo me ha varie copertine, titoli e lingue nelle quali è scritto) ma stò mattone tuo, gli vogliamo disegnare qualche fiorellino? un bel trompe l'oeil? un graffito post moderno? ci proiettiamo un film d'azione? insomma i mattoni sono materiali di costruzione, o anche di distruzione se decidi di tirarli in testa a qualcuno; ma senza mattoni il tetto sopra la capa non ce l'abbiamo e il nostro bisogno quasi di base (subito dopo i fisiologici) sarebbe disatteso.o la domanda era sui miei di capitoli? perchè io un libro ce l'ho pure pronto, davvero...
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