Il linguaggio verbale, il cosa diciamo, il contenuto, rappresenta solo il 7% della comunicazione.
Il restante 93% è il non verbale, veicolato attraverso l’uso della voce e dello spazio.
Vocale ->
mimica (smorfie, tic, sguardo, gesti), tono della voce (caldo, freddo, stridulo, alto, basso, flebile), ritmo (lento, lentissimo,veloce) sospiri, pause (ehm...volevo dire che ehm...oggi siamo qui riuniti ehm…), silenzi.
Spaziale->
utilizzo del corpo nello spazio, atteggiamento, postura, gestualità , distanza o prossemica, gli abiti e l’aspetto esteriore, il contatto corporeo.
Quanti sono consapevoli di come dicono le cose?
Frasi dal contenuto semplice ad es., "Bravo!", o “beata te che ti diverti” acquistano significati diversi a seconda del tono in cui vengono pronunciate.
Il contenuto della comunicazione può essere completamente contraddetto dal non verbale.
Studi* affermano che, quando si ricevono messaggi verbali e non verbali in contraddizione tra loro (incongruenti), generalmente si crede a quelli non verbali, ritenuti più spontanei e più difficili da dissimulare o da fingere.
Oltre alla contraddizione, il non verbale può sostituire, integrare, accentuare, regolare il verbale.

Comunicare adeguatamente al contesto ed efficacemente per la relazione significa essere consapevoli e saper gestire il contenuto verbale, il non verbale e le emozioni sottostanti.
Talvolta scegliamo consapevolmente di comunicare freddezza e distacco, più spesso la comunicazione non verbale veicola anche ciò che non desideriamo comunicare.
*Albert Meharabian (1972)
La tua reputazione è cosa dici come:
con quali vestiti, con quali gesti, con quale tono, con quale odore.
Ci sono persone che sappiamo riconoscere se sono passati in ascensore per l'effluvio piacevole o spiacevole che li caratterizza.
Eppure non sono lì.
Fai interventi intelligenti, leggeri, divertenti, o pesanti; fai domande stupide e fuori luogo; fai domande pertinenti che portano alla riflessione e al dialogo; non fai mai domande, e così via.
Hai una postura molto rigida e controllata, sembri ingessato o troppo sciolto.
Sospiri prima di ogni affermazione.
Riuscire a consapevolizzare i pezzi della comunicazione, ci aiuta nelle relazioni.
Ci fornisce uno specchio completo di come ci poniamo al mondo.
Non si tratta di essere interpretati o malinterpretati, semplicemente di guardare quello a cui solitamente non facciamo attenzione, che potrebbe essere il pezzo che urla più forte, coprendo le competenze e mettendole in ombra.
A volte passiamo notti a preparare una presentazione, senza dedicare un solo secondo a curarci di COME la nostra voce, la postura, i gesti ed i toni sapranno esaltare o sperperarne i contenuti.
Preparati il cosa ed il come.
O vuoi perderti il 97% delle informazioni che gli altri hanno di te?
Il restante 93% è il non verbale, veicolato attraverso l’uso della voce e dello spazio.
Vocale ->
mimica (smorfie, tic, sguardo, gesti), tono della voce (caldo, freddo, stridulo, alto, basso, flebile), ritmo (lento, lentissimo,veloce) sospiri, pause (ehm...volevo dire che ehm...oggi siamo qui riuniti ehm…), silenzi.
Spaziale->
utilizzo del corpo nello spazio, atteggiamento, postura, gestualità , distanza o prossemica, gli abiti e l’aspetto esteriore, il contatto corporeo.
Quanti sono consapevoli di come dicono le cose?
Frasi dal contenuto semplice ad es., "Bravo!", o “beata te che ti diverti” acquistano significati diversi a seconda del tono in cui vengono pronunciate.
Il contenuto della comunicazione può essere completamente contraddetto dal non verbale.
Studi* affermano che, quando si ricevono messaggi verbali e non verbali in contraddizione tra loro (incongruenti), generalmente si crede a quelli non verbali, ritenuti più spontanei e più difficili da dissimulare o da fingere.
Oltre alla contraddizione, il non verbale può sostituire, integrare, accentuare, regolare il verbale.

Comunicare adeguatamente al contesto ed efficacemente per la relazione significa essere consapevoli e saper gestire il contenuto verbale, il non verbale e le emozioni sottostanti.
Talvolta scegliamo consapevolmente di comunicare freddezza e distacco, più spesso la comunicazione non verbale veicola anche ciò che non desideriamo comunicare.
*Albert Meharabian (1972)
La tua reputazione è cosa dici come:
con quali vestiti, con quali gesti, con quale tono, con quale odore.
Ci sono persone che sappiamo riconoscere se sono passati in ascensore per l'effluvio piacevole o spiacevole che li caratterizza.
Eppure non sono lì.
Fai interventi intelligenti, leggeri, divertenti, o pesanti; fai domande stupide e fuori luogo; fai domande pertinenti che portano alla riflessione e al dialogo; non fai mai domande, e così via.
Hai una postura molto rigida e controllata, sembri ingessato o troppo sciolto.
Sospiri prima di ogni affermazione.
Riuscire a consapevolizzare i pezzi della comunicazione, ci aiuta nelle relazioni.
Ci fornisce uno specchio completo di come ci poniamo al mondo.
Non si tratta di essere interpretati o malinterpretati, semplicemente di guardare quello a cui solitamente non facciamo attenzione, che potrebbe essere il pezzo che urla più forte, coprendo le competenze e mettendole in ombra.
A volte passiamo notti a preparare una presentazione, senza dedicare un solo secondo a curarci di COME la nostra voce, la postura, i gesti ed i toni sapranno esaltare o sperperarne i contenuti.
Preparati il cosa ed il come.
O vuoi perderti il 97% delle informazioni che gli altri hanno di te?
Commento nel commento: Per la prima volta dopo anni ho pensato che Roma in fondo non è poi così lontana....e chi mi conosce sa che con Roma non ho un rapporto proprio idilliaco.
RispondiEliminamessaggio nel messaggio: vedi di stare buonina che buona parte di quel 7% mi sa che verrebbe pure a farti da mobile/soprammobile in casa e studio :Dpensa... un incrocio tra la casa di Alice nel paese delle meraviglie e un incantesimo da film disney ...
RispondiEliminanon capisco nulla ma va bene uguale......io ora sono Alice...
RispondiEliminaNo no...qui non si studia!! Energia Creativa...in questa classe vogliono fare tutti ricreazione! (casa mia o casa di Movida69?)
RispondiEliminaeccomi a commentare in loco.io ho spesso un problema di tono. specie all'interno delle relazioni più strette.dico la cosa giusta nel modo sbagliato. e, inevitabilmente, passo dalla parte del torto.ne ho parlato col tizio con cui abbiamo fatto il corso sulla comunicazione. alla fine è sempre una questione di consapevolezza.lo sforzo che mi sto imponendo di fare è quello di prestare più attenzione e di rendermi consapevole di come dico le cose.grazie per il post.
RispondiEliminail passo è decisivo.non più riconoscere gli altri in atteggiamenti KO ma riuscire a capire dove lo siamo noi e cambiarli
RispondiEliminaMa poi perchè piangeva 'sta tipa?
RispondiEliminazoeva a sapere...
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