I periodi di confusione, rabbia, indecisione, tristezza capitano.
E' normale, un po’ meno cosa decidiamo di farne.
C’è chi reagisce col bisogno di parlarne ma sbaglia “indirizzo” e, ne parla con chiunque e le persone lo consigliano, lui /lei non le ascolta e il consigliere si innervosisce perché ha perso tempo e si sente ignorato.
Poi c'è chi ascolta tutti quelli con cui ha parlato e si confonde ancora di più.
Chi fa la stessa cosa da 6 mesi e le persone che lo/la conoscono sono stanchi di quello che è ormai divenuto uno sterile, fastidioso lamento.
Poi c'è chi trattiene tutto dentro, chi ritiene di dovercela fare sempre tutto da solo/a.
Il peso è piuttosto insostenibile ma lei /lui crede di potercela fare, e di solito, non si fida un granché degli altri o si sentirebbe troppo esposto/a raccontando i fatti suoi.
Allora che si fa?
Si va da un counselor, che essenzialmente ti ascolta.
Te con i tuoi bisogni, le tue difficoltà , i tuoi dubbi e le tue angosce.
La tua rabbia o la tua tristezza, la gioia o la eccitazione di un nuovo amore arrivato al momento sbagliato.
Un counselor non ti dice cosa devi fare né ti prescrive una ricetta né ti spedisce via con un giudizio.
Ti incoraggia lasciandoti parlare, ti stimola a guardare, sentire i tuoi bisogni, a riconoscere le tue capacità e le risposte che hai già dentro di te senza riuscirle o volerle ascoltare.
Un counselor ti aiuta a risolvere i tuoi problemi con le tue capacità e idee, gli strumenti disponibili per te nella tua vita.
Il fatto che un counselor ti ascolta, lì per te, e tu sai di poter parlare senza nasconderti, difenderti o sentirti condannato e giudicato, o consigliato (come ahimè spesso succede parlando tra amici) raggiunge anche un altro obiettivo importante.
Mentre parli, ascolti te stesso.
Il tuo pensiero, i tuoi sentimenti vengono fuori alla luce, e tu puoi esprimerli, puoi riconoscerli e decidere cosa farne.
Se tu non ne parli, o ti arriva un giudizio da parte di chi vorresti ti ascoltasse solamente ...
..BOOOOM …
E' normale, un po’ meno cosa decidiamo di farne.
C’è chi reagisce col bisogno di parlarne ma sbaglia “indirizzo” e, ne parla con chiunque e le persone lo consigliano, lui /lei non le ascolta e il consigliere si innervosisce perché ha perso tempo e si sente ignorato.
Poi c'è chi ascolta tutti quelli con cui ha parlato e si confonde ancora di più.
Chi fa la stessa cosa da 6 mesi e le persone che lo/la conoscono sono stanchi di quello che è ormai divenuto uno sterile, fastidioso lamento.
Poi c'è chi trattiene tutto dentro, chi ritiene di dovercela fare sempre tutto da solo/a.
Il peso è piuttosto insostenibile ma lei /lui crede di potercela fare, e di solito, non si fida un granché degli altri o si sentirebbe troppo esposto/a raccontando i fatti suoi.
Allora che si fa?
Si va da un counselor, che essenzialmente ti ascolta.
Te con i tuoi bisogni, le tue difficoltà , i tuoi dubbi e le tue angosce.
La tua rabbia o la tua tristezza, la gioia o la eccitazione di un nuovo amore arrivato al momento sbagliato.
Un counselor non ti dice cosa devi fare né ti prescrive una ricetta né ti spedisce via con un giudizio.
Ti incoraggia lasciandoti parlare, ti stimola a guardare, sentire i tuoi bisogni, a riconoscere le tue capacità e le risposte che hai già dentro di te senza riuscirle o volerle ascoltare.
Un counselor ti aiuta a risolvere i tuoi problemi con le tue capacità e idee, gli strumenti disponibili per te nella tua vita.
Il fatto che un counselor ti ascolta, lì per te, e tu sai di poter parlare senza nasconderti, difenderti o sentirti condannato e giudicato, o consigliato (come ahimè spesso succede parlando tra amici) raggiunge anche un altro obiettivo importante.
Mentre parli, ascolti te stesso.
Il tuo pensiero, i tuoi sentimenti vengono fuori alla luce, e tu puoi esprimerli, puoi riconoscerli e decidere cosa farne.

Se tu non ne parli, o ti arriva un giudizio da parte di chi vorresti ti ascoltasse solamente ...
..BOOOOM …
:) già . ... ed è meraviglioso imparare a comunicare e scoprire di avere la capacità di scegliere (finalmente) le persone che ti ascoltano senza giudicare senza forzare e senza permetterti di annegare nel vittimismo. Un lavorone ma ... che soddisfazione !!!profonda, profondissima ammirazione per l'entusiasmo (cristallino) e l'energia (trascinante) che arriva da questo blog. tutti i giorni. e soddisfazione. anche. perché quando anche un Lavoro diventa fonte di energia è un dono meraviglioso.
RispondiEliminamovida...sono commossa. grazie
RispondiEliminase volessi provarci come potrei trovarne uno?
RispondiEliminacyrano di dove sei? se ne conosco nella tua zona posso suggerti qlcuno
RispondiEliminacagliarima ci devo pensare
RispondiEliminapensa pensa...anche di panza (ihih)
RispondiEliminaeh già ggià ggià ggià ggià ...
RispondiEliminaNon sempre è facile essere sinceri con se stessi, non sempre è semplice porsi delle domande e darsi delle risposte che toccano il tasto dolente.Non sempre abbiamo voglia di guardare in faccia i nostri errori e i nostri limiti.Cri
RispondiEliminaCri leggo questo tuo commento dopo 20 giorni da quando l'hai scritto.scusami, mi è sfuggito. lo trovo interessante quello che dici, e molto. IL fatto è che col counseling più che dei limiti e delle nostre ombre si parla proprio dell'opposto: delle risorse e della direzione della luce.Bacionepaola
RispondiEliminaDella Luce Cri
RispondiEliminacri....
RispondiEliminaIl tuo lavoro mi riporta alla mente un desiderio che avevo da giovincella: fare un lavoro che aiutasse a render felice la gente, al tempo non sapevo l'esistenza della tua figura e ponevo tutte le mie energie verso la psicologia e la psicoanalisi, ma poi ... bla bla bla (questa è un'altra storia) e diverse volte sono andata da figuri psicoqualcosa, è stato devastante, castrante e non "Un counselor ti aiuta a risolvere i tuoi problemi con le tue capacità e idee, gli strumenti disponibili per te nella tua vita."ora anche se so che dovrei fare un lavoro su di me, non riesco a trovare l'impulso di andar di nuovo...
RispondiEliminaZoeci riflette vo proprio tra stanotte e stamattina, perchè ieri ho fatto il laboratorio e tra le emozioni e la fatica e la meraviglia delle creazioni sono rimasta sveglia per un pò.avevo anche questa volta una psicologa tra i partecipanti, 2 responsabili del personale etc.massima collaborazione e disponibilità tra le figure, e questo secondo me succede quando si capisce bene che non invado le competenze di nessuno.ma riflettevo pure quanti passi in avanti pazzeschi, miglioramenti ho visto in persone proprioattraverso i laboratori, il creare, l'arte, il raccontarsi attraverso il proprio prodotto agli altri.cerca anche qualcosa così- è una strada meno impegnativa in termini di costanza ed impegno.e' veramente incredibile nei risultati.(poi se non vivi lontanissimo da me ed organizzi un gruppetto di 6 persone, vengo io a farvi un lab)
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