acrilico mio. Titolo DeepHearth |
[Margaret Mahler: La nascita psicologica del bambino]
Il ciclo di vita della coppia si struttura, blocca, evolve o conclude come il processo di evoluzione – distacco dalla madre attraverso cui è passato il bambino.
Nella prima fase di delirio passionale, o simbiosi, due persone che non si conoscono si incontrano e vogliono trascorrere insieme tutto il tempo che hanno.
Si tratta di un doppio legame proiettivo, in cui i partner hanno di se una visione come di una persona sola.
Le energie della coppia sono dirette al mantenimento della simbiosi ed ognuno sostiene la dipendenza dell’altro.
Il rapporto diventa disfunzionale quando questa fase dura più di due anni.
Se nella famiglia è stato possibile differenziarsi e conquistare la propria autonomia ed indipendenza, sarà possibile farlo nella coppia.
La transizione dalla simbiosi alla differenziazione può essere ansiogena o per timore di abbandonarsi o che l’altro voglia differenziarsi.
Tuttavia questo stadio è essenziale per costruire le fondamenta per il futuro della coppia.
Nella prima fase di delirio passionale, o simbiosi, due persone che non si conoscono si incontrano e vogliono trascorrere insieme tutto il tempo che hanno.e se io ti dicessi che io questa fase non l'ho mai vista, nella mia coppia?
RispondiEliminail delirio passionale può non esserci in una coppia... ma tu che hai visto? vabbè...bacio bacio e abbraccio su quel tuo collo, sulla tua pelle bianca
RispondiEliminaio?manco l'ombra della passione, per la verità . altro che delirio...vabbè...
RispondiEliminami sembra che sbagliando o rinunciando o facendone a meno...stavolta stai imparando....o no?
RispondiEliminaIo come Cembolina, ma solo da un anno in qua, su due "vissuti" insieme. Troppo insicura io o normale percorso?
RispondiEliminaGdn...mi ripeti la domanda?il delirio passionale o simbiotico è in se considerato delirio infatti...anche detto fase ipomaniacale. se persistente pericoloso. se inesistente dite?mi viene la risposta che è dovuta alla mia storia ed è una terribile e triste verità .se IO e quando IO (perciò nn sto interpretando voi) ne ho fatto a meno, ho chiuso gli occhi e mi sono accontentata è stato per mancanza di speranza. per non credere che, anche a me, sarebbe capitata.ve l'ho detto...brutta motivazione, ma vera per me.
RispondiEliminaInizio idilliaco di ovvia simbiosi. Inizia poi il percorso di individuzione, parafrasando la Mahler. niente passione, sempre meno, con scuse smepre più banali. Meno intenstià di rapporto, meno slanci... nel giro di due anni sembriamo praticamente poco più che amici intimi. Sono io che pretendo troppo?
RispondiEliminail sapere (almeno per me) quali sono le fasi mi aiuta a capire dove sono, come può evolvere, ed in un certo senso "rassicurarmi" che è normale....credo di capire che quello di cui tu mi parli sia un'evoluzione "impari" ovvero non siete nella stessa fase.quando la "distanza " resta una sola fase, la coppia può ancora evolvere. se uno dei due "allunga" le distanze...difficile recuperare. ovvio, questa è la teoria...se può servirti, leggi qui Autismo –Simbiosi Il partner A rifiuta le differenze, insiste per avere i suoi bisogni soddisfatti senza esprimerli.Non vogliono dire o sentirsi dire NO, xciò non vogliono chiedere o sentirsi chiedere.Simbiosi – sperimentazioneCi sono tensioni e forti delusioni –> perciò la coppia cerca aiuto. Il Sp diventa noioso, chiuso, autonomo. Non ha molta empatia, vuole trovare la sua strada. Il partner + indipendente deve comprendere che sono entrambi a mantenere questo sistema, infatti proprio lui ama sapere che c’è il partner che lo aspetta, lo accoglie, lo perdona.Il Simbiotico sta facendo q.sa di + per la coppia, mantiene la connessione emotiva tra loro, ma si sente abbandonato, non accettato, ha difficoltà a parlare delle sue paure invece di esprimere il suo spavento si arrabbia, ma + si altera, + l’altro vuole allontanarsi.Il bambino nella Sp vuole rassicurazione, sostegno, torna, prende la ricarica emozionale e poi se ne va (non torna nella simbiosi).Il partner in SP ha bisogno di simbiosi, infatti ne ha una dentro e l’altra fuori la coppia.Il partner sim è la sua à ncora, il suo punto fermoBisogna portare la persona simbiotica a differenziarsi in quanto essa ha tutte le energie convogliate all’interno della coppia.Sperimentaz- riavvicinamentoIl prob è l’intimità e il pericolo è la regressione. Il partner in Sp ha paura di tornare in simbiosi, deve apprendere ed esprimere la propria vulnerabilità , e dire al partner cosa vuole e a non essere ferocemente indipendente. al di là della teoria...credo che ci sono tante esperienze da poter fare insieme al partner come crescita personale, che fanno bene sia alla coppia, sia alla persona come individuo singolo.e chiunque sta meglio con se, conosce meglio se, comprende meglio se, i propri bisogni, la propria espressione nevrotica e riesce ad acquisire flessibilità e nuove modalità , vive meglio in coppia.o fuori, se decide che è meglio, ma potenzialmente getta basi solide per un nuovo, più sano ed efficace modo di stare in due.xxp
RispondiEliminaNont i engo che tra le diverse situazioni presentate, non sono riunscita ad incasellare la mia. Tuttavia condivido con il finale. Solo ciò che si ha dentro può trovare conferma e manifestarsi pienamente nel fuori. E' ovvio che l'insicurezza persoanle si trasmette e riproduce nel rapporto duale, così come la stabilità e così via. E' dall'uno che passa la salute e l'integrità del due.
RispondiEliminaguarda, mi segno anche questa. tanto è un po' come se fosse mia anche se l'hai scritta tu ...se IO e quando IO (perciò nn sto interpretando voi) ne ho fatto a meno, ho chiuso gli occhi e mi sono accontentata è stato per mancanza di speranza. per non credere che, anche a me, sarebbe capitata.e sì, diciamo che stiamo migliorando. o che almeno è stata individuata un'alternativa possibile ...
RispondiEliminaCemb,mi fa piacere sapere che stai migliorando. un pò meno che siamo state così blind da credere che non capitasse pure a noi. bacio (ricorretto per evidente dislessia)
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