Le teorie di riferimento sulla comunicazione sono ovviamente tante, modificate nel contesto sociale e culturale di riferimento.
Negli anni 50 si metteva soprattutto in risalto l’aspetto di trasmissione unidirezionale e meccanica.
Secondo il modello Shannon e Weaver 1949 la comunicazione è un processo lineare di trasmissione di informazioni (Messaggio) da un emittente ( E ) a un ricevente ( R ).
L’unico responsabile della comunicazione è l’emittente che deve compiere una serie di scelte (di contenuti, di linguaggio, etc) per rendere la sua comunicazione efficace.
Il ricevente ha un ruolo passivo, non può né intervenire, né dialogare.
Una comunicazione é persuasiva quando l’immagine dell’emittente, lo strumento scelto, i contenuti e il linguaggio risultano i più adeguati in rapporto al destinatario, alla sua cultura, alla sua sensibilità, ai suoi bisogni.
Gli autori stessi erano consapevoli dei limiti del modello nato per migliorare l'efficienza della trasmissione di segnali attraverso apparati tecnici di trasmissione.
E’ degli stessi anni il modello di LASSWELL (1948) tuttora valido strumento per migliorare la propria comunicazione, specie scritta.
Lasswell afferma che una comunicazione dovrebbe rispondere alle domande:
“Who? Says What? In Which Channel?
To Whom? With What Effect?’,
da cui il nome delle 5 W.
1.WHO
| Emittente, la fonte delle informazioni effettua la codifica di queste ultime in un messaggio; | |
2.WHAT
| Cosa
| contenuto, messaggio, argomento; |
3.Whom
|
A chi
| destinatario |
4.WHERE
|
Dove
| Canale, di propagazione fisica del codice (onde sonore o elettromagnetiche, scrittura, bit elettronici ecc); es. radio, tv,ecc |
5.WHAT EFFECT
|
Con quali risultati
|
Valutabili ex post
|
Il modello è poi stato integrato da Braddock nel 1958 con le seguenti:
6.WHY
|
A quale scopo
| Obiettivo: spiegare, documentare, informare, ricordare, progettare. |
7.WHEN
|
Quando
| In quali circostanze? |
8.How
|
Come
| tipo di linguaggio |
A questa definizione si giunse da studi in ambito psichiatrico volti ad identificare le cause delle patologie che non nascono nell’individuo isolato, ma come parte di un contesto sistema dove vive e si relaziona.
E' alla base di tutti i casini che combiniamo, capite quanto è importante comunicare??
O comunichiamo bene o diventiamo PAZZIIIIIIII
ps. per maddie adesso sai che, no, non è possibile che la comunicazione sia unidirezionale...
io penso che la comunicazione sia unidirezionale, nel senso che quando ascolto viene verso di me e quando parlo proviene da me, e non è possibile fare le due cose contemporaneamente; naturalmente ciò che io dico è influenzato da ciò che ho ascoltato prima e probabilmente influenzerà ciò che ascolterò dopo...ne consegue che non è necessario non comunicare bene per diventare pazzi!
RispondiEliminacioè a parte che la prox volta prima di passare di qua a leggere queste letterine minuscole mi faccio di ginseng ...imparare ad ascoltarenon pretendere di cambiare l'opinione degli altrie quindi accettare le opinioni diverse dalla tuaavere però il coraggio di esprimere il tuo punto di vistae non pensare di essere l'unica depositaria della veritàsemplice no?
RispondiEliminamovida comanda...io eseguo...il post ora è leggibile...mi scuso con i suoi occhi...imperdonabile averli fatti stancare
RispondiEliminaoddio no al limite strega comanda color, mica font ... (grazie)
RispondiEliminanon capisco ...il mio neurone a quest'ora è spento...dimmi streghetta mia in cosa posso servirti...
RispondiEliminaOk, pensavo che nel tuo lavoro tu potessi difenderti...almeno n po'....
RispondiEliminapensavi e ora non pensi +?
RispondiEliminaIn questo momento "pensare" è una parola grossa....
RispondiEliminamumble... al momento mi sto solo lambiccando il cervello. che io 'sta roba l'ho studiata. devo solo cercare di capire dove e perché... ma ci arrivo eh...
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