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Con il lavoro che faccio mi confronto tutti i giorni con le paure di chi ho di fronte e, necessariamente, con le mie.
Paura di inadeguatezza, paura del giudizio, paura del fallimento e del successo, paura del domani, paura del sesso, paura del proprio e dell'altro sesso, delle relazioni e della solitudine.
La paura ha inizialmente una funzione positiva, così come il dolore fisico, di segnalare uno stato di emergenza ed allarme, preparando la mente e il corpo ad una reazione comportamentale di attacco o di fuga.
Quando la paura viene estremizzata e resa eccessivamente intensa, diviene ansia, fobia o panico, perde la funzione fondamentale e si converte in sintomo psicopatologico.
Il problema è che così finiamo ad attaccare o fuggire dalle persone che più ci piacciono, perché avvertiamo il rischio più elevato.
La situazione resta tale, perché crediamo sia normale, e non ci rendiamo conto che ci stiamo chiudendo in un castello di ghiaccio.
E quando iniziamo a comprendere che il ghiaccio rende freddi anche noi, il castello è diventato ormai il nostro rifugio, ed in fondo ci piace passeggiare per le stanze vuote e sognare.
Restiamo a sognare, dicendoci un giorno vedrai, verrà un principe e tutto cambierà .
Ma il principe ha un cavallo, mica una gru!!
Perciò intanto preparati, risollevati e sii intanto il principe di te stesso/a: amati per primo.
Rivolgiti ad un professionista, perché migliorare si può.
Ricordi? Anche non agire è una decisione: stai decidendo di restare a soffrire, rotolarti nel dolore, nella disperazione, nel nessuno mi capisce, nel nessuno mi può aiutare.
Eppure vedo che chi arriva qui in pochi colloqui va via più leggero, più disteso nei tratti del viso.
Con una speranza, con una sensazione di poter agire per migliorare la propria situazione o sé.
Non credi di meritare questa opportunità ?
Un uomo che teme di soffrire, soffre già di quello che teme.
Montaigne
Montaigne
uuuhhhhh.....io oscillo.tra il timore di non accorgermi, eventualmente, di essere chiusa nel castello di ghiaccio, di non vederlo, e il timore di buttarmi ad agire quando invece dovrei stare ferma.ho vinto il premio insicurezza & confusione 2009? :-)
RispondiEliminadirei che ce lo giochiamo....
RispondiEliminama....almeno io e te dallo psi o cou ci andiamo!!e cerchiamo di migliorare e stare bene. ecco.
RispondiEliminaio ho mille insicurezze. legate ai miei vuoti. ma una cosa l'ho imparata e ne sono orgogliosa perché vedo che l'esperienza "fa fiato".ora mi accorgo di quando inizio ad avere paura della paura del dolore dell'eventualità che e mi condisco di se e di ma. di futuro ipotetico. (generalmente tendente al catastrofico). ma basta pochissimo per ritrovarmi e dire questa è la mia paura. ma la realtà com'è? e vado a vedere.:*camminare a piedi nudi nell'erba significa anche poter essere pizzicata da una formica incazzata o da un'ortica. ma vuoi mettere, rispetto al solito castello di ghiaccio? ;)
RispondiEliminaah sì a volte vengo aiutata a recuperarmi... come dire arriva la bagnina mi lancia la paperella :-Dokok vado...
RispondiElimina@Movida: venti minuti buoni ieri sera per capire che quella paura non aveva senso. è che non me ne accorgo ancora per tempo, e quando me ne rendo conto sto già allegramente rotolando giù per la china dell'idiozia.... :-D
RispondiEliminaCara Paola, ieri, fuori dal castello di ghiaccio, mi sono sentita veramente viva e adesso percepisco i benefici dello scongelamento.. le paure ci sono: di soffrire, del giudizio, del domani, ma niente è paragonabile alla sensazione di accettazione e di benessere che sento ora!Ps: come sempre.. GRAZIE!
RispondiEliminaMovida for whatever she wants.e si che noi parliamo e quando ti parlavo avevo i piedi nudi nell'erba.e tu mi insegni e mi guidi e poi mi sorprendo proprio tu nel vuoto? proprio tu nel catastrofico? che la tua voce ride quando rispondi.e allora ci vedo come in un gioco che facevo sugli sci, vado avanti ed ti tiro fino a più avanti di me, poi avanti tu e tiri tu me.
RispondiEliminaa...Movida..la paparella no...che chissà dove la va a prendere la bagnina;*****
RispondiEliminaEagle, no capisco ma la china la conosco;*************
RispondiEliminaLeggerezza: come sempre grazie a te. io ci sono stata e tu sei restata. e anche scongelarsi ha un prezzo, ed è quello che si vede nel percorso. solo dopo si percepisce il beneficio.perciò brava brava...adesso spero tutto in discesa o quasi
RispondiEliminaMi sono riletta piacevolmente, dopo due anni… accipicchia come passa il tempo! castello di ghiaccio… mi risuonano queste parole.. ma oggi mi ci riconosco di meno. Se ho paura (e quella non mi manca mai!!), mi “rifugio” in me, ma nella parte + calda, quella più dolce e morbida che mi riscalda e mi tranquillizza. E lo stesso faccio con le persone. Vado da chi so mi può accogliere con morbidezza, senza calpestare la mia anima. Certo è che il mio giudice freddo è sempre in agguato, ma quanto meno ho imparato a riconosce la sua voce e ad allontanarlo, o scongelarlo, quando mi riesce.
RispondiEliminaChe bello averti incontrata Pa, me lo ripeto sempre :-)
bello bello pure per me averti incontrata, cosa credi?
RispondiEliminaLo so...adesso ci credo veramente ;-)
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