Si chiama sindrome premestruale.
Il termine di "Sindrome Premestruale" è stato introdotto negli anni 60 da Greene e Dalton e ad essa sono stati attribuiti, da allora, più di 150 sintomi che vanno ad abbracciare ambiti multidisciplinari: dalla ginecologia all’endocrinologia, dalla dermatologia alla neuropsichiatria.
Nella sua accezione più ampia la PMS può essere definita come "la ricorrenza ciclica, nella fase luteinica del ciclo mestruale, di una combinazione di disagio fisico, psicologico e/o di cambiamenti comportamentali di severità sufficiente a condurre ad un deterioramento delle relazioni interpersonali e/o ad un’interferenza con le attività normali" (Reid R.L., 1985).
Ecco qualche piccolo accorgimento per affrontare quei giorni.
Da evitare
- Il sale favorisce la ritenzione idrica: meglio limitarlo
- Le bevande a base di caffeina: caffè, tè e cola
Crampi e mal di testa addio!
Prova con il calcio: i livelli dei minerali subiscono degli sbalzi e un supplemento fa funzionare meglio muscoli e fibre nervose.
Un mineralogramma ti potrà dire se è tutto ok.
Il test su un campione di capelli infatti, rivela se hai una carenza o un eccesso di questo minerale. Aumenta poi il consumo di verdure a foglia verde, ricche di fibre e oligominerali, essenziali per il suo assorbimento. Puoi assumere anche un pidolato di magnesio : dai 400 agli 800 mg al giorno (lo trovi in fiale o bustine)
Lo sport: il movimento regala benessere
Quando i disturbi premestruali sono di leggera o media entità, non è indispensabile ricorrere ai farmaci. Anche l'attività fisica può aiutare. Bastano 10-20 minuti di esercizio fisico, per 3-4 volte a settimana: corsa moderata, nuoto, bicicletta e lunghe camminate. Il movimento favorisce il rilascio di endorfine, sostanze utili per combattere il dolore, che diminuiscono proprio nei giorni che precedono le mestruazioni. L'attività fisica fa aumentare i livelli di seratonina, il neurotrasmettitore del benessere, importante per assicurarsi sonni tranquilli e umore stabile. Lo sport aiuta a scaricare tensioni psicologiche e a combattere instabilità emotiva, ansia e depressione. Inoltre le attività fisiche aerobiche aumentano il flusso di sangue diretto ai muscoli di tutto il corpo, e questo aiuta a sciogliere i crampi e a far scomparire il dolore
Fonte : http://www.girlpower.it/
Le cure dolci: omeopatia e fitoterapia risolvono nervosismo e ritenzione.
Personalmente cerco di evitare al massimo medicine, poiché soprattutto nei disturbi dell’umore ci aiutano tanto ed in modo naturale (dunque non chimico) omeopatia, fitoterapia e fiori di bach.
Non è una vera e propria malattia e per questo viene spesso sottovalutata dai ginecologi, eppure ne soffre il 60% delle donne che una settimana-dieci giorni prima del ciclo mestruale comincia ad accusare una serie di sintomi fisici e psichici davvero fastidiosi che scompaiono con l'arrivo della mestruazione e si manifestano con repentini cambiamenti di umore, depressione, irritabilità, crisi di pianto e dolori di vario tipo, dalla tensione localizzata alle mammelle o al basso addome alla ritenzione di liquidi, dai problemi alla pelle al mal di testa.
Il termine di "Sindrome Premestruale" è stato introdotto negli anni 60 da Greene e Dalton e ad essa sono stati attribuiti, da allora, più di 150 sintomi che vanno ad abbracciare ambiti multidisciplinari: dalla ginecologia all’endocrinologia, dalla dermatologia alla neuropsichiatria.
Nella sua accezione più ampia la PMS può essere definita come "la ricorrenza ciclica, nella fase luteinica del ciclo mestruale, di una combinazione di disagio fisico, psicologico e/o di cambiamenti comportamentali di severità sufficiente a condurre ad un deterioramento delle relazioni interpersonali e/o ad un’interferenza con le attività normali" (Reid R.L., 1985).
SINTOMI FISICI
- Dolore al seno
- Sensazione di gonfiore
- Rigonfiamento di volto, addome e dita
- Aumento di peso
- Cefalea
- Variazioni dell'appetito
- Acne e altre eruzioni cutanee
- Costipazione o diarrea
- Rigidità muscolare o articolare
- Dolorabilità generale, soprattutto alla schiena
- Crampi/dolori addominali
- Esacerbazione di crisi epilettiche, emicrania, asma, rinite od orticaria
- Dolore al seno
- Sensazione di gonfiore
- Rigonfiamento di volto, addome e dita
- Aumento di peso
- Cefalea
- Variazioni dell'appetito
- Acne e altre eruzioni cutanee
- Costipazione o diarrea
- Rigidità muscolare o articolare
- Dolorabilità generale, soprattutto alla schiena
- Crampi/dolori addominali
- Esacerbazione di crisi epilettiche, emicrania, asma, rinite od orticaria
SINTOMI PSICOLOGICI
- Alterazione dell'umore e depressione
- Voglia di piangere sentirsi "giù di corda"
- Stanchezza, affaticamento, letargia
- Tensione, disagio, inquietudine
- Irritabilità
- Difficoltà di coordinazione, maldestrezza
- Difficoltà di concentrazione
- Alterazioni dell'interesse sessuale
- Disturbi del sonno
- Appetito insaziabile
- Aggressività
- Perdita dell'autocontrollo
- Alterazione dell'umore e depressione
- Voglia di piangere sentirsi "giù di corda"
- Stanchezza, affaticamento, letargia
- Tensione, disagio, inquietudine
- Irritabilità
- Difficoltà di coordinazione, maldestrezza
- Difficoltà di concentrazione
- Alterazioni dell'interesse sessuale
- Disturbi del sonno
- Appetito insaziabile
- Aggressività
- Perdita dell'autocontrollo
SINDROME PREMESTRUALE: COME VINCERLA
I sintomi possono comparire già nei giorni successivi all'ovulazione (intorno al 14° giorno del ciclo) e persistono, in genere, fino all'arrivo delle mestruazioni.
I sintomi possono comparire già nei giorni successivi all'ovulazione (intorno al 14° giorno del ciclo) e persistono, in genere, fino all'arrivo delle mestruazioni.
Certe donne risentono di questi normali cambiamenti ormonali più di altre.
Per 1 su 20, i disturbi sono tanto intensi da interferire con le normali attività quotidiane.
La sindrome premestruale può essere influenzata anche dallo stress: ecco perché colpisce con più intensità le donne tra i 30 e i 40 anni.
A questa età, infatti, hanno più impegni e si dividono tra lavoro, casa e figli.
Ecco qualche piccolo accorgimento per affrontare quei giorni.
La dieta: cereali, frutta, fibre e poco sale
Nei giorni che precedono le mestruazioni, sono frequenti gli attacchi di fame, caratterizzati spesso dal desiderio di un alimento preciso: cioccolata, torta o pastasciutta sono i più gettonati.
Nei giorni che precedono le mestruazioni, sono frequenti gli attacchi di fame, caratterizzati spesso dal desiderio di un alimento preciso: cioccolata, torta o pastasciutta sono i più gettonati.
Questi attacchi sono scatenati da un calo dei livelli di zuccheri nel sangue.
Si pensa che siano influenzati anche da un calo dei livelli di serotonina: un neurotrasmettitore che favorisce sonni tranquilli, tiene a bada gli sbalzi di umore e influenza la regolazione degli ormoni estrogeni e progesterone.
Soprattutto i livelli di zucchero ma anche quelli di serotonina, sono influenzati da ciò che si mangia. Per questo è importante scegliere la dieta giusta.
I cibi più adatti sono quelli ricchi di carboidrati complessi, che favoriscono la produzione di serotonina e aiutano a mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue: cereali e cereali integrali, come per esempio pasta, riso, pane e crackers: i legumi, come fagioli, ceci e lenticchie;patate. I nutrizionisti suggeriscono di aggiungerne una porzione a ogni pasto. Via libera anche al pesce: apporta proteine nobili. E contiene acidi grassi omega 3: secondo gli studiosi, una carenza di queste sostanze può spingere l'organismo a produrre una maggiore quantità di prostaglandine, che causano crampi all'utero.
Soprattutto i livelli di zucchero ma anche quelli di serotonina, sono influenzati da ciò che si mangia. Per questo è importante scegliere la dieta giusta.
I cibi più adatti sono quelli ricchi di carboidrati complessi, che favoriscono la produzione di serotonina e aiutano a mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue: cereali e cereali integrali, come per esempio pasta, riso, pane e crackers: i legumi, come fagioli, ceci e lenticchie;patate. I nutrizionisti suggeriscono di aggiungerne una porzione a ogni pasto. Via libera anche al pesce: apporta proteine nobili. E contiene acidi grassi omega 3: secondo gli studiosi, una carenza di queste sostanze può spingere l'organismo a produrre una maggiore quantità di prostaglandine, che causano crampi all'utero.
E' importante anche il giusto apporto di sali minerali, come calcio e magnesio. Il calcio, infatti, aiuta a prevenire le contrazioni muscolari e i crampi. E, insieme al magnesio, ha effetti positivi sull'umore. Per fare il pieno di calcio senza eccedere con i grassi, conviene scegliere latte parzialmente scremato e yogurt magro. Alimenti ricchi di magnesio sono invece: banane, vegetali a foglia verde come spinaci, biete, carciofi, prezzemolo; crusca e pesci come le sardine.
Da evitare
- Il sale favorisce la ritenzione idrica: meglio limitarlo
- Le bevande a base di caffeina: caffè, tè e cola
Ottima la frutta, soprattutto mele e pere, favoriscono il transito intestinale e aiutano a ridurre la stitichezza e il gonfiore addominale tipico di quei giorni
Crampi e mal di testa addio!
Prova con il calcio: i livelli dei minerali subiscono degli sbalzi e un supplemento fa funzionare meglio muscoli e fibre nervose.
Un mineralogramma ti potrà dire se è tutto ok.
Il test su un campione di capelli infatti, rivela se hai una carenza o un eccesso di questo minerale. Aumenta poi il consumo di verdure a foglia verde, ricche di fibre e oligominerali, essenziali per il suo assorbimento. Puoi assumere anche un pidolato di magnesio : dai 400 agli 800 mg al giorno (lo trovi in fiale o bustine)
Gonfia o con fastidi al seno?
L'ideale è l'agnocasto, che riesce ad equilibrare l'equilibrio ormonale della prolattina, la responsabile della ritenzione idrica e della sensazione di fastidio al seno.
Se prendi la pillola però, consultati con il tuo medico, perché la sua azione aumenta la produzione di progesterone e potrebbe causarti uno squilibrio.
Quanto prenderne? 300 mg al giorno in capsule. Un ottimo rimedio antigonfiore è la pilosella tintura madre; 40/50 gocce una volta al giorno nei giorni preciclo.
L'ideale è l'agnocasto, che riesce ad equilibrare l'equilibrio ormonale della prolattina, la responsabile della ritenzione idrica e della sensazione di fastidio al seno.
Se prendi la pillola però, consultati con il tuo medico, perché la sua azione aumenta la produzione di progesterone e potrebbe causarti uno squilibrio.
Quanto prenderne? 300 mg al giorno in capsule. Un ottimo rimedio antigonfiore è la pilosella tintura madre; 40/50 gocce una volta al giorno nei giorni preciclo.
Se ti senti giù e hai sempre fame
Punta sull'effetto relax dei carboidrati: spizzica con noci e nocciole, cracker integrali e popcorn. Limita però il consumo di formaggi e yogurt che contengono tiroxina, che sollecita la tiroide aumentando l'ansia.
Un trucco anti-fame nervosa? 30/40 gocce di serotonina omeopatica D6 per 3 o 4 giorni
Punta sull'effetto relax dei carboidrati: spizzica con noci e nocciole, cracker integrali e popcorn. Limita però il consumo di formaggi e yogurt che contengono tiroxina, che sollecita la tiroide aumentando l'ansia.
Un trucco anti-fame nervosa? 30/40 gocce di serotonina omeopatica D6 per 3 o 4 giorni
Lo sport: il movimento regala benessere
Quando i disturbi premestruali sono di leggera o media entità, non è indispensabile ricorrere ai farmaci. Anche l'attività fisica può aiutare. Bastano 10-20 minuti di esercizio fisico, per 3-4 volte a settimana: corsa moderata, nuoto, bicicletta e lunghe camminate. Il movimento favorisce il rilascio di endorfine, sostanze utili per combattere il dolore, che diminuiscono proprio nei giorni che precedono le mestruazioni. L'attività fisica fa aumentare i livelli di seratonina, il neurotrasmettitore del benessere, importante per assicurarsi sonni tranquilli e umore stabile. Lo sport aiuta a scaricare tensioni psicologiche e a combattere instabilità emotiva, ansia e depressione. Inoltre le attività fisiche aerobiche aumentano il flusso di sangue diretto ai muscoli di tutto il corpo, e questo aiuta a sciogliere i crampi e a far scomparire il dolore
La posizione della farfalla
Ci sono movimenti del corpo che più di altri sono indicati per alleviare alcune delle tensioni fisiche legate alla sindrome premestruale. I maestri yoga, per esempio, suggeriscono la posizione della farfalla: seduta sul pavimento, schiena dritta, divarica le gambe, piega le ginocchia e appoggia le piante dei piedi una contro l'altra, tenendole ferme con le mani. Lentamente, solleva e abbassa le ginocchia dieci volte, come se fossero ali di farfalla. Spingi il busto in avanti. Sentirai i muscoli della parte interna delle gambe che si stiracchiano leggermente. Resta in questa posizione un paio di minuti. Riporta il busto alla posizione di partenza. Ripeti la sequenza cinque volte.
Ci sono movimenti del corpo che più di altri sono indicati per alleviare alcune delle tensioni fisiche legate alla sindrome premestruale. I maestri yoga, per esempio, suggeriscono la posizione della farfalla: seduta sul pavimento, schiena dritta, divarica le gambe, piega le ginocchia e appoggia le piante dei piedi una contro l'altra, tenendole ferme con le mani. Lentamente, solleva e abbassa le ginocchia dieci volte, come se fossero ali di farfalla. Spingi il busto in avanti. Sentirai i muscoli della parte interna delle gambe che si stiracchiano leggermente. Resta in questa posizione un paio di minuti. Riporta il busto alla posizione di partenza. Ripeti la sequenza cinque volte.
Fonte : http://www.girlpower.it/
Le cure dolci: omeopatia e fitoterapia risolvono nervosismo e ritenzione.
Personalmente cerco di evitare al massimo medicine, poiché soprattutto nei disturbi dell’umore ci aiutano tanto ed in modo naturale (dunque non chimico) omeopatia, fitoterapia e fiori di bach.
Sebbene i delatori dicono che sono acqua fresca, almeno l’acqua non può fare danni e lo stesso non può dirsi per gli antidepressivi.
Gli antidepressivi sono prescrivibili unicamente dal medico, richiedono il continuo monitoraggio del paziente, un lungo lunghissimo trattamento di cura (dai 4 mesi ai 5 anni), la mancanza di risposta a un primo ciclo di trattamento con antidepressivi può richiedere un aumento del dosaggio, o l’impiego di un farmaco aggiuntivo.
Se viene sospeso bruscamente un antidepressivo dopo una somministrazione regolare di 8 settimane o più, possono comparire sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e anoressia, accompagnati da cefalea, stordimento, brividi, insonnia e talvolta ipomania, ansia/panico e irrequietezza motoria estrema.
La dose dovrebbe essere ridotta in modo graduale in un arco di tempo di 4 settimane, o in periodi più lunghi se emergono sintomi da sospensione (6 mesi se i pazienti hanno assunto l’antidepressivo come terapia di mantenimento a lungo termine).
per scoprire se soffri di PMS vai su testsalute.it
è un post splendido...i sintomi psicologici sono tutti miei....
RispondiEliminamia cara riccia...spero che tu abbia riconosciuto la "mostruosa" pms...tutta ciccia e brufoli per intenderci...
RispondiEliminaQuindi è vero che ci vogliono anche 5 anni? :(
RispondiEliminaZoeio non ne ho mai presi e sono contraria per motivi che sarebbe lungo dire.in più nn sono un medico e dunque non ne prescrivo.(prendo fiori di bach e mi aiutano oppure fantastico magnesio) certo, quando mi confronto con medici a cui dico la mia contrarietà mi fanno notare che ci sono casi in cui è a lievllo elettrico, di carenze che allora è IL modo di aiutare. cosa dirti? intanto la terapia aiuta, nel caso di depressione.intanto ci sono molti strumenti che comunque sostengono.e personalmente prima di ricorrere a sostanze chimiche (di ogni genere) io percorro le strade naturali. non so se ti ho risposto. questo tipo di articoli riporto la fonte ma non li scrivo io.
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