La morte non sta nel non comunicare, ma nel non poter essere più compresi.
Il dolore che si prova nel non essere compresi equivale a cosa?
Perché solo se ci accettiamo come siamo possiamo cambiare (Rogers).
Altrimenti ci si sente soli, incompresi, diversi, rifiutati, giudicati.
Ho conosciuto ed apprezzato vent'anni fa il Prof.De Bono* ed ancora oggi scopro qualche nuova prospettiva nei suoi metodi creativi in particolare i suoi cappelli per pensare.
Solo il cappello nero - rischi e pericoli - e quello giallo - vantaggi e benefici - vanno spiegati.
*Edward de Bono, autorità internazionale nel campo del pensiero creativo. Laureato in medicina e psicologia, per oltre 25 anni ha collaborato con le più importanti aziende e con governi di tutto il mondo. Ideatore del pensiero laterale - Lateral Thinking® , dei sei cappelli per pensare e di altre forme strutturata di creatività che può essere usata in modo sistematico e deliberato anche per risolvere problemi.
Pier Paolo Pasolini
Il dolore che si prova nel non essere compresi equivale a cosa?
Un rifiuto sulla pelle?
Un rifiuto del proprio sentire di ciò che si prova, si sperimenta, si dice.
Com- prendere l'altro dovrebbe essere compito di genitori, insegnanti, medici ma troppo spesso assisto a giudizi, anche affrettati.
Condanne: non deve fare così'.
Come se dire ad un bambino non devi piangere che sei un maschio possa fargli bene, dire a una persona adulta: devi superare le tue paure o devi smettere di fare questo o quest'altro possa essere la frase risolutiva di una ferita.
Sarebbe facile il nostro lavoro: anzi non esisterebbe affatto.
Il mondo è pieno di questi sapientoni, giudici con toga e martelletto che emettono le loro sentenze.
Io come persona sento la necessità di una diffusione delle abilità di counseling intese come ascolto e accettazione, non giudizio, non sostituzione all'altro considerato un incapace ( in qualche area).
Noto soprattutto in chi arriva a studio le prime volte, lineamenti del viso più rilassati.
Nella frase: " tu mi puoi capire" mi pare di riconoscere incredulità e felicità.
Come aver finalmente trovato una casa dove poter essere accolto.
Perché solo se ci accettiamo come siamo possiamo cambiare (Rogers).
Altrimenti ci si sente soli, incompresi, diversi, rifiutati, giudicati.
E le risorse che servirebbero a superare le proprie difficoltà vengono invece sprecate a giustificarsi e a convincere l'altro sul proprio diritto a sentire ciò che si prova.
Ecco, quello che mi piace è il cappello rosso, ovvero emozioni, sentimenti, sensazioni,preoccupazioni che NON hanno bisogno di venire spiegate né giustificate.
Solo il cappello nero - rischi e pericoli - e quello giallo - vantaggi e benefici - vanno spiegati.
E in questo, sì, vedo la possibilità vera di far crescere le persone.
*Edward de Bono, autorità internazionale nel campo del pensiero creativo. Laureato in medicina e psicologia, per oltre 25 anni ha collaborato con le più importanti aziende e con governi di tutto il mondo. Ideatore del pensiero laterale - Lateral Thinking® , dei sei cappelli per pensare e di altre forme strutturata di creatività che può essere usata in modo sistematico e deliberato anche per risolvere problemi.
Perchè solo se ci accettiamo come siamo possiamo cambiare ( Rogers).ecco. io sono ancora qui. ogni tanto accettare è un verbo che non riesco a pronunciare. con il cuore intendo.poi ci sono persone come te, che accendono luci. per fortuna.ps: ogni tanto un commento serio riesce anche a me ;-)
RispondiEliminache non è sempre facile accendere le luci da dove sono io;-)))) tocca sempre a me il commento serio!!
RispondiEliminabellissima frase ,bellissimo post ....sembra fatto apposta x me !bacio!
RispondiEliminapu...grazie mille. questo post lo sento moltissimo in questo momento della mia vita.
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